Creato da Paesaggirurali il 20/06/2012
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Colli di Poianis : dalla cronaca alla Storia

Post n°19 pubblicato il 04 Aprile 2020 da Paesaggirurali



“ Paolino inseguiva un sogno. Lo ha fatto per settantasette anni. Gabriele l'ha realizzato
nel 1991: perché anche i sogni si tramandano di padre in figlio. Così oggi a Colli di Poianis
ogni filo d'erba ha di nuovo il nome di un tempo.....”



Così, rileggendo gli appunti di 'Vini di Gente di Terra', il pensiero è volato ad una bellissima
espressione di Luigi Veronelli, Camminare la Terra.
“Chi cammina la terra sa che l’importante non è arrivare, ma procedere, passo dopo passo.
Camminare la terra è esprimere il nostro vivere in continuo movimento. Talvolta occorre
fermarsi per riposare o per pensare e per gioire o per piangere, e alla fine ricominciare a
camminare. Fermarsi anche per ricordare e rivivere la strada percorsa.”



Luigi Veronelli amava lo schioppettino.
E' storia.



Ed è storia l'impegno che i giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa hanno dedicato
al percorso internazionale Eurovinum,il Paesaggio della vite e del vino, presentato nella sede
del Parlamento Europeo di Milano nell'aprile del 2018,Anno Europeo del Patrimonio Culturale.



Colli di Poianis è stata scelta per una testimonianza che è autentica cultura.



“ Non ci basta recuperare i vitigni autoctoni, ci piace salvaguardare e proteggere il territorio
mantenendo la sua originale e storica configurazione,la vitale convivenza di declivi,sentieri e
vitigni che nel tempo hanno creato micro equilibri vitali generando e custodendo la biodiversità.
L'anima di questi appezzamenti è rinchiusa nei loro vini. Territorio e memoria,li custodiamo insieme, sotto vetro!”



La cantina – osserva Gabriele-, è il luogo della riscoperta e della conservazione delle più
antiche pratiche enologiche tramandate dal padre Paolino.
La parola chiave è rispetto.
Rispetto del vino, del lento scandire del tempo e delle stagioni,delle loro condizioni climatiche,
rispetto delle fasi lunari.
La cantina è il luogo dove le più moderne tecnologie accompagnano i saperi della tradizione.
Senza violenze, senza interrompere il filo dei valori tramandati di padre in figlio.



Ecco i monovitigni autoctoni : Malvasia,Ribolla Gialla,Friulano,Schioppettino di Prepotto
e Refosco dal Peduncolo Rosso.
E poi  , i monovitigni internazionali bianchi di questo lembo del Friuli.
 Chardonnay, Sauvignon.
Accanto ad essi, vini rossi sinceri, Merlot,Cabernet Franc,
“ … che parlano di una terra densa di contrasti dove la ruvidezza del fuori si sposa con
la grande generosità dentro'.



Colli di Poianis è una delle aziende che ha contribuito al rinascimento dello schioppettino :
nel 1982 ha vinto infatti il Risit d'Aur per aver realizzato uno dei primi nuovi vigneti dello
Schioppettino. L'intuizione geniale di Gianola e Benito Nonino di istituire un Premio da assegnare
annualmente
al vignaiolo che si fosse distinto per aver posto a dimora l’impianto di uno dei vitigni autoctoni 'fantasma',
aveva avuto anche la paternità di Luigi Veronelli.
Il suo Camminare la Terra ben si addice a Colli di Poianis.
Evviva !

 
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Specialità tirolesi / La salsiccia cruda tirolese / Salamini Tirolesi

Post n°18 pubblicato il 14 Dicembre 2015 da Paesaggirurali

La tendenza a ridurre le porzioni ha contagiato anche il salamino di montagna tirolese.
Il salamino affumicato tirolese è la pratica salsiccia cruda a misura di merenda, ideale da infilare nello zaino o da servire sul tagliere.

Ora l'amata salsiccia cruda è disponibile in diverse varianti. Prima di tutto il salamino tirolese affumicato. Per cambiare ci sono i salamini tirolesi piccanti, i salamini tirolesi saporiti al formaggio, i salamini tirolesi naturali e i salamini di selvaggina.


 
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NON DI SOLO PANE... Il meglio delle carni e dei salumi marchigiani

Post n°17 pubblicato il 28 Ottobre 2015 da Paesaggirurali

 

Nel contesto dei Giovedì del Gusto organizzati da Regione Marche in occasione di Expo 2015, un interessante incontro è stato dedicato alla carne: bovina e suina. Per parlare di carni e salumi, occorre prima di tutto parlare di allevamento: il settore zootecnico marchigiano rappresenta un fiore all’occhiello, di lunga tradizione, oggi contraddistinto da una più elevata specializzazione, sempre nel rispetto della sostenibilità. Tra i prodotti più noti spicca la razza bovina Marchigiana, seconda razza da carne italiana. Tra le sue prerogative spiccano la qualità nutrizionale ed organolettica delle carni e il suo rapido accrescimento. Tutelata dal 1982, ha ottenuto dalla Comunità Europea il riconoscimento I.G.P. La carne di Razza Bovina Marchigiana è anche certificata QM – Qualità Garantita dalle Marche, poiché allevata secondo i cardini principali dell’alimentazione zootecnica biologica. Importante è anche la produzione di carne certificata IGP “Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale” e certificata con sistema di etichettatura elettronico della carne dall’Associazione Bovinmarche.

