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Appunti di lettura 2024

Post n°2362 pubblicato il 18 Marzo 2024 da ossimora


Mostri meno noti del ventunesimo secolo eBook : Fu, Kim, Reali, Chiara:  Amazon.it: Libri

N.27
Emma Donoghue
Lezioni imparate dal cuore
Einaudi 

Ho scoperto Emma Donoghue solo ora mentre sono diversi i romanzi che ha scritto ed anche le sceneggiature per i film ( Room) .Questo romanzo prende forma durante la segregazione del covid,  molti sono i documenti , i diari e le testimonianze che la scrittrice ha consultato ed analizzato per raccontare questa storia .
I diari più rilevanti sono quelli di Anne Lister (1791-1840), dichiarati "Patrimonio UNESCO nel 2011".
Questo romanzo narra la vera storia di Anne Lister, una delle prime donne inglesi ed omosessuali a vivere nell'800 una vita libera ed aperta ed addirittura a contrarre un matrimonio simbolico assieme  ad Eliza Reine , angloindiana , figlia di un funzionario della Compagnia delle Indie e di una Bibi ( una donna indiana dalla quale eredita la pelle scura che la metterà spesso in crisi una volta tornata in Inghilterra) .
La loro storia d'amore all'interno del collegio cresce piano piano in un crescendo che mette subito in luce il carattere esplosivo , ribelle ed insolente di Lister e quello più intimo e problematico ma non meno passionale di Eliza ed arriva a farle diventare un universo privato che aspetta il momento intimo quando si poteva nell'oscurità della notte esprimere la loro carica erotica. .
La Manor School a York è il teatro della loro storia ma anche delle vite e delle infinite regole per le giovani donne che la frequentano nell'800. Non mancano accenni alle guerre imperialiste e coloniali dell'impero britannico ed alla guerra di Napoleone ( chiamato col nomignolo di Boneey) .
Istruzione , giochi , passatempi , modi di abbigliarsi , premi e castighi , lo studio del francese (nonostante l'eterna rivalità fra i due paesi) la ginnastica , le buona maniere . Si penetra in questo mondo nel quale le ragazze vengono preparate soltanto al matrimonio, in realtà.  Lister durante una delle sue spericolate trasgressioni si rompe una gamba è costretta ad abbandonare l'istituto .Pian piano si riprende , inizia la vita avventurosa che aveva sempre sognato cambiando via via diverse amanti .
Elisa invece precipita in un'infelicità senza sbocchi che la porta in età più matura in  manicomio ( la sensazione sui manicomi dell'epoca è tremenda , credo ci finisse anche chi era appena depresso o rabbioso !)dove scrive lettere a volte dolcissime a volte molto rabbiose all'amata, lettere che non invierà mai in un continuo rimuginamento interiore.
Un romanzo intenso e coraggioso , molto ben definite atmosfere e personalità delle due giovani.

***

 
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Appunti di lettura 2024

Post n°2361 pubblicato il 14 Marzo 2024 da ossimora

È colpa mia. Un caso per l'ispettore Anita Landi - Wanderlingh, Domenico -  Ebook - EPUB2 con Adobe DRM | IBS

N 2
6
Domenico Wanderlingh
E' colpa mia 
Un caso per l'ispettore Anita Landi
Astoria

Sono stata attratta da questo giallo soprattutto perchè è ambientato prevalentemente a Città di Castello , la mia città .
Fa un certo effetto vedere / leggere di avvenimenti che accadono e si sviluppano nelle vie , nelle piazze , nelle passeggiate e nei luoghi che conosco molto bene.
Anche certi personaggi , certi soprannomi che compaiono citati o rappresentati sotto traccia creano un senso di familiarità oltre a qualche meraviglia quando di narra di percorsi segreti sotterranei che collegherebbero palazzi "nobili " della città .
Scopro a libro terminato che il libro è il secondo di una "saga giallista" che fa riferimento alla protagonista : Anita Landi , atletica e battagliera ispettrice milanese con qualche dubbio intimo sulle scelte di vita che dovrebbe o potrebbe intraprendere. 
In questo caso tramite un magistrato milanese che la stima viene dirottata a Città di Castello per dipanare un'indagine che la porta in Alta valle del Tevere  ( viene citata Celalba , Badia Petroia , Trestina Canoscio , Anghiari ...) per indagare in merito ad una serie di delitti efferati che sembrano condurre ad un'unica responsabile già inquisita ma che lei piano piano riuscirà a dipanare con successo. 
Il giallo è serrato per violenza, colpi di scena e vari percorsi ed indizi attraverso cui si può risolvere l'indagine. 
L'energia e la dinamicità della commissaria , non disgiunta da un certo intuito e da notevole spirito di osservazione portano alla fine a districare tutti i nodi di una storia in realtà a tratti ingarbugliatissima e con molti personaggi. ( forse anche un pò troppi)  solo alla fine si distende e si semplifica il tutto peraltro con un esito abbastanza imprevedibile.
Si lascia leggere piacevolmente anche nelle parti dove appare realmente un pò troppo carico di intrecci .

