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Post n°203 pubblicato il 11 Ottobre 2010 da SemplicementeSerio
E' proprio il ricordo più sopito che dobbiamo temere. Sensibile all'alito primaverile, esso si ridesta dall'umido letargo e viene a bussare nella nostra fulgida e profumata stanza.
Ci precipitiamo dunque a riporre il nostro libro di fiabe, -nani e burattinai, fate e cavalieri- tratteniamo il fiato, celiamo le nostre nudità vissute.
E, con vile rassegnazione, spalanchiamo la porta esclamando:
"Buongiorno!"
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