Pagine africane

Il furto!


 Mi hannolasciato in mutande…nel vero senso della parola! Mi hanno rubato I pantaloni esono tornato a casa in …costume! Abbiamocaricato Il pik up di bambini, alcuni dentro, altri dietro nel cassone. Siamopartiti nel traffico caotico di Ouagadougou per raggiungere la piscina diun hotel in città dove I nostrl piccoli avrebbero potuto fare il bagno.  Agli angoli delle strade, agli incroci deiboulevard polverosi della città donne con 2 bambini al collo, uno in braccio el’altro sulla schiena chiedono un poco di carità ; sono madri di gemelliche qui in Burkina vengono abbandonate per questo abominio : avere deigemelli non è normale , è contro natura !  Non lo dico io, ma ilsonno della ragione genera mostri, l’ignoranza a la superstizione ! Io lo soquali cose sono davvero senza senso! Lo so che perdertinon è stato  normale, non logico, non umano ;  vedi Teo,  seisempre nei miei pensieri, quando vedo queste donne sfortunate, quelle in attesadi un figlio, i bambini sporchi e laceri lasciati sulla soglia dellecapanne….io ti penso, sempre . Ho scelto di fare questo viaggio per poter  stare un poco solo con te, per poterti un pocoparlare, per raccontarti chi è tuo padre e tua madre, e i tuoi fratelli e Ituoi nonni. Siamo tutti qui inutilmente. Lo so ! Vedessi gli occhiprofondi di tua madre, come le gazzelle africane che io non vedro’ mai credo,timide e spavalde nel contempo, audaci e prudenti come solo loro sannofare. Snelle le forme, lunghi i capelli,dolce il sorriso ; Tua madre ! La piscina è tra alberi frondosi, non propriolimpida ma l’odore del cloro mi consola…i bambini si tuffano, saltanonell’acqua, gridano e si divertono come tutti i bambini del mondo…lascio i mieipantaloni sul muretto dell’albergo, verso l’interno, tra lo specchio d’acqua ei cespugli del giardino ; un attimo e resto in mutande. Che vuoi che sia un pantalone, un cellulare equalche soldo…che vuoi che sia ! In fondo a noi non manca nulla, solo ilfastidio di andare a rifare la patente…noi.