***

 
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Appunti di lettura 2024

Post n°2360 pubblicato il 11 Marzo 2024 da ossimora

V13 di Emmanuel Carrère: la recensione del libro


N:25

Emmanuel Carrère
V13
Adelphi

Il mio terzo Carrère dell'anno in corso e di sempre.
V13 sta per venerdì tredici e si riferisce al 13 di Novembre  del 2015 quando a Parigi avvennero una serie di attentati terroristici effettuati da cellule islamiche, in un paio di bistrot , allo Stadio di Francia ( per fortuna senza gravi conseguenze perchè fermato in tempo) e soprattutto nella sala da concerti del Bataclan .
Quella sera suonavano gli  Eagles of death metal .
Gli attentati con i fucili Kalashnikov puntati a distanza ravvicinata e con l'esplosione di uomini bomba immolatisi , causarono 130 morti ed oltre 350 feriti . 
Sconvolsero la vita di tutte queste persone , di moltissime famiglie e di Parigi e la Francia intera. 
Carrère raccoglie ampliandoli i suoi articoli per l'Observateur ed altri quotidiani esteri.
Ogni giorno per dieci mesi Carrère si è seduto accanto ai sopravvissuti ed ai parenti delle vittime , ascoltando i racconti , emozionandosi e raccontando passo passo il processo.
Alla fine l'impressione è che raccontare , ascoltarsi , mettersi nella disponibilità di emozionarsi e di partecipare sia stato un liberarsi collettivo del dolore e del male , un "mettere in comune " per andare oltre , anche perchè in realtà i veri esecutori materiali degli attentati erano tutti morti .
IL libro è distinto in 3 parti , le vittime( il più esteso , doloroso ed emozionante ), gli imputati , figure di secondo piano  , perlopiù fiancheggiatori che appaiono un pò sballati e poco consapevoli sia delle azioni compiute che della loro vita .
Tutti provenienti dai quartieri ghetto di Bruxelles , in qualche caso inviati alle scuola coraniche in Arabia Saudita dalle famiglie per riabilitarsi e tornati "radicalizzati , nuova carne da macello.
La terza parte sulla corte , i giudici ,è forse la meno interessante ed anche la più breve. 
La scrittura di Carrère è ottima , scorrevole , intensa , priva di fastidiose  melensaggini e di dictat assertivi e razzistoidi pur essendo pienamente partecipe dei fatti tanto da diventare anche amico di alcuni dei testimoni ,non si perde in ricercare certezze che vadano oltre i fatti nudi e crudi. 

Bisogna ammetterlo , chi si appassiona ai processi , cronista giudiziario di professione o cronista occasionale come me , è affascinato più dai colpevoli che dalle vittime .Per le vittime si prova pietà , ma è dei colpevoli che si cerca di capire la personalità . Sono le loro vite che vengono passate al setaccio per scovare il punto di rottura , il momento misterioso in cui hanno deviato verso la menzogna o il crimine . Al V13 accadde il contrario . Le cinque settimane di deposizione delle parti civili ci hanno devastato , sconvolto , e ciò che riaffiora a quasi quattro mesi di distanza sono i loro volti messi a nudo dalla tragedia .

 
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Appunti di lettura 2024

Post n°2359 pubblicato il 05 Marzo 2024 da ossimora


Tangerinn - Emanuela Anechoum - Recensione libro


N:24
Emanuela Anechum
Tangerinn
edizioni  e/o 

"Tangerinn" è il nome che Omar, migrante arrivato dal Marocco , ha dato al suo bar situato vicino alla spiaggia , in Calabria , vicino al mare dal quale arrivano continuamente nuovi migranti.
 Mina è la figlia di Omar e di Berta la madre italiana che vive chiusa in un mondo tutto suo . Anche Mina decide di emigrare  come il padre ma verso Londra in cerca di una sua identità , nel tentativo sempre molto "costruito" di crearsi una personalità cosmopolita , infondo però Londra , gli inglesi , il cibo , il clima , le mode , gli atteggiamenti non le piacciono davvero , sembra un' osservatrice , una studiosa delle persone  mai partecipe infondo. 
Quando il padre muore torna in Calabria dove ritrova le persone della sua vita , la sorella Aisha che è diventata musulmana praticante , porta l'hjab , gestisce il bar e fa volontariato sostenendo ed aiutando i nuovi arrivi dal mare. 
La madre è attonita dalla morte del marito , non si alza quasi più dal letto e naviga in un'assenza che è la sua essenza. 
Ci sono poi la nonna materna e la sua badante polacca .
In attesa di riallacciare dei legami e di gettare le ceneri del padre nel Mediterraneo Mina  conosce Nazim , un ragazzo turco che lavora nelle navi che salvano le persone e ripercorre la vita del padre , nella sua vita in Marocco , fra i tanti fratelli , la miseria e la spinta ed il bisogno di collaborare, riuscendo ad arrivare  grazie anche ad un caro amico di Tangeri in un'Europa ostile e desiderata , nella parte ricca del mondo .
La Francia non gli piace ed arriva in Calabria che riconosce come terra più vicina alla sua sensibilità. 
Due generazioni unite dal bisogno di partire, di essere altrove ; Omar per questioni strettamente economiche , la figlia Mina per una irrequietezza che assume la necessità di affermarsi , di definirsi , di conoscersi attraverso la conoscenza di altri mondi.
 Le tanto esaltate "radici " diventano un'identità sfuggente , mescolata, ibridata di generazione in generazione , ineffabile,  "quando sono lì vorrei essere altrove e viceversa".
Una piacevole costruzione della storia , priva di pietismo sempre ed a tratti originale ed illuminante, mai moralista mai retorica nel parlare di integrazione .
Le radici come sogno sfuggente vaticinato e non sempre però capace di farci ritrovare . 

