ARMONIA NASCOSTA

C*l*a*i*r*v*o*y*a*n*t***


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...Se voglio veramente un caffè esco e mi infilo nel primo bar per farmi servire a un tavolino. Far  finta di osservare gli avventori del primo mattino.. sbirciare il giornale. Entrai nel bar della piazza dello sconosciuto paese.. accanto a me seduti in molti tra cui una giovane donna. Lei mi guardò negli occhi. Io non  guardo le donne.. ci poso  gli occhi sopra.. li  poso inconsapevolmente e.. la musica  mi avvolge. Sento che a volte il velluto delle iridi delle femmine mi attraversano la pelle. È una sensazione che fa bene al muscolo dell’identità. Sono un uomo.. le donne immaginano.. esisto. Ma subito il  loro sguardo si ritrae. Lei continuava a guardarmi dritto. Io provai a distogliere lo sguardo.. ad accarezzarmi le punte dei piedi con la vista e ad incespicare nel mento del vicino di tavolino. Ma mi sentii incatenato al suo guardare.. tutto era fermo.. nessuno danzava.. se non lei.. la musica che proveniva era una nenia dolcissima.. di quell’infanzia che ci portiamo nel cuore in forma di fiore. Lei mi guardava.. e io.. in quel pulviscolo di secondo che ti cambia la vita.. la guardai. Cosa vide l’uomo che aveva guardato troppo?.. mi chiesi. Non sapevo che  avrei avuto la risposta. Vidi una donna che aveva incatenato il mio guardare. Mi tese il braccio: “Crede che finirà il caffè entro un ora o le servirà tutta la mattinata?” .. sorrise tintinnando “sa.. la vita è molto  breve per  passarla a braccetto con un caffè”.. aggiunse. “Sono straniero”.. dissi e mi sentii ridicolo.“Lo immaginavo.. non  che  lo sembri a prima vista.. ma si nota dal suo sguardo. Gli italiani non guardano così le donne”.“Mi scusi.. non volevo importunarla.. ma è che.. ho sentito una musica e sono rimasto incatenato e.. tutto il resto aveva incominciato a non avere importanza”.“Non mi ha importunata. E’ molto bello essere guardata così..”“Così come.. scusi ?”“Così.. ecco.. lei non sveste con lo sguardo.. ma neanche giudica o osserva. Lei si posa. Ha uno sguardo di farfalla”.Meraviglioso quando le donne ti leggono nel pensiero. Non che a me capiti normalmente..anzi.. tutto il contrario. Ma so che esistono.. questa sconosciuta.. poi. Il mio guardare si posò senza volerlo sul seno. È una parte del femminile che sempre invidio.. la rotondità.. la morbidezza.. quella fragranza femminile pronta per essere spremuta.“Venga con me.. le va ?”Ho letto molti romanzi da ragazzo. So dalle storie che esistono queste situazioni inframondo.. in cui una donna ti dice: Vuoi venire con me? A me non era mai capitato. È come sapere che sì.. da qualche parte nello spazio ci saranno altre forme di vita.. però se incontri un extraterrestre.. beh.. è un’altra storia. Tacqui e la seguii.Mi ritrovai improvvisamente in una stanza di un monolocale di un paese con la finestra sulla strada statale. Fuori voci del mattino. Vidi una tenda azzurra.. così non ero mai entrato a casa di nessuno. Ora ero dentro. Ero dentro in tutti i sensi. Io ero già nudo. Quando mi ero spogliato.. quando lei aveva cominciato a spogliarsi.. non lo so. Non ricordo.Vidi il seno.. due cupole e un ventre che era quello che forse.. se fossi il tipo che sogna le donne.. potevo aver sognato. Aveva ancora la gonna.“Vieni”.. sentii la mia voce.. un eco lontana. Lei si tolse la gonna.Così conobbi il piacere.. come due serpenti che si accoppiano..  Chi era lei? Una sconosciuta che non mi aveva lasciato finire il caffè.. l’indovina che aveva letto il mio sguardo e che mi ha aperto la via del piacere.. e fatto chiudere il cerchio magico. ...
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