Spesso ci accade di etichettare le persone come se fossero merce esposta in un supermercato, ad esempio, se ci fermiamo al reparto macelleria, troveremo: filetto di vitello, polpa di vitello, di vitellone, di prima o seconda scelta, costine, tritata magra, tritata di seconda qualità, ecc. ecc., poi ci sono le frattaglie di diverso tipo e infine gli ossi per il brodo e quelli che neanche un cane mangerebbe!Come si capisce che sono abituato a fare la spesa e, anche se quasi vegetariano, i pezzi di carne esposti nel banco macelleria mi hanno sempre fatto riflettere. In fondo anche gli esseri umani vengono etichettati secondo certi criteri che non sempre riflettono il vero valore della merce (esempio: una fetta di filetto alla griglia è più buona di un piatto di fegato alla veneta?) , perché spesso ci fermiamo alle apparenze e in base a queste esprimiamo dei giudizi e attribuiamo dei valori.Si, siamo tutti catalogati in funzione di come ci presentiamo e dell'etichetta che ci è stata affibbiata: uomo di cultura, mente politica, manager d'assalto, dirigente, impiegato, buon padre di famiglia, sciupa femmine e la lista potrebbe continuare all'infinito. Ma in fondo a questa lista troviamo gli ossi che neanche un cane mangerebbe, troviamo delle persone che abbiamo etichettato con un termine che generalmente utilizziamo con disprezzo: gli idioti, cioè individui che non hanno adeguate capacità intellettive.
morte di un idiota
Spesso ci accade di etichettare le persone come se fossero merce esposta in un supermercato, ad esempio, se ci fermiamo al reparto macelleria, troveremo: filetto di vitello, polpa di vitello, di vitellone, di prima o seconda scelta, costine, tritata magra, tritata di seconda qualità, ecc. ecc., poi ci sono le frattaglie di diverso tipo e infine gli ossi per il brodo e quelli che neanche un cane mangerebbe!Come si capisce che sono abituato a fare la spesa e, anche se quasi vegetariano, i pezzi di carne esposti nel banco macelleria mi hanno sempre fatto riflettere. In fondo anche gli esseri umani vengono etichettati secondo certi criteri che non sempre riflettono il vero valore della merce (esempio: una fetta di filetto alla griglia è più buona di un piatto di fegato alla veneta?) , perché spesso ci fermiamo alle apparenze e in base a queste esprimiamo dei giudizi e attribuiamo dei valori.Si, siamo tutti catalogati in funzione di come ci presentiamo e dell'etichetta che ci è stata affibbiata: uomo di cultura, mente politica, manager d'assalto, dirigente, impiegato, buon padre di famiglia, sciupa femmine e la lista potrebbe continuare all'infinito. Ma in fondo a questa lista troviamo gli ossi che neanche un cane mangerebbe, troviamo delle persone che abbiamo etichettato con un termine che generalmente utilizziamo con disprezzo: gli idioti, cioè individui che non hanno adeguate capacità intellettive.