PRESENZA

IL PESO DELLA POESIA


"La poesia si assume il peso della chiarificazione. Le parole fluttuano in attesa della nascita attraverso la voce". Sono versi di Giancarlo Giuliani, uno dei maggiori poeti abruzzesi. Domani presentiamo il suo libro a Pescara presso il Caffè letterario alle ore 18,00. Interverrò insieme al collega Carlo Di Michele e al critico letterario Ubaldo Giacomucci. Le poesie di Giuliani sono ancorate al sentimento delle cose e alla contemplazione della bellezza. "Un'ombra, con appena un velo di luce, annuncia l'occhiodel giorno. E' tempo di andare, riconoscendo il donodel corpo. La consapevolezzadella meta permette appenaun sussurro, i passi si susseguono incerti, nelle vene della terraavvertiamo lo splendore dell'acqua. Nulla scalfisce l'orizzonte. Vi sarà qualcuno che sappia dirci le parole attese da sempre?". (Der Untergang).Vi sarà qualcuno che sappia dirci le parole attese da sempre? E allora perchè attendiamo? In un'altra bella poesia, Instar Labyrinthi, scrive:"Abbiamo nascosto il malesulla terra, sottraendoloal divino, un pensierosoggettivo si è fatto proprietà,precede l'esperienza, ne sanciscela nascita. Iter infectum".Una poesia che apre alle domande radicali troppo spesso soffocate dall'influsso nefasto del potere, della mentalità comune, "dominante" in senso letterale. Domande che risvegliano gli addormentati, gli anestesizzati, o meglio ancora gli atrofizzati. Un'ultima citazione de "La morte perfetta" :"Le parole neganoil nulla, il suonosi fa canto,cerchiamo una vianell'infinita pluralità dei suoni".