***

 
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Appunti di lettura 2024

Post n°2358 pubblicato il 02 Marzo 2024 da ossimora


L'altalena del respiro | Herta Müller - Feltrinelli – Libreria Obli

n: 23
 

Herta Muller
L'altalena del respiro
Feltrinelli

Questo libro ce l'avevo in libreria dal 2009 , quando Herta Muller che lo ha scritto ha ricevuto il premio Nobel per la letteratura .
Lo avevo iniziato ed abbandonato . 
Non era il mio tempo giusto .
L'ho ripreso adesso, periodo di letture intense nel quale riesco a leggere agevolmente anche le pagine più toste.
Non è un libro facile , peraltro percorso da un senso di algido distacco che a tratti fa rabbrividire.
Nel 1945 , dopo che la Romania aveva dichiarato guerra alla Germania , i russi , dopo essersi liberati del dittatore fascista Antonescu , chiesero al governo rumeno che tutti i tedeschi abitanti in Romania venissero impiegati nella ricostruzione dell'Unione Sovietica distrutta dalla guerra ; uomini e donne dai 17 ai 45 anni vennero deportati nei lager ; campi di lavoro forzati sovietici. 
E' un libro duro e non potrebbe essere diversamente dato che  le singole sezioni / capitoli analizzano in maniera a tratti anche poetica ...neve , pioggia , grigio, fame, paura, lavoro, cemento, sabbia, carbone, mattoni ,pidocchi, cimici, desolanti solitudini, nostalgia ,pane e razioni, fame, morte pur non trattandosi certo di un campo di sterminio.
In apertura ."tutto quello che ho lo porto con me"...perchè lì dentro ciò che si possiede diventa quello che si è.  
I guanti rammendati dalla zia, un alberello di natale in fil di ferro, una sciarpa rappresentano la dignità di un uomo ; i gambali di cuoio da vendere diventano la fame che graffia, morde , dilania mente e corpo ed invade ogni parte di sè , un angelo nero , arrabbiato che veglia costantemente e si appropria di tutto .
Una fame che si appropria di tutto , nutrita a bietolone ,a formiche , a sabbia. 
Un foulard di seta rappresenterà l'umiliazione di dover inghiottire e vincere la diffidenza verso gli altri.
Il lager è "singolare" , non c'è il "NOI".
La scrittura stessa della Muller , scabra ma con descrizioni che diventano paura e certezza di essere occupato soltanto nella necessità di sopravvivere.
Ogni oggetto è vivo per tenere in vita Leopold Auberg ; protagonista e voce narrante. 
Un 'opera visionaria .
Leopold ha 17 anni quando lascia la sua cittadina" angusta come un ditale" dove tutti i sassi hanno occhi.
Porta con sè le parole della nonna "so che tornerai".
La Muller impara a conoscerlo da vicino il lager e lo fa ascoltando Oscar Pastior ,un effettivo deportato che racconta e racconta fornendole centinaia di appunti e di annotazioni , tantissimi particolari che lo fanno rivivere .
Neppure quando un prigioniero , un forzato nel lager torna a casa riesce a dimenticare , ad archiviare un'esperienza definitiva.
Ed anche noi che leggiamo .
Alcuni titoli dei brevi capitoli sono fortemente immaginifici...acquavite di carbon fossile ,i fantomatici dolori dell'orologio a cucù, dal pane proprio al pane delle guance, il flacone scettico e quello ingenuo, ogni turno è un'opera d'arte, uomo di patate, cielo sotto terra sopra, il bacio di latta, leggerezza di fieno, sulla felicità nel lager, radicale come il silenzio...

 
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Appunti di lettura 2024

Post n°2357 pubblicato il 29 Febbraio 2024 da ossimora





Amazon.it: Acqua nera - Oates, Joyce Carol, Marenco, Maria Teresa - Libri


N.22
Joice Carol Oates 
Acqua nera
Il saggiatore

Un'amica mi ha consigliato di leggere la Oates che non avevo mai preso in considerazione ( prima ero più diffidente verso gli autori americani ) ..
L'americana è molto prolifica nella scrittura , sfogliando ho scoperto moltissimi romanzi !
Io ho iniziato da questo piccolo libro di appena 135 pagine , probabilmente leggerò altro.
La Oates si è ispirata ad un reale fatto di cronaca ( è un periodo che mi imbatto in  questa tipologia .di narrazioni ..Carrere, Capote) 
Nel 1969 durante la festa nazionale del 4 Luglio , un'auto precipita nel fiume , il senatore che era a bordo riesce a sopravvivere , la giovane a bordo muore.
 Siamo nel Maine , a Grayling Island .
La Toyota nera , guidata dal senatore ( Ted kennedy , mai nominato ) , uomo di mezza età , che guida con in mano l'ennesimo drink , trasporta la giovane Kelly , conosciuta da poco , verso una camera d'albergo nella terraferma .
La velocità, la strada malmessa , il buio, l'alcool , la tracotanza del potere , il sesso forse ,  tutto concorre all'accadere dell'incidente ed al tragico epilogo.
L'auto esce di strada e precipita  nell'"acqua nera" .
L'angoscioso flusso di pensieri di Kelly è uno scorrere a ritroso sulla sua vita , dall'infanzia al presente , in un mescolamento concitato. Una giovane americana di buona  famiglia e di ottimi studi ,  educazione puritana , conosce un uomo di potere "un suo mito " , sul quale ha anche scritto una tesina per l'università ; un animale politico avvezzo ad intrighi e trame d'ogni tipo .
La giovane donna ha uno stato di eccitazione misto già al senso di colpa ed ora al terrore. 
Un'analisi sull'incontro anomalo fra giovani donne e uomini di potere : non mancano temi di critica sociale come l'articolo scritto dalla giovane contro la pena di morte e sul presidente Bush che ha portato alla guerra del golfo. 
Nonostante lo scandalo  , Ted Kennedy non ha mai pagato nè per la guida in stato di ebrezza nè  per l'omissione di soccorso ( lui si è salvato ma prima di allertare i soccorsi si è preoccupato di salvare le apparenze) , solo la sua carriera politica è stata irrimediabilmente compromessa dall'evento.

" Benchè ne fosse lusingata , come poteva non esserlo dal momento che un uomo importante le parlasse con tanto fervore , ignorando gli altri , lei si affrettò a dire :" Non esiste una cosa definibile come "mia generazione" Senatore : "Siamo divisi dalla razza, la classe sociale , l'educazione , la politica e persino da definizioni sessuali . La sola cosa che ci lega è la nostra separatezza."

***

 
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Appunti di lettura 2024

Post n°2356 pubblicato il 28 Febbraio 2024 da ossimora

Libri Alessandro Baricco: catalogo Libri di Baricco Alessandro |  Bibliografia Baricco Alessandro | Unilibro

N: 21
Alessandro Baricco
Abel 
Feltrinelli

Era dai tempi di "seta " che non leggevo qualcosa di Baricco, ricordo che lo lessi a mia figlia allora adolescente e fu gradevole. 
Baricco mi piace molto quando racconta i libri degli altri , un piglio delicato , teatrale e coinvolgente .
Un ottimo divulgatore letterario direi. 
Ha definito questo sua "Abel" un western "metafisico" , io lo definirei un western non western.
I n realtà non c'è una vera trama narrativa, una storia .
E' un monologo con qualche spicciolo di racconto , onirico , ondivago , un pò surreale . 
Una figura di donna libera e totalmente indipendente , bella e dannata , che si aggira in mezzo alle praterie , una madre sui generis che viene salvata dalla condanna a morte ( forse ) ed il protagonista , Abel , voce e pensiero narrante è un pistolero non pistolero che non si nega riflessioni filosofiche .
Si aspetta leggendolo che accada qualcosa da un momento all'altro ma non accade assolutamente nulla. 
Pensieri in libertà , esercizio di stile , vago autocompiacimento stilistico . 
Basta l'incipit a spiegare molto..."Sento una vibrazione , allora sparo "

