PRESENZA

QUELLO CHE ACCADE


Che cosa deve accadere per accorgerci di quello che abbiamo davanti? Da dove partire ce l'abbiamo davanti e non lo vediamo. Che cosa deve accadere per accarezzare la realtà? Che cosa deve accadere per "guardare" le cose senza il solito fastidio? Che cosa deve accadere per non vivere in un nascondiglio? Ci vuole un'intelligenza particolare? Ci vuole la laurea in psicologia? Ci vogliono delle conoscenze o meglio delle competenze? Che cosa deve accadere per accorgerci della realtà intera? Che cosa deve accadere per attraversare tutto il nichilismo che respiriamo? Dove è finita la semplicità? Dove è stata seppellita la nostra umanità? Dov'è il nostro io? Dove abbiamo inchiodato il nostro desiderio? Ci rendiamo conto che si tratta di ripartire dalla nostra povera umanità. Abbiamo bisogno di uno sguardo pieno di tenerezza per il nostro niente. I nostri pensieri non possono escludere lo stupore per l'istante che accade. Fare i conti con il reale reale con tutta la nostra impotenza. Perchè è come se non capissimo qual è la portata della questione. Qual è il problema di questa sproporzione strutturale che ci determina e chiede una risposta. Il desiderio di pienezza dell'infinito incombe in questa estate...