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« LA LINGUA, LA LEGGE, LE MOSCHEE.ALCUNI GOVERNI DEVONO CADERE »

NO a ISLAM [aggiornato 2016]

Post n°100 pubblicato il 25 Marzo 2016 da giancarlo.matta
Foto di giancarlo.matta

Nessun favore, nessun privilegio pubblico riservati agli islamici. Inoltre: la "tolleranza" NON è un obbligo di Legge. E nel Codice Penale italiano non esistono “attenuanti culturali”. E tollerare fatti illegali (per paura o per quieto vivere), ha come solo esito di aggravare la situazione. La sciagurata propensione delle “sinistre” nostrane verso gli islamici (della quale, e da tempo, ho scritto varie volte tentando di spiegarne le ragioni) in parte potrà anche essere motivata con l’atteggiamento di arrogante e stupido storicismo tipico degli intellettuali “progressisti”. Che è mai lo “storicismo”? Si tratta di quell’atteggiamento di superiorità che manifestano coloro i quali sono convinti di avere capito tutto della vita, della storia umana, della società; di saperne prevedere gli sviluppi, addirittura di poterne determinare gli esiti. Si potrebbe anche definire -in modo elegante- “atteggiamento di errata prospettiva / percezione etno-centrica” con la supervalutazione della propria cultura e, di conseguenza, la sottovalutazione della cultura / mentalità altrui. Mica male, per sedicenti “progressisti” ! Gli arroganti “storicisti progressisti” nostrani sono talmente tronfi da nutrire persino la convinzione che nulla e nessuno metterà giammai in discussione, tanto meno a repentaglio, le loro (le nostre) “conquiste” di civiltà faticosamente raggiunte lungo tanto tempo. Grave errore di valutazione. Grave temerarietà di menti ottuse. Insistendo col manifestare simpatia, condiscendenza, tolleranza, (beninteso mai ricambiate, se non con ulteriori pretese e tentativi di imporsi) verso gli islamici, gli irresponsabili “progressisti” nostrani (di ambedue i sessi, beninteso) scherzano col fuoco. E si scavano la fossa: innanzitutto “politica” e poi probabilmente anche “fisica”. Il fuoco, una volta appiccato, non si lascia guidare dalle “pie” intenzioni degli incendiari. Gli islamici devono rispettare tutte le nostre leggi, così come le devono rispettare tutti coloro che vivono in Italia, senza necessità di stipulare con essi dei “patti” speciali. Senza elargire loro favori o “tolleranza” pelosa. Gli islamici devono essere trattati come tutti gli altri cittadini. Se non sono disposti a rispettare i nostri doveri non possono godere dei nostri diritti. In Italia di leggi ne abbiamo abbastanza: se se ne esige e ottiene il dovuto rispetto, l’islam vero (incompatibile con il nostro ordinamento giuridico) si ridurrà caso mai a un problema di “semplice” ordine pubblico. Nient’altro. Lo stiamo ripetendo da anni.

Alcuni principi di sana etica del moderno Stato laico da sostenere nel pubblico interesse (e opponibili a TUTTE le “religioni”) e ovviamente conformi al vigente Ordinamento Giuridico.

Essi possono rappresentare la risposta legittima e ragionevole di una cittadinanza spesso minacciata e oltraggiata. Inoltre, dicono ciò che molti pensano.

NO a istituire “consulte” pubbliche -discriminatorie- dedicate solo agli islamici.

NO a carte di identità recanti foto con connotati del viso parzialmente coperti da indumenti.

NO a pretesa di essere identificati da agenti di Pubblica Sicurezza del sesso richiesto dalla persona che deve essere identificata.

NO a gente che circola a volto coperto ( …come i banditi ).

NO a menù di mense pubbliche modificati per ragioni “religiose” discriminatorie.

NO a quelli che non vogliono essere interrogati, visitati, curati, istruiti da persone di sesso femminile.

NO a discriminazioni di genere sui luoghi di lavoro pubblici.

NO a separazioni e / o discriminazioni di sessi in luoghi pubblici o aperti al pubblico.

NO a usi di aule, ambulatori, piscine, palestre, spiagge pubbliche, separate o con separazione dei sessi.

NO a siti pubblici o aperti al pubblico “concessi” per riti “religiosi” con segregazione dei sessi.

NO a richiami sonori “religiosi” se disturbano la pubblica quiete.

NO a sepolture cimiteriali senza cassa come preteso da taluni “credenti” men che meno in aree cimiteriali separate appositamente da quelle per appartenenti ad altre fedi.

NO a macellazioni di animali senza la loro preliminare anestesia.

NO a mutilazioni rituali praticate sui minorenni, per giunta con costi pretesi a carico del servizio sanitario pubblico.

NO a rimozione simboli religiosi da luoghi pubblici se rappresentativi del prevalente sentimento religioso nazionale e derivanti da intese Stato–“religione”,

NO a realizzazione di luoghi di “culto” senza preventiva intesa tra lo Stato e la organizzazione “religiosa” titolare.

