Pagine africane

Chiudere capitoli a matita


Quando sono partito dall’Italia avevo la ferma intenzione di chiudere alcuni capitoli del mio cammino, aprire pagine nuove tutte da scrivere, tutte da vivere. Quest’anno è stato l’anno più difficile della mia vita, lo dico con mestizia nella speranza che peggio di cosi’ non possa andare. Il mio bambino è morto senza avere quasi vissuto, se ne è andato in un silenzio assordante che ci ha lasciato senza fiato. A noi che siamo rimasti l’impotenza, il dolore e la disperazione. Chiudere  capitoli non è come dimenticare, vuol dire aprire nuove pagine di speranza,  vuol dire prendere la solita matita, quella a cui abbiamo fatto la punta cento volte e scrivere nuove parole, vuol dire fare un po’ di posto a chi verrà. Oh lo  so ! Non è facile, fino a poco tempo fa non era pensabile neppure…Qui la solitudine ch’è fatta di inutili consuetudini, di albe e di tramonti sempre uguali a se stessi, dove il disco del sole si staglia all’orizzonte e il calore non ti lascia un solo istante… uguali le capre, uguali i bambini fasciati sulla schiena delle loro madri…negli occhi di questi bambini ho cercato vanamente il mio, ho cercato gli occhi azzurri di mio figlio che non ho potuto vedere, ho anche gridato il suo nome nelle notti desolate…nelle notti come quella notte !Sono pronto a scrivere nuove pagine ? Mi trema la mano ognivolta che ci penso ; guardo il foglio che bianco non è, tracciato di storie e di racconti della mia vita …. pagine scarabocchiate a volte, parole oltre i margini, molte cancellature… E’ ora del punto a capo….è ora !