Versi e prose

La vita di Jim Morrison


Mentre era ancora in vita, Jim Morrison stava per avviarsi a diventare un eroe mitico, una leggenda vivente.La sua morte prematura e misteriosa consolidò questa leggenda, dandogli un posto di diritto nell'olimpo di quegli "artisti maledetti" che avevano il dono di  aggredire a morsi la vita, incuranti delle conseguenze. Artisti di un talento particolare che sentivano scorrere la vita nelle loro vene così intensamente da diventare impossibile viverla fino in fondo, artisti come: Arthur Rimbaud, Charles Baudelaire, Dylan Thomas, James Dean, Jimi Hendrix ed altri!E' come se gli dei, dopo aver concesso a certi  personaggi il massimo dei doni, si accorgessero che la loro luce rischia di squarciare le nuvole che nascondono la vetta dell'olimpo, ed allora per invidia e per un atto di difesa dei loro privilegi di casta, danno incarico ad Atropo di tagliare anzitempo il filo della loro vita.Scrive, a proposito,  Danny Sugerman, uno dei suoi biografi: "la mia personale convinzione è che Jim Morrison fosse un dio." Io, per quello che può valere, la penso alla stessa maniera!Mi piace ricordare un fatto accaduto a Jim quando era ragazzo e che avrebbe, come da lui stesso descritto, finito per diventare come "il momento più importante di tutta la mia vita". Nei pressi di Albuquerque, mentre era in viaggio in auto con la sua famiglia, passò accanto ad un camion ribaltato, e vide che sull'asfalto c'erano i corpi di alcuni indiani Pueblo, morti, feriti, sfracellati sull'asfalto. Jim cominciò a piangere. Il padre fermò l'auto e mando qualcuno a chiedere soccorsi e Jim dentro la macchina piangeva a dirotto. Il padre poi ritornò in auto e proseguì il viaggio ma il ragazzino (Jim aveva sette anni) non si calmava e continuava a piangere e singhiozzando gridava: "Voglio aiutarli, voglio aiutarli ...". La madre lo teneva tra le braccia, cercando di consolarlo: "Va tutto bene, Yimmy, stai tranquillo". E il ragazzo: "Stanno morendo! Stanno morendo!"Il padre ad un certo punto disse. "E' stato un sogno, Yimmy, non è successo davvero, è stato soltanto un sogno!"Ma Jim non si calmava, continuando a singhiozzare e anni dopo, raccontando questo fatto a degli amici, disse che mentre l'auto del padre si allontanava dal luogo dell'incidente, l'anima di un Indio morto entrò nel suo corpo!                                      Io sono convinto che accadde veramente!  UNA POESIA DI RE LUCERTOLA Maledizioni, InvocazioniStrani bastardi microcefaliMi aspetto che uno di voi si eleviStrabordanti checche obeseTossici duri dei giardinetti e veterane della figaBizzarri santi del cavoloAmmassamerda e individualistiPallosi spogliarelli d'impiegatiPerdenti a denti stretti eAvidi magnacciaI miei dandy militantiTutti i più strani generi di mostriAnelanti l'estasi alcolicaSiete i benvenuti alla nostra processioneArrivano i CommediantiGuardali sorridereOsservali danzare per un miglio indianoGuarda il loro gestireQuanta sicurezzaTanta da esprimere chiunque a gestiLe parole dissimulanoLe parole siano svelteLe parole assomigliano a bastoncini che camminanoPiantali, crescerannoGuardali ondeggiare così   Sarò sempre un uomo-parola   Meglio che un uomo-uccelloBIOGRAFIAJim Morrison nacque l'8 dicembre 1943 a Melbourne in Florida da un ufficiale di marina e da un casalinga. Cantante, poeta, film-maker, è stato soprattutto una leggenda della musica. Voce leader dei Doors, è stato uno dei principali riferimenti per intere generazioni di giovani negli anni della guerra del Vietnam, dell'assassinio dei fratelli Kennedy e di Martin Luther King. Animale da palcoscenico, eroe maledetto, angelo ribelle, il Re Lucertola - Lizard King - è stato profeta della libertà. Per i suoi inviti alla trasgressione l'FBI ha aperto un dossier su di lui, e nel 1969 è stato perfino arrestato per oscenità. La sua morte precoce nel 1971 lo ha trasformato in