*


 
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Appunti di lettura 2024

Post n°2355 pubblicato il 27 Febbraio 2024 da ossimora

Le sette morti di Evelyn Hardcastle - Stuart Turton - Libro -  dischivolanti.ch


N:20

Stuart Turtun
le sette morti di Evelyn Hardcastle
Neri pozza /romanzo

La fatica assurda che ho fatto per finire questo romanzo è totale. "Complesso , affascinante, effervescente ", lo definisce il Times ."Una lettura scoppiettante "rincara il Sunday express. ( ma che hanno letto ????)
Mi sono imposta di portare a termine sempre e comunque i libri che ( in questo caso un regalo ) inizio. 
Se il racconto avesse qualche pregio letterario come una scrittura brillante e profonda o fosse a più livelli di lettura forse sarei arrivata infondo con minor sofferenza , ma questo enorme ( oltre 400 pag) pasticcio , basato tutto su una trama intricata , oscura e spesso contraddittoria , una scrittura piatta e soporifera ,  uno pseudo intrico incomprensibile per lunghe parti , noiosissimo  , ha veramente messo a dura prova la mia pazienza di lettrice .
Un tizio di nome Aiden ( chi è , come è , cosa fa , perchè?) è prigioniero di una vasta dimora cadente circondata da un bosco dal quale non riesce ad uscire .
Inoltre è intrappolato nei corpi ( ogni giorno si risveglia in uno diverso ) di vari personaggi ( per nulla caratterizzati , poco fisicamente , per nulla psicologicamente )  ospiti dei padroni di casa per partecipare ad un ballo nella data in cui 19 anni prima è stato assassinato uno dei figli . 
Un'altra figlia muore durante la festa e continua a morire ogni sera(!!!!)  finchè Aiden non scoprirà il responsabile della sua morte .
A mano a mano che la lettura procede la noia diventa talmente mortale che sembra di essersi incarnati nell' algida , insipida protagonista plurimorente : Evelyn .
La dimora , per metà ridotta in macerie , un complicato intrico di stanze .Uno schizzo talmente privo di interesse e di sostanza . 
Una gran fatica . 
Cervellottico , macchinoso , un labirinto folle ed estenuante . 
Un Cluedo da evitare ! Evitatelo ! 

*


 
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Appunti di lettura 2024

Post n°2354 pubblicato il 20 Febbraio 2024 da ossimora

Dolly Alderton e il memoir Tutto quello che so sull'amore

N.19


Dolly Alderton
Tutto quello che so su i party,
gli amici,
il lavoro,
la vita ,
l'amore.

BUR narrativa 

Un romanzetto autobiografico che racconta il percorso di crescita , del diventare adulta dell'autrice. 
Una giovinezza che appare stereotipata nel più classico dei clichè , il trinomio , alcool , sesso ,sballo. 
Alcuni tratti sono anche vivaci e scritti in maniera lineare ma in generale aleggia un senso di deja vu (visto e rivisto) , di stereotipato , anche nelle riflessioni (o presunte tali ) sull'amore .
Anche questo libro ha vinto un premio , questa volta in Inghilterra , direi che ci siamo !
Il memoir parte dai 14 anni di Dolly e della sua amica del cuore Farly , attraversando momenti di vibrante attesa verso le novità delle nuove amicizie e delle nuove scuole :una Londra che pian paino si popola di incontri , di bevute nei locali , di oblii mattutini .Da Internet gracchiante alla connessione , poi Messenger,  MSN , le chat , gli incontri al buio , gli  amorazzi ; il rapporto col corpo , il dimagrimento , l'accettazione , parlando al lettore come se si trattasse di un diario .
Ho faticato a leggerlo e sono stata più volte sul punto di lasciarlo  pur essendo semplice mi pesava andare avanti  andare ma poi  ce l'ho fatta . Faticosamente. 


La prima sbronza l'ho presa a dieci anni .
Ero invitata al bat Mitzvah di Natasha Bratt insieme ad altre quattro fortunelle del nostro anno. Nel padiglione assolato del suo giardino di Mill Hill scorreva vino e girava salmone affumicato ;i capelli delle signore erano fonnati in traiettorie violentemente ondulate e le labbra erano di un beige madreperla .
Per ragioni che non capirò mai , a tutte noi ragazzine -chiaramente prepubescenti , con i nostri vestiti senza spalline e le mollette a forma di farfalla tra i capelli - venivano offerti bicchieri di champagne a rotta di collo. 
All'inizio sentivo soltanto un'ondata di calore che mi attraversava il corpo , il sangue che fiottava e l'epidermide che formicolava . 
Poi è stato come se tutte le viti delle mie giunture si fossero allentate , lasciandomi leggera ed elastica , tipo un impasto della pizza ben riuscito .
Dopodichè è partita la logorrea -gli aneddoti divertenti , le imitazioni sopra le righe di professori e genitori , le battute rozze, le parolacce più divertenti .
( Ad oggi , questa progressione trifasica è ancora il modo in cui sperimento i prodromi dell'ebrezza).

*

 
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Appunti di lettura 2024

Post n°2353 pubblicato il 14 Febbraio 2024 da ossimora

CriticaLetteraria: Il senso di smarrimento e la ricerca della solitudine in  “A casa” di Judith Hermann

