Pagine africane

Notti africane


 Le mie notti africane sono sempre più popolate da sogni fantasiosi, incubi ricorrenti. Mi sveglio nel cuore della notte con la fronte imperlata di sudore, il cuscino è una fresca palude dove sguazzano imperturbabili  i miei sogni. Sogno di correre e di ridere e non so perchè… rido cosi’ forte che mi sveglio. Le tende scure con disegni tribali si muovono lente al vento della pala appesa sul soffitto, i raggi tenui della luna disegnano righe luminose sul pavimento di bizzarre piastrelle, il piccolo geco giallo mi scruta coi suoi occchi neri dalla parete scura della stanza. Ride anche lui !  Mi ergo sul letto candido di lenzuola ombrate dal rosso della polvere come sulla sindone lascio il calco del mio corpo ; mi guardo intorno e tardi realizzo che sono in Africa, che la luna è grande nel cielo, e le stelle bonarie mi guardano…fuori un silenzio irreale, nessuna luce umana, solo buio e silenzio.  La pista degli elefanti è lontana 200 km da qui, verso nord, si abbeverano alla pozza ai margini del deserto ; l’odore intenso dello sterco e dei fiori si mescola a quello delle acacie. Guizzi di facoceri all’alba nella boscaglia, dal laghetto si alza uno stormo di pellicani e disegna una parabola nel cielo ; non ci sono leopardi questa mattina,…questa mattina il mio risveglio è lento e faticoso; il mio corpo pesa e le mie membra sprofondano nel materasso umido…vorrei tirarmi sù, alzarmi dai miei sogni, vorrei aprire gli occhi ancora stanchi, occhi che hanno pianto e riso, che hanno visto com’è solitaria la mia notte africana. La luce radente del sole mi abbaglia, sento le grida dei bambini in cortile, una motoretta si avvicina, i cani tacciono…Dove sei tortorella in questa alba di un nuovo giorno? Dove sei bambino mio, dove sei?