un mito: da allora le raccolte dei Doors continuano ad andare a ruba, e ogni anno migliaia di giovani si recano in pellegrinaggio sulla sua tomba nel cimitero di Père Lanchaise a Parigi. Di famiglia medio borghese, aveva due fratelli ai quali non si sentì mai particolarmente legato. Trascorse la sua infanzia cambiando spesso paese a causa dei trasferimenti di suo padre, uno dei motivi che lo hanno sempre immerso in un contesto di solitudine. Tra lui e la sua famiglia non correvano buoni rapporti così appena fu possibile se ne andò per frequentare l'università cinematografica dell'UCLA. Si può dire che fu proprio durante gli studi universitari che Morrison si creò la prima vera cerchia di amici. L'humus e le possibilità che regnavano nell'ateneo e nel frequentare le lezioni gli davano infatti l'opportunità di conoscere un numero straordinario di persone. Inoltre, fu proprio frequentando l'Università che incontrò un futuro compnente dei Doors, il chitarrista e compositore Roy Manzanek, il quale coinvolse Morrison nelle sue già avviate attività musicali, come quella di apparire per gioco in alcuni concerti organizzati da lui. L'idillio però non durò a lungo, poichè Morrison abbandonò l'università dopo che un suo cortometraggio fu rifiutato per una apparizione al "Royce Hall". Iniziò così a frequentare la spiaggia di Venice, luogo che vide la nascita di molte canzoni come "Hello, I love you" e "End of the night". Formò poi un gruppo appunto col suo amico di università Ray e decise di chiamarlo "the Doors", nome ricavato dalle strane elucubrazioni che Morrison era solito fare: egli infatti sosteneva esistessero nel mondo il noto e l'ignoto, e che questi due mondi fossero divisi da una sorta di porta: ed è proprio una di queste "porte" comunicanti che lui voleva essere. Intanto, il cantante era arrivato ormai al punto di prendere pasticche di LSDmescalina nella sua forma pura: aveva letto che, secondo alcuni studi, dava effetti di vera follia... Esplosi i Doors con il primo, splendido album (uno dei migliori esordi della storia del rock), Morrison divenne per milioni di fan un'avvincente ribelle, mentre per l'America benpensante rappresentava una sorta di pericolo pubblico. La sua vita "sentimentale", sempre molto affollata, era minata da comportamenti lunatici ed imprevedibili: passava da una calma assoluta ad attacchi improvvisi di violenza. Nel 1970 Jim sposò Patricia, una delle sue donne, con un matrimonio "Wicca" (un rituale che corrisponde ad una specie di unione cosmica). Il matrimonio, come prevedibile, non durò a lungo, a causa dell'inesausta "poligamia" di Morrison. Dopo una vita all'insegna di eccessi di tutti i tipi, Morrison si spense il 3 luglio 1971, a soli 27 anni, generando da quel momento un'infinità di pettegolezzi e false notizie circa le modalità (o addirittura la veridicità) della sua scomparsa. Le cause della sua morte infatti sono tuttora ignote: Pamela Carson, la sua compagna del momento, morta oltretutto di overdose tre anni dopo di lui, disse solo di averlo trovato morto nella vasca da bagno. Quando gli amici arrivarono a Parigi, poi, la bara era già chiusa. Non poterono dunque vedere il cadavere del cantante ma solo visionare il suo certificato di morte. L'autopsia non fu fatta. Il certificato medico parla genericamente di "morte naturale" per arresto cardiaco. A Parigi, nella Ville Lumiere, si era trasferito quattro mesi prima assieme alla sua ragazza. Ne aveva abbastanza dei Doors e della California, malgrado la band gli avesse dato fama e ricchezza. Voleva costruirsi una nuova vita come poeta. "Il rock è morto", ripeteva. Oggi la sua tomba nel cimitero parigino Pére Lachaise è un monumento nazionale e viene visitato da una media di cento fans al giorno.Per la biografia si ringrazia il sito: http://biografieonline.it/biografia.htm?BioID=364&biografia=Jim+MorrisonBiografia di Jim Morrison