Creato da lgcasc il 06/09/2013

PRESICCESI NEL MONDO

Spazio d'incontro dei presiccesi

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Fabio il 19/06/18 alle 19:34 via WEB
Grazie Gino.
 
ginoscirocco
ginoscirocco il 18/06/18 alle 22:42 via WEB
Carissimo Fabio, io mi chiamo Gino oppure Luigi. il Signore lasciamolo a che ci crede. Ricordo il tuo appropriato intervento e ti ringrazio ora per allora. Se non conosci nessuno a Presicce che si possa interessare all'acquisto del libro,sicuramente lo troverai nella libreria locale. Non so ancora in quale libreria di Lecce, l'editore lascerà qualche copia.Saluti
 
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Fabio il 18/06/18 alle 20:12 via WEB
Carissimo Sig. Gino Rizzo, tre anni or sono intervenivo alle note del compianto Luigi Casciaro, autore di questo blog. Sono rammaricato dal fatto che nel periodo della presentazione del tuo dizionario presiccese non sarò in provincia di Lecce, al fine di farne tesoro quale cultore del comune patrimonio linguistico salentino. Ti sarei grato se mi informassi come procurarmene copia. Grazie Fabio Ria - Lecce
 
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sciroccu il 12/06/18 alle 11:39 via WEB
caru Giuvanni, me piace chiru ca ai scrittu. Me capisci no? de lu nume sinti pe certu de Prisicce ma siti tanti li Cazzati ca nu ssacciu propiu ci poti essere. Brau, na beddha puisia bona pe li chiempi de moi. Stamme bonu, Ginu
 
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Giovanni Cazzato il 10/06/18 alle 22:49 via WEB
Mediterraneo Vecchi barconi stracolmi di gente che fugge via dalla terra d'oriente sfrattata con forza,nella mente il Corano solca le acque del Mediterraneo È povera gente in cerca di pace, con lo sguardo smarrito,la bocca che tace, piccoli volti aggrappati alle madri dormono ignari su quel seno beati, quando di colpo imperversa quell'onda nella tempesta cosi furibonda. Nel buio più cupo in quel mare agitato chiedono aiuto ma non viene ascoltato. E cosi si consuma l'immane tragedia con quei corpi riversi che cercano venia, hanno visto nel sogno la terra promessa e la libertà, ma non gli è stata concessa! Giacciono li in quel mare profondo ricordando a noi tutti la vergogna del mondo! Giovanni Cazzato
 
sancesario.giuseppe
sancesario.giuseppe il 24/03/18 alle 19:55 via WEB
Grazie Gino una descrizione bellissima del nostro tempo che fu
 
riafelicefabio
riafelicefabio il 11/05/15 alle 13:04 via WEB
Già il Rohlfs nel suo Vocabolario in una nota al suono cacuminale d con puntino sotto avverte che "Nella letteratura regionale questo suono si esprime con ddh, ddhr e in alcuni testi (p.e. L30) perfino con gd". L30 è la sigla bibliografica del testo di Giuseppe Susanna, Scritti in dialetto galatonese. Nardò 1920. Tale suono è senz'altro difficile da rappresentare con i simboli dell'alfabeto italiano; di sicuro, l'intacco fonico è di natura alveolo-dentale (quindi una d); il seguito è da analizzare (il fono costrittivo alveolare non-solcato sonoro, per dirla con il Canepari, Manuale di pronuncia italiana, 2005 ?).
 
lgcasc
lgcasc il 10/05/15 alle 19:42 via WEB
Luigi Casciaro: Devo rendere giustizia a Giancarlo Colella, che in effetti aveva utilizzato la “consolidata” grafia salentina “ddh”. A dir vero sono io che ho cambiato “ddh” in “gdh”, convinto che questa grafia corrisponda più da vicino alla reale pronuncia dialettale. Era convinto di questo anche il caro e compianto amico Vito Stendardo, col quale ebbi più volte a discutere dello stesso argomento, trovandoci d’accordo nel cambiare l’errata tradizione grafica salentina. Metteva in dubbio la giustezza del “ddh” anche un professore del liceo di Lecce, studioso di glottologia, che mi convinse a pronunciare in sua presenza più volte il suono in questione per carpirne le più sottili sfumature. Sono pronto a cambiare idea se qualcuno con validi argomenti alla mano mi dimostra che ho torto.
 
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ginorizzo il 09/05/15 alle 12:38 via WEB
il Colella ha cercato di trascrivere il suono reale del fono preacquaricese "gg" infatti si diceva: cavaggiu, caggina beggiu ecc. ma poi c'è stata la "globalizzazione" del salentino e ci siamo adeguati al "ddh" e MAI comunque all'improponibile "gdhu" come ha fatto notare riafelicefabio
 
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Luigi Casciaro il 09/05/15 alle 11:38 via WEB
Perché alla lettura rende di più il suono effettivo della nostra pronuncia. Di consolidato non c'è effettivamente niente: ecco la ragione della ricerca di nuovi modi di rendere più precisamente il suono più autentico. La scrittura "ddh" è deviante e imprecisa rispetto alla vera pronuncia. Luigi Casciaro
 

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