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girasoli

Post n°13 pubblicato il 13 Febbraio 2012 da PapaveriSparsi

 

 

Ogni giorno mi scopro diversa.
E la folla dei ricordi si dirada come se il vento mi strappasse la pelle di dosso, come se si dovessero cancellare le impronte delle carezze che ho ricevuto, o degli schiaffi che non ho meritato.
Lo specchio mi riflette appena sussurrata.
E io stessa mi pronuncio lievemente per la paura di non riconoscermi.
Poi mi tornano in mente quei vecchi baci, stretti in un'auto che desiderava essere uno squalo. Il suo sguardo incandescente più di quanto il tramonto infiammasse i girasoli.
Le parole morsicate dalle labbra, le mani a ricercare un intreccio tanto indissolubile quanto transitorio.
Poi un abisso di silenzio senza muri, luce spenta, orientamento perso,  la bocca fratturata di insoluti e dubbi sul trono del pensare.
Il distacco divorava il contorno accennato di un domani solo immaginato e trascinava me con lui, lacerando il mio sorriso leggero.
Da allora più di mille tramonti, milioni di respiri e di passi in direzioni opposte.
E il ricordo restava lì, come un metronomo a scandire il Tempo.
Sono andata a cercarlo tra le sue parole e ho invece ritrovato me, rannicchiata tra righe di vecchi pensieri, come un gioco a nascondino con ciò che fu.
E' così che mi sono presa per mano e riaccompagnata a casa.
E nel lungo sentiero del ritorno ho incontrato nuovi sogni e nuovi sorrisi.
Ho ricominciato a credere in me.
Certi viaggi sono tatuaggi nell'Anima, ci segnano ogni passo addosso, non dimenticando di farci provare quel dolore sordo della crescita che viene dimenticato il giorno dopo, quando siamo di nuovo nudi di fronte ad una nuova cima da scalare, immacolati come una vergine, purificati dalla consapevolezza.
I titoli di coda di ogni avventura scorrono come ciottoli lucidi di torrenti mentre il mare aspetta la sua ricompensa, dopo averci donato tanto.
Bisogna aspettare l'attimo giusto, abbandonarsi alla corrente, al soffio di vento che ci risollevi sopra tutto, perchè è dal distacco da noi che possiamo imparare a riconoscerci e ritrovarci. E innamorarci di nuovo di ciò che ci animava, del desiderio che avevamo custodito in grembo da sempre.
Il rosa dell'alba mi ha raggiunto così, inatteso, ma il mio tragitto era finito, ero tornata a casa.
Il mio Cuore si spalancò alla rinascita e da allora tutto ha una nuova identità.
Le cose cambiano, la vita evolve...
Non dimentica, ma supera.
Va oltre il Tempo e il Pensiero, per abbracciare la solidità di un oggi fatto di un domani meraviglioso.

E' tempo di rugiada...

 

 
 
 
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