N:18
Judith Hermann
A casa 
Fazi Editore

Chiuso il "piccolo "romanzo ,premio Kleist , premio Holderin; evidentemente i premi letterari , come spesso accade in Italia viaggiano attraverso le stesse mediocrità. ( Non tutti e non sempre )
Un romanzo nordico ( potrebbe essere edito da Iperborea) .
Le terre dei polder nel nord della Germania .
La protagonista , (di cui non sappiamo nè il nome nè la descrizione fisica) , suo fratello sessantenne che gestisce un pub e si innamora di una ventenne un pò sballata , Mimi una vicina di casa con la quale diventa amica ed il fratello di lei , un allevatore  che vive in una fattoria isolata con un migliaio di maiali con il quale la protagonista instaura una "relazione " molto algida quasi insulsa. 
 A distanza compare l'ex marito , collezionatore compulsivo di ciò che gli altri gettano e la figlia che viaggia verso i confini del continente e compare in video ogni tanto. 
Le aride relazioni , peraltro senza nessuna considerazione / sentimento manifestato , si sviluppano senza nulla di eclatante ( se si esclude il racconto / ricordo iniziale quando la protagonista era stata contattata da un mago per fare la donna "spezzata " in una scatola magica) e procedono nello scorrere della quotidianità più banale. 
La piattezza del luogo e' in sintonia con la piattezza dei personaggi che sembrano aggirarsi come fantasmi ; su tutto e tutti aleggia la nuova percezione del cambiamento del clima e del futuro sconosciuto che ci aspetta.
In generale una storia molto noiosa , le cose accadono in modo semplice (fin troppo) e lento. 
Sentimenti , eventi , emozioni piatte come la terra dei polder.

*

 
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Appunti di lettura 2024

Post n°2352 pubblicato il 12 Febbraio 2024 da ossimora

Amazon.it: A sangue freddo - Capote, Truman, Vitali, Andrea, Rollo, Alberto  - Libri

N: 17

Truman Capote
A sangue freddo
Garzanti
Gruppo di lettura " Una tigre all'ora del the"

Il Kansas occidentale è definito "laggiù" come  ci dice Capote.
Ed è lì che avviene il brutale assassinio di quattro componenti della famiglia Clutter. 
Herbert e Bonny , i genitori, Nancy e Fenyon i due figli , ancora adolescenti di 15 e 16 anni , freddati da colpi di fucile in pieno volto nella loro casa , una  fiorente fattoria situata ad Halcombe , il 15 Novembre del 1959.
Tutto era  in divenire, si brancola nel buio ; gli assassini non erano stati ancora identificati , nella zona e nell'America tutta serpeggiava dolore e sdegno ; il perchè della strage non era stato chiarito ( ammesso ci possa essere un perchè )ed i detective , soffrivano il peso della preoccupazione e del dolore che aveva sconvolto paesi e persone ( su tutti lo sceriffo Dewey) .
Nella seconda parte del libro va in scena la fuga dei due assassini Dick Hankock e Perry Smith , attraverso vari stati del paese , fra furti e piccoli reati , spaccio di assegni falsi e cambio di macchine e targhe , fino ad arrivare in Messico , sogno in realtà rivelatosi insoddisfacente. 
Poi la cattura , il processo ed il carcere fino all'esecuzione della condanna a morte per impiccagione.
Forse la prima "true story "; Capote vi è entrato totalmente .
La sua scrittura , duttile ed estremamente brillante , versatile al punto di essere "fluida" come si richiede ad un romanzo assume un taglio "giornalistico"( compare a puntate nel New Yorker) fino a trasformarsi in saggio quando si addentra nei meandri della psichiatria e della giurisprudenza mantenendo l' unità dell'opera , dalla strage alla condanna con parole ora dure e taglienti ora vellutate come le distese del Kansas .
Ho letto da poco "L'avversario " di Carrere , e credo che certamente il francese si sia ispirato a questo per la "presa diretta " degli eventi , Capote però resta sempre nell'ombra se non nel taglio della sua prosa e della sua sensibilità.
 Colpisce di Capote la pacata seppur determinata presa di posizione contro la pena capitale .
C'è comprensione verso questi due uomini , appena trentenni , certamente colpevoli , violenti e psicopatici ; disadattati e cresciuti "in qualche modo" , senza radici etiche e comportamentali , affettivamente deprivati e pieni di rabbia esplosiva.
 Senza dimenticare la giustizia che spetta alle vittime è legittimo interrogarsi sul valore della pena e sull'orrore della pena di morte ( la legge del taglione...la vendetta). 
E' stato un  vero viaggio questo romanzo ; ho visto anche i due film che ne hanno raccontato la storia e la nascita ; quello in bianco e nero che ripercorre passo passo gli eventi e quello su Truman Capote nel quale appare evidente quanto queta storia abbia toccato la sua mente , per sei lunghi anni  .
Dopo di questo non scriverà altri libri .

****

https://www.minimaetmoralia.it/wp/inchieste/ventitre-cose-che-ho-imparato-leggendo-a-sangue-freddo-di-truman-capote/

https://it.wikipedia.org/wiki/A_sangue_freddo_(film_1967)

https://www.mymovies.it/film/2005/truman-capote/


 
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Appunti di lettura 2024

Post n°2351 pubblicato il 08 Febbraio 2024 da ossimora

Sei come sei - Melania G. Mazzucco - Recensione libro


N.16
Melania G.Mazzucco
Sei come sei
Einaudi Super ET

Ci vuole proprio poco a leggerlo ; la storia ti prende da subito ed in un certo qual modo tiene col fiato sospeso fino infondo scoprendo continuamente le numerose carte della narrazione.
 Avrebbe potuto essere anche più vasto se avesse approfondito personaggi ed eventi. 
Eva e Giose , nomi non a caso immagino ;Eva la prima donna della storia e Giose , Giuseppe l'uomo che allevò con amore un figlio non suo biologicamente .(Interessante la descrizione del quadro di Antonio de Pereida de Valladolid , con un Giuseppe ed un bambino illuminati da una luce splendente tanto da affascinare soprattutto  Giose  pur poco propenso all'arte )
Certamente un romanzo di grande freschezza che mette in luce una storia complessa .
Eva è una ragazzina che vive a Milano con gli zii dopo la morte del "primo" padre . 
Perchè Eva è figlia di due padri che si sono amati moltissimo fra loro , l'hanno desiderata ed avuta tramite una maternità surrogata , andando fino in Armenia per riuscirci. 
Christian era uno studioso, un ricercatore , professore universitario che muore accidentalmente .Giose è un musicista , un compositore ,  un creativo che si faceva chiamare Yuma nelle sue produzioni , un  tipo bello e un pò sopra le righe. 
Eva è ragazzina intelligente , scrive già delle storie e spera di fare la scrittrice , non è felice di vivere a Milano .
Quando reagisce bruscamente all'ennesimo gesto di bullismo che riceve sistematicamente a scuola , spaventata scappa ,scappa per raggiungere il "padre2"che vive sui Monti Sibillini in una casa di famiglia in una sorta di malinconico eremitaggio.
 Il viaggio che faranno assieme verso Milano  ( durante il quale Eva diventa "donna" )apre nuovi scenari di conoscenza fra di loro .
Si parla di bullismo , di omofobia , di maternità surrogata sempre senza alcun sensazionalismo , nessuna affermazione di verità assolute .
L'amore è amore , la capacità di amare non ha genere , ne' orientamento sessuale ed il disagio pur profondo che sembra provare Eva è solo quello di non vedere riconosciuta la sua famiglia che lei ama  .
So che la lettura di questo breve romanzo che è stata fatta in alcuni licei ha dato adito a critiche e problemi per chi l'ha proposto . L'assoluta mancanza di assertività della storia narrata si sarebbe prestata ad una dibattito produttivo verso una evoluzione del pensiero di cui la scuola dovrebbe essere portatrice certamente si saranno messe in atto strumentalizzazioni ideologiche di bassa "Lega". 

