Paola & Mizio

ma ormai siamo abituati, tutte le mattine si inizia con il mate de coca, poi 5/6 foglie da masticare, caramelle, biscotti, birra....... tutto fa coca ciao

Aaahhhh! Il museo della coca? Quante cartoline hai comprato e, soprattutto, QUANTI FRANCOBOLLI HAI LECCATO??????? Paolo

... e del deodorante che usava l'animale pelosetto !!! ... ti ha entusiasmato anche quello ??? ... se ti piace ,,, te lo regalo un "O' de guanacò" !!!

Maurizio e Paola sono sempre pessimisti. Le scale e i gradini sono differenti, però toglie quel senso di "abitudinarietà" che poi provvoca la noia. Insomma dobbiamo essere sempre molto "svegli", altrimenti è vero, si scapuzza. Per la visita alla famiglia andina, simpatico è stato il momento in cui abbracciati ad un guanaco, ci siamo fatti fotografare. D'accordo, è turismo, però credeteci, sentire il morbido di questi animali pelosetti e il calore e lo sguardo tranquillo di questo animale è stato entusiasmante...

Lo ammetto. Ci siamo fatti di coca. Tutti a dirci: attenti all'altitudine,vi potrebbe venire uno "sciopone" e allora ... vai di foglioline. Che poi, con il suo sassolino in mezzo e succhiate con calma e perseveranza sono anche buone. Certo che adesso tutto quello che prendiamo è a base di coca: il teino, la caramella, il biscottino che poi "con viva e vibrante soddisfazione" ci sgargarozziamo beati e felici. Però oggi, dopo due giorni di coca, mentre sempre oltre i 4500 viaggiavamo in mezzo all'altipiano andino, il fatto di mettere su musica italiana nel pulmino anni 70 ha suscitato ondate di cori da dopolavoro ferroviario, con risate e confessioni che forse ci significano che ... drogati va bene, però "cum judicio". Viva la Coca, abbasso la Cola!

Portatemi un po' di foglie ne ho proprio bisogno Qui una nebbia fitta copre tutto, oggi giornata ideale per le mie articolazioni. Si sente molto l'altitudine? Spero stiate tutti bene.Godetevi il sole scaldate le ossa. Bacioni Monica

Tutto vero. C'ero anche io! Ad un certo momento abbiamo perso l?ivana, nel dedalo delle stradine. Dopo un'ora l'abbiamo ritrovata, ma già c'era chi pensava che, in uno slancio di misticismo, avesse chiesto asilo alle ultime suorine per farsi anche lei suora di clausura. Chissà se le suorine di clausura adesso stanno tutto il giorno nella piccola cella con il loro computerino a visualizzare i calendari dei giocatori di Rugby... chissa!

Che poi della ex Parigi Dakar noi abbiamo visto solo la "coda" (per fortuna!). Tante auto con numeri, camion, persone che ai ristoranti si facevano servire piatti enromi di pesce. E noi? In un angolino, quasi dimenticati, però ugualmente agressivi nei confronti del pesce. Buen provecho !

TUTTO VERO, C'ERO ANCHE IO. Se lo avessi scritto io, questo Blog, mi sarei dilungato di più sulle Isole Ballestas. Sono un vero paradiso di animali che mangiano pesce. Come faranno, dato che in zona non ho visto nè limoni e nè barattoli di maionese...

ciao....quì invece...la nebbia agli irti colli!!!State belli caldi mi raccomando... Baci Mila & C.