Un gatto tra l'erba

Post N° 17

Un invito a riflettere

Un ragazzo, un giovane uomo, sente di vivere un momento cruciale della sua vita.
Sente che le scelte che farà al presente, per quanto incontrollabile possa essere il futuro, influenzeranno il tempo che verrà.
Come una giostra, continua a rigirare nella testa le stesse domande senza mai trovare risposte convincenti.
Decide quindi di chiedere aiuto ad un vecchio del paese, uomo di mondo, viaggiatore ricco di molteplici esperienze e soprattutto dotato di profonda conoscenza dell’animo umano.
La notte la passa insonne a pensare alle domande migliori da proporre ad un interlocutore non molto propenso a parlare, fino al mattino con una lista ancora molto lunga.
Prese una forma di formaggio dalla dispensa da portare in dono si recò nella capanna del vecchio signore.
“Sono qui per porle delle questioni sulla vita che insistono molto nella mia testa alle quali non riesco a dare risposta.”
Il vecchio signore non sembrava prestare troppa attenzione.
“e sono venuto da lei che si dice abbia vissuto intensamente e che, ormai, arrivato alla sua età può trarre dalla vita i più importanti insegnamenti.”
Il vecchio signore mugugnò.
“Per quanto ci abbia pensato, per quanti sforzi ho fatto, non sono riuscito a capire quale sia la strada migliore per la mia vita, so solo che vorrei fosse un esistenza ricca, piena, felice”
“Per questo sono qui, per sapere da lei cosa deve fare”
Il vecchio signore si alzò, pose il formaggio nella credenza, prese in mano un vaso di vetro e si diresse verso il cortile.
Era un vaso tondo, capiente, con una bocca ampia e allungata.
Il giovane lo segui nel retro della casa, in un giardino incolto pieno di pietre e sabbia.
“Che cosa vedi in questo vaso?”
il giovane non capiva il senso di quella domanda.
“Che cosa vedi in questo vaso?” il vecchio insistette.
“Nulla” rispose scrollando le spalle “È vuoto”
“Bene, quel che dici è giusto”
Mentre parlava raccoglieva grosse pietre dal giardino, quando credette di averne abbastanza le mise delicatamente dentro il vaso, fino a colmarlo.
“Adesso, che cosa vedi?” domandò ancora.
“Pietre, adesso il vaso è pieno di pietre”
Il vecchio raccolse della terra con le mani e la versò nel vaso.
Questa andò a colmare i vuoti che le pietre non erano riusciti a riempire.
“Adesso, ragazzo, cosa vedi?”
“Pietre e terra, adesso il vaso è pieno di pietre e terra”
Continuava a non capire.
Il vecchio raccolse con le mani della sabbia e la versò nel vaso.
Questa, essendo molto fine, andò a colmare i vuoti che le pietre e la terra non erano riusciti a riempire.
Il giovane non aspettò la domanda questa volta.
“Adesso è davvero colmo di pietre di terra e di sabbia”
Ma continuava a non capire.
Il vecchio si sedette, tutto quel movimento lo aveva stancato.
“Questo vaso è la tua vita”
“Le pietre raffigurano tutto ciò che è fondamentale nell’esistenza, l’essenziale e l’indispensabile, ciò che se mancasse renderebbe la vita nulla”
“La terra  è tutto ciò che è importante per rendere ricca e confortevole l’esistenza, ciò che se mancasse renderebbe la vita meno facile.”
“La sabbia è un contorno sostanzioso che rappresenta la nostra voglia di divertirci, di ridere, di viaggiare, di fare quel che ci piace fare, ciò che se mancasse renderebbe la vita noiosa”
Ci fu una pausa poi il vecchio proseguì.
“Pietre, terra, sabbia, tutto è necessario per riempire il vaso della tua vita e quello che vuoi dalla vita è già nel tuo cuore”
“Fai attenzione però, ascolta il tuo cuore ma usa anche la testa; se nel vaso metti prima la sabbia questa si accumulerà sul fondo, se poi aggiungi la terra questa si poserà sullo strato di sabbia e allora non ci sarà più posto per le pietre”
“Ogni cosa ha il suo valore nel suo giusto tempo” 

Il giovane se ne andò quasi senza salutare, era troppo impegnato ad ascoltare il suo cuore e a mettere in ordine i suoi pensieri.

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