***
https://roma.repubblica.it/cronaca/2014/04/28/news/giulio_cesare_protesta_omofoba_nel_liceo_romano-84689517/

 
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Appunti di lettura 2024

Post n°2350 pubblicato il 05 Febbraio 2024 da ossimora

coco-mellors - Il Foglio

N:15

Coco Mellors
Cleopatra e Frankestein
Einaudi big

Cleo ( Cleopatra) e Frenk ( Frankestein ) si incontrano mascherati ad una festa di fine anno in una rutilante New York. 
Fra loro scatta la passione e la loro storia si snoda tutta avvolta nei riti della Mondanità della "grande mela ", quella raccontata da centinaia di storie e di film .
 Un romanzo con molte crisi relazionali , molto alcool , tante feste , vestiti , incomprensioni fra coppie mal assortite per età o per gusti. 
L'intricata vicenda con i due protagonisti principali ed una schiera di personaggi meteora si svolge nel 2007 , in epoca pre pandemia , pre tracolli economici vari in cui era ancora vagamente possibile fare fortuna a Manhattan nell'arte e nella creatività in genere.
 Un perfetto prodotto commerciale , capace di sedurre .( forse potrebbe anche essere scritto dalla incombente intelligenza artificiale .)
Un pò Sally Rooney , un pò Sex and The city ,Coco Mellors ( sarà il suo vero nome ?) sa ben scrivere , dialoghi perfetti al limite del surreale , fluente. e decisamente scorrevole .
La prima parte incuriosisce subito e scivola via alla grande , il seguito è un po' più opaco e doloroso , anche se compare Eleanor , il personaggio forse più interessante.
Proprio nel finale della storia , che si conclude a Roma ci sono delle riflessioni meno eclatanti e più pacate e riflessive sulle relazioni e sui rapporti .

**

 
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Appunti di lettura 2024

Post n°2349 pubblicato il 31 Gennaio 2024 da ossimora


Amazon.it: Messaggio per mio figlio - Zambra, Alejandro, Nicola, Maria -  Libri

N.14

Alejandro Zambra 
Messaggio per mio figlio 
Sellerio
Romanzo autobiografico .
Lui assiste alla nascita del figlio Silvestre osservando il riflesso alla parete dell'ombra che producono assieme la prima volta che lo prende in braccio. 
E' tracciato il dirompente impatto della nascita di un figlio .
Le scoperte e le ri-scoperte che tramite il figlio si possono fare .
Nella scoperte dell'amore senza limiti per il figlio riemerge anche quello filiale per suo padre .
Di questo parla il libro .
Attraverso aneddoti e richiami; un "lessico familiare" di scoperte e stupori.
 La vita complicata di una famiglia durante il lockdown. 
Il rapporto col padre fra incomprensioni , amore, strappi e riconciliazioni. 
Ho trovato più intensa e piena di trasporto la prima parte dedicata all'infanzia del bambino .
Direi che la presenza delle donne è quasi assente o perlomeno sembra distante ,sottotraccia nell'emergere delle figure del figlio e del padre .
Un libro semplice , di agile lettura di questo scrittore cileno residente ( almeno nel romanzo ) in Messico.


La nascita di un figlio annuncia un vasto futuro di cui non faremo completamente parte. Julio Ramon Ribeiro lo ha riassunto molto bene:"Il dente che gli spunta è quello che noi perdiamo , il centimetro  della sua crescita è quello del nostro rimpicciolire , le luci che acquista , quelle che in noi si estinguono; quello che impara è quello che noi dimentichiamo , e l'anno che si aggiunge è quello che ci è sottratto"

Le numerose domande sul funzionamento della memoria umana , hanno il loro umile corrispettivo nell'emozione o nell'inquietudine che tutti proviamo nel pensare a quegli anni cancellati ,omessi , perduti .Com'era realmente una giornata intera quando avevo dieci mesi di vita? Quando avevo due anni?

Bè , è naturale che tu non voglia assomigliare a tuo padre .A quei tempi io vi trovavo uguali .Solo che i genitori non impariamo mai a guardarli bene. Chi ha scritto questo ?

**

 
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Appunti di lettura 2024

Post n°2348 pubblicato il 29 Gennaio 2024 da ossimora


Bestie : Tate, Dizz, Di Liddo, Annalisa: Amazon.it: Libri

N:13
Dizz Tate
Bestie
Neri Pozza Bloom

Pur essendo un libriccino ho faticato parecchio a finirlo : la scrittura è farraginosa , si sofferma a lungo in particolari del tutto insignificanti ( scuola di scrittura?) , descrizioni di poco conto che nulla aggiungono alla narrazione se non un tot di noia mentre nessuna attenzione è dedicata a profilare il carattere delle ragazze protagoniste seppur sfuggenti.
Florida , zone periferiche ai grandi grattacieli , ai grandi parchi a tema , agli stagni pericolosi .
Immagini che richiamano deja vu filmici ricorrenti.
Un gruppo di adolescenti si arrabatta tra desideri inespressi e/o inesprimibili , odi ed amori , incomprensioni , critiche alle proprie madri .
Tutto è declinato ed espresso son il "NOI" : le "bestie" sono tredicenni , vivono in stretta simbiosi .Guardano tutto ciò che accade attorno a loro nel desiderio prioritario di essere viste e guardate.
Quando scompare Sammy , una di loro anche se non proprio del  loro gruppo inizia una ricerca nella quale loro hanno una certa parte attiva :sempre il "noi" racconta ciò che accade durante la ricerca ma a tratti ed in alcuni casi si proietta anche al futuro a scoprire ciò che accadrà ad alcune delle protagoniste .
Un bel pasticcio narrativo che ricorda ampiamente altri scenari già visti e rivisti , film , serie americane , filmetti sul bullismo delle scuole .
Noioso ed inutile. 
*

