Il blog di Patricia - poesie e racconti
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Post N° 9

IFIGENIA Immolata e voluta di gloria a saziare il padre (si fotta-no) l’Ellade, Elena, Troia. Vomiti Artemide il mio sangue impuro - ché debole Achille mostrava non solo il tallone, sicuro! - Sventura li colga fra il fumo negli occhi d’una cerva sgozzata, in percosse di fianchi ideata. Vaghi Ulisse, stalloni Achille e lama affondi…
 

Post N° 8

PENELOPE FURIOSA **** Folle ché il filo d’attesa più volte tessuto Ha ceduto ed urla fra le stanze nel buio anima dannata di forbici A cercare il cuore d’Ulisse scavando toraci Addormentati nel sogno d’un domani latore di nozze *** Si sveglino le ancelle e le cuoche si banchetta stanotte D’Amore ché speranza non nutre…
 

Post N° 7

Ermengarda E invochi il perduto nome dell’amore che più d’un nome non era se il vento dei capelli sui visi presto è cessato E piangi pioggia di lacrime a lavare strazio feroce d’un corpo donato alla sua pelle e rivenduto alle ragioni del mondo T’arrendi stretto al dito l’anello delle parole giurate sparse fra credule…
 

Post N° 6

"Nunc et in hora mortis nostrae. Amen." Segnano i grani il destino, fra voci e preghiere distratte: che nasca, ti prego, un bambino, non fimmina che ruba il latte. ...........Femmina è, lacrime vane, ché le donne son tutte puttane............. Vedo, mio amore, i tuoi occhi innocenti, non c’è tuo padre, aspettava un bambino, sento sul…
 

Post N° 5

Io non accetto, tempo, non accettoil tuo bubbone nero in fondo all'anima,mesti ricordi in pianto merlettati- uncini e croci -E non mi dare, tempo, non mi dareserica pelle indietro e agli occhi lucedi verde d'acque giovani alla riva- a far l'amore -Io non saprei, tempo, io non sapreinel girotondo degli istanti ondivaghispaccare ancora il cuore…
 

Che ora è?

"Che ora è?" - mi aveva chiesto poco meno di due mesi fa, incrociando la mia strada per la prima volta sotto un enorme cartellone pubblicitario.Mentre lo diceva gli si arricciava il naso adunco, la cui punta si schiacciava e si muoveva lateralmente, quasi a scatti. Le orecchie sporgevano dai radi capelli mal pettinati e…
 

Sono di_vento pazza

Sono di_vento pazzainvorticando fogli_amargini lisi e stancheparole mai compreseE digerisco verbidi_vini rossi ed asprifruttati a mele acerbedi_segni mai svelatiE mi coloro ciecaCassandra di me stessae di menzogne faccioaghi di pini al cielosvettando in biancolucenel nero che mi è dato
 

In_contro

misterioso aggregarsi e scomporsiinneggiandoalla precarietà della materiafratta su queste lucidi luce fratta d'ondamentre scivolo in clessidrerovesciate di memoriae deraglia il sensodel non senso di andare  
 

Anomala

Insonne lo sciacquio dell'ondascogliomente incessante e_rode il ticchettio del tempo. Liquida risacca la vita suona canzoni cieche ad occhi sordi e non è mai violino solo corda che lega barche a porti mai voluti e tesse reti vuote a rincasare vuote. Attendo l'onda che non ritorna.
 

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