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Post N° 1
Post n°1 pubblicato il 02 Maggio 2008 da tommy4dgl1
LA CONFESSIONE è una medicina Raccogliendo le confidenze di molte persone durante lo svolgimento della mia professione medica, mi sono reso conto quanto abbia ragione la Chiesa nel definire l’uomo come una creatura trinitaria ove le tre parti, corpo, anima (psiche) e spirito, sono strettamente interconnesse. La malattia di una parte si ripercuote sempre sulle altre, e si giunge alla guarigione vera dellapersona solo agendo in tutti e tre i livelli. Fino a qualche decennio fa ci si preoccupava solo di curare il corpo; poi la Medicina Psicosomatica ha valorizzato anche la parte psichica della persona. L’uomo, però, non sta ancora bene e la salute, intesa come perfetto equilibrio dell’intero individuo (equilibrioche è rivelato da una forte sensazione di pace interiore), pare ancora una meta molto lontana. La soluzione è una: avere il coraggio di considerare che anche la nostra componente spirituale ha delle necessità che nonpossono essere trascurate. Quando chiedo ad un mio paziente quale sia la cosa che più desidera, la quasi totalitàdelle persone esterna un forte desiderio di vivere nella pace e nella serenità, sia esteriore (nella famiglia e nella società),che interiore (in se stesso). Nonostante questa esigenza sia fortissima, molto pochigiungono a sperimentarla perché, invece di ricercare e correggere i propri errori (che cisono sempre), si tende ad incolpare gli altri di ogni evento negativo. L’esperienza mi ha insegnato che trova la pace solo chi trova Dio, il suo amore e il suo perdono. Oggi molti parlano di Dio,ma spesso è un Dio a nostro uso e consumo; è un Dio inanimato, personificato o molto lontano dal nostro mondo. Questo non è il Dio della pace, bensì un placebo illusorio che molti si creano per cercare di tranquillizzare la propria coscienza. Il Dio della pace è Gesù Cristo. Quel Gesù che è stato obbediente alla volontà del Padre fino al punto di morire in croce per noi. Quel Gesù che ha amato tutti, anche i propri persecutori. Quel Gesù che ha istituitoi sacramenti e che ha compiuto ogni cosa affinché noi vedessimo, credessimo e Lo imitassimo per giungere, come Lui, allo “stato di uomo perfetto” (Ef 4,13). Avendo perso di vista questo Gesù, l’uomo ha perso la salute, il suo equilibrio interiore, la pace. C’è un solo modo per tornare a Gesù e ritrovare se stessi: chiedergli perdono con tutto il cuore e promettergli, con l’aiuto della Grazia che Lui continuamente ci dona, di non offenderlo più. È l’eco della voce di san Giovanni Battista che si ripete nei secoli per ammonirci: “Convertitevi, perché il Regno dei Cieli è vicino!” (Mt 3,2). Come medico, in diversi casi ho chiesto al paziente di riconciliarsi con Cristo per risolvere i suoi problemi fisici, e coloro che l’hanno fatto e hanno preso l’abitudine di confessarsi frequentemente, hanno sperimentatola gioia di vivere e piano piano sono meravigliosamente guariti. La confessione è medicina per l’uomo e per l’intera società: una società che oggi ha un bisogno particolare di essere guarita..Non lasciamo cadere questo nuovo invito del Padre! dr. Roberto Gava
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Inviato da: gletjzia
il 30/01/2009 alle 10:47
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il 21/01/2009 alle 08:30
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il 05/01/2009 alle 17:50