PRESENZA

L'ULTIMA CAMPANELLA


Ultimo giorno di scuola per i ragazzi. L' atmosfera è stata incandescente. Hanno salutato l'ultima campanella con un tifo da stadio. Li ho aspettati per salutarli uno ad uno davanti al cancello. E' inutile negare la commozione. Il sudore per alcuni istanti si è confuso con le lacrime. E' stato un anno importante. Di fronte all'emergenza educativa abbiamo posto tanti tentativi. Devi sempre sorprendere i ragazzi con una proposta. C'è una nostra responsabilità educativa di fronte alla realtà. C'è anche la nostra inadeguatezza. L'adulto appassiona il ragazzo? Noi abbiamo appassionato i ragazzi? Le discipline hanno rappresentato finestre per entrare di più nella realtà? Parlando in termini provocatori la tecnica non basta. Siamo stati di fronte al mare dei loro bisogni da uomini interi? Abbiamo insegnato un metodo vero per giudicare le cose che incontrano? Il metodo educativo non è  quello di far ripetere idee giuste, ma piuttosto il tentativo di ridestare qualcosa che c'è nell'altro, provocandone la libertà. L'educazione è proprio un'avventura dell'altro mondo in questo mondo. Mai come oggi l'educazione deve favorire il risveglio dell'io. I poveri tentativi che abbiamo posto sono stati per ridestare nell'io il desiderio di qualcosa di bello, di vero e di grande, proprio a partire dall'incontro con la realtà. La sfida continua...