La storia dei salumi marchigiani è invece legata ad una lunga tradizione norcina, che prevedeva di non sprecare alcuna parte dell’animale. Questa caratteristica ha dato vita a due fra i salumi più tipici: il salame di Fabriano e il Ciauscolo.

Le origini del salame lardellato fabrianese si perdono nella notte dei tempi, ma la data del 22 aprile 1881 è un punto fermo che ne testimonia la notorietà: in quella data Giuseppe Garibaldi scrisse una lettera per ringraziare l'amico Benigno Bigonzetti dei preziosi salami fabrianesi ricevuti.

La prima fase della lavorazione consiste nel taglio del lardo (solo quello della schiena, il migliore) in cubetti e nella preparazione delle parti nobili del maiale (coscia e spalla) anch'esse tagliate e poi tritate. L'impasto magro e i lardelli sono insaporiti con sale, pepe macinato e pepe in grani. Il tutto è poi stagionato nel budello gentile, il più adatto alla sua stagionatura. Prodotto dalla fine di settembre all'inizio di maggio, il salame deve stagionare almeno due mesi in cantine e solai areati (le celle di stagionatura a temperatura controllata ne snaturerebbero le qualità organolettiche), ma può maturare anche cinque o sei mesi. Ricoperto da muffa marrone scuro, è duro e ruvido al tatto. La carne è compatta, di colore rosso scuro, con i lardelli bianchi e la grana fine.

Il Ciauscolo, detto anche Ciavuscolo o Ciabuscolo, è il salume tipico della zona interna delle province di Ascoli Piceno, Fermo, Ancona, Macerata. La sua caratteristica distintiva è la consistenza morbida che lo rende spalmabile. Di colore rosato, è costituito da un impasto di pancetta, spalla, rifilatura di prosciutto e di lonza con l'aggiunta di sale e spezie quali pepe nero e aglio pestato, con l'aggiunta di vino (gli ingredienti sono comunque variabili a seconda degli usi locali). L'impasto, ricavato al termine di almeno due macinature delle materie prime utilizzate, viene insaccato in un budello anch'esso di maiale e dopo la stagionatura, che va da alcune settimane ad alcuni mesi, è pronto per essere consumato. Dal 2009 Ha ottenuto il marchio I.G.P.

 
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FRESCHISSIMO O FREDDISSIMO: DAL CAMPO ALLA TAVOLA. Ortaggi: Le Marche leader nella III e IV Gamma

Post n°16 pubblicato il 16 Ottobre 2015 da Paesaggirurali

 

La gastronomia? Da oggi non più una scelta proibitiva, ma un prodotto per tutte le tasche. Chi non trova più il tempo di preparare un pranzo da chef oggi può ricorrere alla gastronomia "Promarche".
Ai “Giovedì del Gusto” di Regione Marche sono stati, infatti, presentati i prodotti della gastronomia surgelata, nati dalla selezione delle materie prime vegetali delle aziende agricole marchigiane.
Tante gustose ricette che esaltano le caratteristiche organolettiche delle verdure, con l'aggiunta di ingredienti semplici e naturali, di alta qualità, che regalano piatti pronti in pochi minuti.
Con la garanzia delle certificazioni di qualità per ogni ingrediente utilizzato, via libera quindi alle  croccanti verdure in pastella, ai panati con spinaci e prosciutto cotto, da gustare come goloso secondo piatto o un divertente finger food, ai filanti spinaci ai formaggi, alle zuppe ed ai minestroni pronti.
Non più ore in cucina a lavare e cucinare verdure, ma la sicurezza di prodotti di qualità, preparati con l'attenzione e la sicurezza di una grande azienda.

Un aiuto concreto nella gestione della vita quotidiana a tutto vantaggio di un’alimentazione variata, che aiuta anche i più piccoli a scoprire il gusto delle verdure, imparando ad apprezzarle e gustarle.

 
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Conegliano e Vittorio Veneto in Istria grazie ai commercianti e agli artigiani

Post n°15 pubblicato il 29 Settembre 2015 da Paesaggirurali

I commercianti e gli artigiani di Via Lourdes di Conegliano (impegnati da tempo in un progetto di animazione urbana), sono intervenuti alle giornate europee in Istria per presentare le eccellenze del loro territorio.

Caffè Local ; Pasta e Dintorni ; il panificio di Gianni Pellegrinet; ilmiorto (Mareno di Piave) ; la Macelleria di Edoardo Zambon ; l’osteria ristorante pizzeria Fuori Orario ; Rogante, Sparkling Fruyti Wines ; il B&B Mi Casa Tu Casa di Refrontolo ; l’azienda agricola Toni Doro (Vittorio Veneto) ; l’agriturismo Moro Barel e l’azienda agricola Coltari (Vittorio Veneto); hanno interpretato presso la Comunità degli Italiani di Buje, una degustazione coi fiocchi.

L’incontro è servito anche ad annunciare la nascita di un Cenacolo del gusto a Conegliano, per portare avanti le iniziative di informazione iniziate.

Verso fine ottobre si terrà a Conegliano e Vittorio Veneto una edizione speciale di Comunicare per Esistere,dedicato alla comunicazione sociale.

Continua dunque il percorso dei commercianti e degli artigiani per creare una rete di rapporti capace di far emergere le esperienze positive del territorio della Sinistra Piave.

 
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