Un gatto tra l'erba
Tranquillo come un gatto che sonnecchia ad un passo dalla sua natura selvaggia« A spasso con Tobia... | Giovanni » |
Costellazioni e cene non cordiali
Li respiri e gli attimi di estranei danno il tempo al tuo essere: c’è aria ferma che sa di gente che passa.
E se un segnalibro può servire come scorciatoia, un punto segnato della vita basta a sapere che da lì in poi le cose saranno diverse.
Sarà la vita a darti la chiave per trovare ancora tra le righe nuove strutture, diversi punti, capoversi infiniti e mutevoli di una trama già scritta.
Tanti modi per trovare delle risposte e altrettanti per porsi delle domande, l’illusione di sistemare un segnalibro che ferma i passi del nostro romanzo è solo un modo di difendersi.
Ma se davvero guardi indietro per capire come andare avanti, già ti sei perso…posi gli occhi su qualcosa di avvenuto, pezzo unico che puoi solo interpretare e affinare, smussarlo così che entri nel puzzle che hai davanti adesso, come se potessi finirlo, come se dal passato ti diano l’ultimo pezzo della serenità.
Frughi nelle tasche e ne trovi di continuo, pezzi strani, mutevoli che oggi si accordano con gli altri e domani ci faranno a botte, non sei tu che potrai mai mettere l’ultimo pezzo della tua vita…è compito d’altri.
Costellazioni di altri…la nostra orbita non può cambiare solo guardano i residui delle stelle che c’erano prima di noi…Capire…così…cambiare solo l’angolo di visuale, questo sì.
Una fuga piacevole, smembrarsi e ricomporsi diversi, scrullare le mani per uscire da qualcosa che non ci appartiene, che ci lascia annichiliti e spossati per intensità e potenza…Arricchisce ma non completa.
Li respiri e gli attimi di estranei danno il tempo al tuo essere: c’è aria ferma che sa di gente che passa.
Lo devi aver pensato anche tu in quell’appartamento che neanche i cinesi….e il fumo e i deliri, che pena che ho provato, non per loro, non per noi…solo che sarebbe bello essere sempre capaci di staccarsi, questo si, entrare in costellazioni diverse senza subire l’influsso di quello che ci gira attorno…
Se lo sapessi fare non mi sarei sentito così stupido ieri sera; li, in mezzo a altri che non sono me, di sicuro non mi dovevo sentire coinvolto, tu neanche…potevano camminare da soli lo stesso.
E invece mi sento stupido ad averti trascinato li.
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