 
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Appunti di lettura 2024

Post n°2347 pubblicato il 26 Gennaio 2024 da ossimora

Non tutti nella capitale
sbocciano i fiori del male:

qualche assassinio senza pretese
abbiamo anche noi in paese.

Fabrizio De André, Delitto di paese
Amazon.it: L'avversario - Carrère, Emmanuel, Vicari Fabris, Eliana - Libri

N:12
Emmanuel Carrere
L'avversario
Adelphi

Non è un libro con molte pagine , nemmeno 200 ma si impianta in testa e l'ho letto tutto d'un fiato  ,anzi sarebbe più opportuno dire ... senza fiato. 
L'ho appena chiuso e sono un po' turbata. 
E' incredibile .
Incredibile la storia narrata.
Jean Claude Romand uccide la moglie , i due figli , i propri anziani genitori ed il loro cane poi "tenta" di uccidersi non riuscendoci .
Ma pur sconvolgenti , queste azioni non sono le più assurde . 
Ciò che lascia senza parole è che l'inchiesta rivela che l'assassino non solo non era un medico , non lavorava come diceva in Svizzera presso un centro di ricerca dell'OMS , non era nulla di nulla . 
Aveva trascorso 18 anni della sua vita fingendo una vita che non esisteva , costruendo il suo benessere e quello della sua famiglia sulla truffa , il raggiro e la menzogna.
Un libro "sconcertante "che fa riflettere anche su come sia difficile o forse impossibile conoscere chi ci vive attorno , "sconcertante"  per chi gli era amico o credeva di esserlo ."Sconcertante "il sotterfugio, la truffa economica perpretata ai danni dei genitori , dell'amante , degli amici tradendo una fiducia altrettanto meschinamente conquistata .
Soprattutto "sconcertante"il modo nel quale questo uomo ha condotto la sua vita fatta di nulla , di tempo vuoto trascorso a vuoto nell'unico obiettivo di far trascorrere il tempo ( da solo nei boschi , in auto , in stanze d'albergo)senza potere davvero relazionarsi con nessuno con la paura costante di essere smascherato  .
Portandosi il peso della propria inconsistenza .
Sconcertante che nessuno si accorga di nulla .
Quando questa enorme bolla di sapone di menzogne e finzione esplode nella folle (?) mente di questo uomo non è il suicidio la risposta ma lo sterminio della famiglia come se per esistere nell'inesistente ,Romand avesse bisogno di mettere in scena un gesto eclatante.
Carrere racconta questa storia in maniera magistrale , lucido , senza accanimento sui particolari scabrosi .
Ciò che trovo avvincente è l'ossessione di Carrere di penetrare o cercare di farlo la mente di chi ha potuto mettre in atto certi atti , senza darne un giudizio .
Una mente malata? folle? disperata ?animale? Un uomo che tutti coloro che conoscono definiscono gentile e mite abitato da un alter ego interiore ( l'Avversario )che lo ha trascinato per tutta la vita impedendogli ogni cosa oltre la tragedia. 
Ed anche il carcere , gli accessi di tremori nei racconti in aula , la presunta redenzione tramite la fede ed il pentimento sono ancora "l'avversario" , il mettersi in scena. 
Qualcuno si chiede il perchè Carrere sia interessato ad indagare simili storie . 
Io direi che è tutto umano , molto umano anche se spaventoso e che lui ha saputo darne una lettura molto coinvolgente. 
***

 
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Appunti di lettura 2024

Post n°2346 pubblicato il 25 Gennaio 2024 da ossimora


La ragazza dei sogni eBook : Lippman, Laura, GALLO, BENEDETTA: Amazon.it:  Libri

N:11
Laura Lippman
la ragazza dei sogni 
Bollati Boringhieri

Cercavo un giallo di un autore / autrice che non conoscevo.
 Laura Lippman mi sembrava fare al caso mio ,ha vinto diversi premi in America inerenti al genere ed ho provato. 
Sigh !
E' la storia piuttosto intersecata e totalmente improbabile di uno scrittore ; Gerry Anderson che a causa di una brutta caduta nelle scale della sua nuova , lussuosa casa di Baltimora è costretto a letto , immobilizzato ed assistito da due donne / infermiere tuttofare che pian piano diventano sempre più importanti nella dinamica del  racconto.
Soprattutto da quando una telefonata da una certa "Aubrey ", la protagonista del suo maggior successo editoriale "la ragazza dei sogni" diventa una presenza strana fatta di allucinazioni , lettere scomparse , telefonate intracciabili. 
Aubrey è un personaggio totalmente di fantasia , Gerry ne è pianamente consapevole ma sente anche che gli eventi "strani " che si susseguono , assiema ai farmaci che prende tendono a confonderlo sempre di più.
Pian piano gli episodi particolari aumentano e lui ( una sorta di Miseri...) è praticamente segregato ed isolato .
Il "giallo" è narrato su due piani temporali .
Il racconto degli anni della gioventù in famiglia , la separazione dei genitori , il tradimento del padre , le tre mogli , il successo come scrittore , l'università , le amanti passeggere.
L'altro è il presente , la situazione pesantissima della segregazione che diventa ossessiva. 
Storia verbosa , poco chiara  , abbastanza noioso mai coinvolgente e farcito di cose assurde .
Non mi è piaciuto per niente.
-*

 
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Post n°2345 pubblicato il 22 Gennaio 2024 da ossimora


