E' una foto volgare, lo riconosco. Volgare e triviale. Magari qualcuno potrà pure pensare il contrario, invece. Che si tratta di una foto tutt'altro che volgare. Io da donna la trovo volgare.
E' una delle ultime "starlette", "veline", "gieffine", "donnine" e non so più cos'altro che cercano di lasciare memoria di sé nel mondo dello spettacolo. E, magari, visto che altro non sanno fare che mostrar le loro grazie, colgono ogni occasione buona per farlo. Quasi distrattamente, però, come se non si rendessero conto di quel che fanno... Niente di più sbagliato. Le giovinotte mi sembrano tutte essere dotate di ottima consapevolezza. E' così, in fondo, che si fanno i soldi e si acquisisce quella "visibilità" per la quale si ucciderebbe (e non è metaforico!).
Lo sguardo abbassato dell'ennesima e volgare bellezza senza arte nè parte, del resto, la dice lunga su quell'"involontario" sbrodolamento di un decolleté ben pompato alla bisogna.
Il nome dice poco e dice molto: Marika Fruscio. Uscita dalla scuderia di nostra signora del reality show, Maria De Filippi, non ha trovato - a differenza di altri - molta fortuna mediatica (quello che più voleva dalla vita, del resto). Ed allora prima si è inventata un flirt con un'altra creatura defilippiana. Poi, visto che nemmeno così riusciva a "bucare" lo schermo, si è rifatta il seno, ha accettato le solite "ospitate" (ben remunerate, del resto) in diversi programmi prevalentemente dedicati agli uomini. In particolare, nella foto sopra, la sbadata "aspirante-qualcosa-nello-spettacolo" era ospite in una trasmissione calcistica su una rete secondaria del caotico etere digitale.
Ovviamente - c'è da dirlo? - non è che la ragazzotta sia stata ingaggiata per le sue spiccati e visibili attitudini sportive o per la sua competenza calcistica nota in tutto l'orbe terracqueo. Doveva fungere, la Marika, da richiamo. Doveva tenere gli spettatori di sesso maschile incollati alla tivvù a dispetto, magari, della noia dello spettacolo, della pochezza dei conduttori e chi ne ha più ne metta.
Probabilmente in studio era stato comunicato che l'audience era in caduta libera nemmeno fosse sulle nevi di Courmayer, perchè senza accorgersene ecco lì che una tetta rifatta ha cominciato ad ammiccare, ai telespettatori quasi in catalessi, dall'abbondante decolleté del viagra dell'audience (e non solo!). Il cameraman, manco a dirlo, è stato subito pronto ad indugiare su cotanta esibizione "involontaria". Il resto è "storia".
Storia di certa Italia e di certe donne che fanno vergognare un'altra Italia ed altre donne. Poverine, in fondo mi fanno pure un pò pena. Guarda tu che "tocca inventasse" per portare a casa la pagnotta. Tocca passare per sceme, per oche, per supermaggiorate, per distratte... Alla fine si finisce pure per credere di essere così! Oppure no. Oppure si è così e basta?
Non lo so. So solo che queste pseudo-soubrette mi comunicano, oltre alla pena, un senso di squallore. Perchè per gli uomini, spesso, troppo spesso, vale l'antico detto che Virgilio applicava ai Greci: ex uno disce omnes, da uno conoscili tutti. E gli uomini ci mettono davvero poco a pensare che le donne siano tutte un pò poco di buono e dispobili a tutto.
Inviato da: max.bunker
il 22/05/2010 alle 11:15
Inviato da: Oltre_La_Notte
il 22/01/2010 alle 16:52
Inviato da: dairydaisy
il 22/01/2010 alle 13:11
Inviato da: Oltre_La_Notte
il 22/01/2010 alle 09:40
Inviato da: massimocoppa
il 22/01/2010 alle 09:03