NO a condizionamenti delle attività del ciclo scolastico primario pubblico solo per non “offendere” i credenti in qualche religione.

NO a impedire o limitare il pubblico diritto di critica a tutte le religioni.

NO a “liti temerarie” impostate nei tribunali, contro chi critica motivatamente determinate pratiche incompatibili con la civiltà, liti avviate col pretesto di “offesa alla religione”.

NO a lettura pubblica di testi “sacri” là dove quei testi istigano alla violenza.

NO a tollerare discriminazioni, intimidazioni, minacce, aggressioni, per apostasia, omosessualità, infedeltà coniugali, rapporti sessuali extra-coniugali tra adulti consenzienti.

NO a tollerare prediche “religiose” in lingue diverse dall’italiano, in luoghi pubblici o aperti al pubblico, o sulla rete informatica italiani.

NO a tollerare organizzazioni di indottrinamento religioso radicale gabellate come “centri culturali”.

NO a tollerare o a coprire di omertà la poligamia, il ripudio, la pedofilia, l’incesto.

NO a tollerare o a coprire di omertà i “matrimoni combinati” con soggetti minorenni.

NO a tollerare abusi di potestà parentale sui minori col pretesto d’impartire loro “educazione religiosa” o a tollerare minacce fisiche e / o psicologiche, costrizioni, violenze, abusi, prevaricazioni, soprusi, segregazioni di genere, commessi su familiari in nome di “tradizione religiosa”.

NO a tollerare la -nociva e pericolosa per sé e per gli altri- pratica dello “pseudo-digiuno” (non bere né mangiare dall’alba al tramonto, per poi nutrirsi dal tramonto all’alba, e tanto per ben un mese), unita alla pretesa di continuare nel contempo il proprio lavoro - pubblico o privato che esso sia.

NO a tollerare o giustificare occupazioni più o meno abusive di siti pubblici per “pregare”.

NO a tollerare interruzione di pubblici servizi per “pregare”.

NO a tollerare interruzioni del lavoro sui posti di lavoro pubblico per “pregare”.

NO a tollerare o giustificare bande di teppisti intimidatori auto-definitisi “polizia islamica”.

NO a tollerare “zone speciali” di territorio nazionale dove avvengono abusi islamici non puniti.

NO a tollerare pubbliche apologie della legge islamica ortodossa che dove comanda -salvo prova contraria- tra le altre cose approva la schiavitù, le esecuzioni capitali per apostasia, l’uccisione degli omosessuali, le pene corporali crudeli, la segregazione delle donne, le mutilazioni rituali ai minori, e che in genere considera “cittadini di seconda classe” i non musulmani, e divide il mondo in due sole parti: la Casa dell’islam (i Paesi dove esso domina incontrastato) e la Casa della Guerra (i Paesi dove l’islam tenta con ogni mezzo di imporsi).

E a chi replica con = “DIRE CHE TUTTI I MUSULMANI SONO VIOLENTI SOLO PERCHÈ ESISTE LA VIOLENZA ISLAMICA EQUIVALE A DIRE CHE TUTTI GLI ITALIANI SONO MAFIOSI PER IL SOLO FATTO CHE IN ITALIA ESISTE LA MAFIA” = faccio osservare come in Italia nessuno osa sostenere che la mafia sia pace, amore, tolleranza, fratellanza… e sono solo i mafiosi che la praticano male snaturandola e ledendone l’immagine… . Mentre a proposito di islam i dissimulatori affermano che sono solo alcune persone a sbagliare : la religione islamica invece sarebbe giusta. Si vede, nella Cronaca e nella Storia, quanto lo sia e lo fu … .

E le donnette investite di carica o funzione pubblica le quali si presentano coperte con la tragicomica bacucca al conspetto di qualche sogghignante maschio islamico, compromettendo così non solo la loro propria dignità personale (ammesso che giammai ne abbiano, e alla quale peraltro nessuno baderebbe), ma anche la dignità della pubblica funzione che rivestono: devono per questo soltanto vergognarsi. Dobbiamo riuscire a fermare i nostri “progressisti” che si stanno gettando scriteriatamente in un abbraccio a esito mortale con l’islam vero.

Non possiamo permettere che la nostra società, che vogliamo libera, civile, progredita, sia compromessa e regredisca a causa della stupidità oscena di alcuni suoi appartenenti. Il nemico principale dei veri islamici, come dei “rossi”, è da sempre la migliore alleata dei cittadini dell’Occidente = la LIBERTÀ. Se non riusciamo NOI a difendere i nostri valori, nessun altro lo farà. Se desideriamo salvaguardarli, si deve ammettere che gli islamo-nazisti hanno dichiarato guerra al Mondo Libero. Decidiamo se vogliamo difendere la libertà o se preferiamo piegarci -ancor più- alla crescente intimidazione islamista.

Quanto alla stramaledetta “Unione Europea” la quale spesso ha dimostrato una pericolosa islamo-filia: confido di vivere ancora abbastanza per poter ammirarne la fine.

 
 
 
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