Un estratto da “Il cerchio perfetto” di Claudia Petrucci | minima&moralia


N.10
Claudia Petrucci
Il cerchio perfetto
Sellerio
Lettura velocissima in una domenica di tramontana gelida che invitava proprio al rannicchiamento. 
Sono un pò turbata .
Indubbiamente è un romanzo che avvolge "un cerchio  perfetto " come recita il titolo .
Si incontrano vari spunti interessanti che spesso restano come sospesi , ci si aspettano sviluppi fantasiosi che si esauriscono e poi riprendono. 
Si intrecciano due vicende che si dipanano nel racconto .Una è ambientata negli anni '80 a Milano ripercorrendo a ritroso la relazione  fra una ventenne della borghesia milanese , Lidia ed il giovane , talentuoso architetto che ha lavorato alla ristrutturazione  della casa del padre di lei in via Santerna nel centro di Mi.
Un progetto architettonico visionario , misterioso vagamente esoterico .
Si ritrova la stessa casa in un futuro prossimo , nel quale la crisi climatica , le guerre , le crisi migratorie sono in pieno corso e le strutture di convivenza sono al collasso .
Roma è perennemente torrida e Milano sempre avvolta da una nebbia arancione.
In questo contesto si muove Irene , curatrice fallimentare di successo di stabili di grande valore ormai abbandonati.
A questo punto la particolarità della casa , la sua originalità , certe stranezze della vorticosa architettura diventano perno della storia nella quale si inserisce la misteriosa presenza di una persona che contribuisce al riemergere di un passato mai risolto pur nel mondo che incombe minaccioso .
Un romanzo teso e sottilmente inquietante fra il distopico ed il classico intreccio dove si consuma una sottile vendetta che
scaturisce da lontano . Mah !
*

 
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Appunti di lettura 2024

Post n°2344 pubblicato il 20 Gennaio 2024 da ossimora

La cattiva stella - Georges Simenon - copertina

N.9
Gli Adelphi
George Simenon 
La cattiva stella
Non vedevo l'ora di finire questo pessimo libriccino di George Simenon .
Adelphi ha tradotto tutto , credo che con questo abbia raschiato il fondo ed a mio parere se lo potevano pure risparmiare .
UN buco nero  in una produzione enorme come quella di Simenon che sembra scrivesse almeno 80 pagine al giorno ,lasciando ( Maigret a parte ) centinaia di racconti e romanzi. 
"La cattiva stella" in pratica è la storia di coloro che Simenon  definisce "falliti"; esordisce con qualche esempio di conoscenti in Francia e poi comincia a narrare di coloro che in giro per il mondo soprattutto nelle vaste colonie francesi ha vissuto storie brutte , di emarginazione , dipendenze , distruzione fisica e depressione. 
Un punto di vista certo , lontano ben lontano da quello di chi vede nei tropici e/ o nei luoghi esotici un paradiso perduto e desiderabile. Fin qui potrebbe essere una scelta anche accettabile se non fosse per la grossolanità dei racconti , del tutto priva di introspezione anche minima sia nei confronti dei presunti falliti che tanto meno per i nativi delle terre in questione . 
  Definirlo "razzista ed etnocentrico" è poco , non solo non manifesta nessuna attenzione ed analisi delle popolazioni più varie ( dall'Africa , all'Oceania al Sudamerica) ma chiama ripetutamente gli uomini e le donne "negri" ; donne brutte come bertucce", kanachi vagabondi e via sproloquiando in un susseguirsi di considerazioni e di osservazioni che non dicono nulla anche rispetto ai luoghi , alla loro bellezza, alla natura , del tutto disattento e terribilmente superficiale verso riti, miti , culture indigene .Un gretto superficiale.
Più che all'opposto del romantico concetto antropologico del mito del buon selvaggio , sembra persino accanirsi senza  senso. 
Leggendo questo libercolo e conoscendo la biografia di Simenon credo che le accuse di collaborazionismo col nazismo di cui fu accusato e per cui andò in America non siano così campate in aria. Pessimo.
*

 
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Appunti di lettura 2024

Post n°2343 pubblicato il 18 Gennaio 2024 da ossimora

Sei casi per Lorenzo La Marca - Santo Piazzese

N.8
Santo Piazzese
Sei casi per Lorenzo La Marca
Sellerio editore Palermo

Leggo  su anobii che Santo Piazzese , biologo / letterato non scrive più e lo ritengo un peccato perchè nonostante io non ami particolarmente i racconti brevi ( in realtà pensavo infatti fosse un unico romanzo ) questi sei racconti mi sono piaciuti parecchio.
Quasi tutti ben costruiti e raccontati in   una lingua colta e ben articolata ed  un' attenzione continua a certe espressioni squisitamente siciliane ( quanto mi piace il siciliano !) e soprattutto alle caratteristiche della città di Palermo sia nella sua toponomastica che nelle bellezze storiche ed architettoniche dei vari quartieri e delle opere d'arte che nelle caratteristiche naturalistiche ed in certe tipicità gastronomiche .
Una Palermo post catastrofi degli anni duri delle "ammazzatine" e degli attentati , dove la malavita è di piccolo cabotaggio o si rintana carsicamente in una Palermo in rinascita. 
I racconti gialli non hanno un sostituto procuratore , un commissario o un magistrato come protagonista ma Leonardo La Marca , un professore universitario elegante ed autoironico che per diversi motivi si trova invischiato in fatti enigmatici.
 Ci sono poi la sua compagna , l'anatomopatologa italo francese Michelle che lui definisce "il medico dei morti ammazzati"  ed  una serie di personaggi , la sorella , il cognato , qualche collega di facoltà , gli amici .
La personalità di Lorenzo La Marca domina i sei racconti : una marca di Whisky diventa portatrice di messaggi dal passato ,una coppia di scienziati apparentemente turisti innocenti si rivela ben altro , una biscia diventa rivelatrice di una turpe storia tragica .Una specifica varietà di olive rivela il vero responsabile di un crimine camuffato ; un contrabbandiere di sigarette "etico" , si ricorda di La Marca attraverso la dedica in un libro ed una giovane cuoca di famiglia mafiosa viene raggirata e neutralizzata grazie alla chimica.

Sei racconti che scorrono lisci come l'olio , gradevolmente e che dispiace veder finire.

***

 
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