stefanOrienta

L'educazione. Questa grande sconosciuta!

Sarà che mi è già passata l'incazzatura per gli antefatti e i postfatti circa il terremoto in Abruzzo (tanto che ti incazzi a fare? questi abbiamo a governarci...), sarà che sto attraversando un periodo in cui sono costretto a stare a casa in malattia, sto passando il tempo a riflettere su quello che è successo allo stadio di Torino durante la partita Juventus-Inter. Ovviamente mi riferisco ai cori contro Ballotelli, ma soprattutto a come è stato trattato l'argomento dalle radio e dalle TV. Innanzitutto si è parlato di cori razzisti, cosicché il problema è diventato di razzismo di una tifoseria contro un calciatore nero e maleducato, ma i cori erano dovuti soprattutto all'ineducazione del ragazzo, per cui è giusto che alla maleducazione si risponda con i cori offensivi per farlo reagire negativamente. Così dicono i tifosi che hanno fatto i cori. Non per nulla, lo stesso giocatore è oggetto di critiche simili un po' in tutti gli stadi. Così facendo i tifosi giustificano il proprio comportamento: la colpa è del giocatore che è maleducato se loro gli fanno i cori razzisti. E i media di cosa parlano? Di cori razzisti agli stadi. Il problema per loro è il razzismo, è concentrato a Torino, ha per soggetto principale la tifoseria della Juventus. E' come se ci sia una certa correlazione tra calcio, tifosi, violenza e razzismo, giocatori maleducati. Ora che ci sia uno scarso sviluppo cognitivo nell'ambiente del calcio, sia tra i calciatori, che tra i dirigenti, i tifosi e i giornalisti, è una teoria abbastanza diffusa, e comunque basta andare a vedere una partita di calcio di bambini per vedere cosa avviene. Altro che problema di cori razzisti. Lì ci sarebbe da andare con un assistente sociale... Comunque, dicevamo che sono riusciti a rifilarci il problema del razzismo. E tu che puoi fare con un problema così grande? Chiedere l'inasprimento delle leggi per il reato di razzismo? Condannare la cosa al telefono azzurro? Oppure appellarsi a spider man? Ovviamente non c'è soluzione al razzismo senza l'educazione, quindi il problema è di educazione e affrontare questo problema è molto più praticabile. Però non se ne parla! E allora mi sono chiesto perchè? Mi sono prima risposto che essendo i giornalisti del calcio meno intelligenti degli altri, non sono riusciti a centrare il problema. Oppure parlare di educazione, coinvolge tutti e in primis la scuola? E se coinvolge anche la scuola, come si fa a chiederle di affrontare il problema della maleducazione con tutti i tagli che ci sono stati? Vuoi vedere che qualcuno stia pensando che sto dando la colpa a quello che è successo allo stadio alla Gelmini? Proprio alla Gelmini, no. Casomai a Tremonti, il vero Ministro del MIUR, visto che ha deciso tutto lui sui tagli. Ma perchè si ha paura di affrontare la maleducazione? Perchè ci mette tutti in gioco, siamo tutti costretti a dare l'esempio, a tutti i livelli, dal più alto al più basso e quando veniamo toccati tutti, la cosa diventa impopolare e fa perdere consenso.