Versi e prose

Purezza d'animo


Mi è accaduto oggi.Come sa chi ha la pazienza di leggere le mie note su Facebook, ho preparato un foglio di presentazione del mio sodalizio con Mr. Park. Chi sono e cosa desiderei ottenere: visibilità a quella che io ritengo quasi la missione della mia vita attuale e futura (spero solo di non ridurmi, prima o poi, a costringere la "famosa" vecchietta ad attraversare la strada .......). Ho stampato un certo numero di copie (sto intaccando la mia pensione per l'acquisto di quantità industriali di inchiostro per stampante.............pazienza!) e quando esco sono sempre fornito di copie già pronte per essere affisse alle bacheche adatte allo scopo (ma quanto la sto facendo lunga!).Stamattina sono andato, con Bruna, mia moglie, che mi fà anche d'autista ( quanto affetto profondo mi sta dimostrando in questa stagione della mia vita...) da quando Mr. Park ha deciso che per ora è meglio che io non guidi, a fare delle spese presso un supermercato cittadino. Entro in un negozio, all'interno del market, che vende prodotti biologici per fare i miei soliti acquisti. Oggi, si vede, era il mio giorno fortunato perchè di turno c'era la più dolce commessa (il termine è riduttivo) del negozio: quasi una bambina con due occhi che esprimono una dolcezza innata, una naturalezza di modi che la rende quasi una creatura di un altro mondo (non pensare male Mister, lo sai anche tu che potrei essere suo nonno). Dopo aver comprato quello di cui avevo bisogno, le chiedo se nel negozio c'è un posto dove poter affiggere il mio foglio, purtroppo no! ma mi chiede se può leggerlo. Certamente! Dopo l'introduzione ( mi chiamo Franco e sono un parkinsoniano, ecc. ecc.) i suoi occhi si rattristono, poi, dopo l'immagine del Gabbiano, esplode in un sorriso: "io l'ho letto questo libro, è bellissimo!!" mi dice, continua a leggere e i suoi occhi si rifanno tristi, poi in uno slancio di tenerezza infinita, mi si avvicina, e mi chiede, "posso?" poi senza aspettare la risposta mi  butta le braccia al collo, teneramente, come solo una bambina può fare. Stiamo quasi per piangere, a dispetto di Mister Parkinson, poi mi chiede: "posso tenere questo foglio, lo attaccherò sul bancone" e così fece.Ho capito in quel momento che tutti gli sforzi che sto facendo per aiutare ad uscire dal ghetto persone ammalate, come me, forse non saranno vani.Essere parkinsoniani non è una vergogna! Una malattia invalidante, si! ma presa dal verso giusto può essere una esperienza diversa, quasi un privilegio.Ed è per questo che ancora una volta ti dico "grazie Mister Parkinson": oggi, senza di te non avrei mai provato l'intensa emozione di un abbraccio così "diverso" (non trovo altre parole).E per finire, sai caro Mister, ti ho visto: i toi occhi luccicavano e non a causa dello smog come ti sei premurato ad affermare (certe volte sei proprio un vecchio imbroglione!).....Un saluto a tutti voi, amici o non di Mr. Park!A presto.