Creato da giancarlo.matta il 06/03/2011
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AMMONIZIONE

Post n°82 pubblicato il 27 Giugno 2015 da giancarlo.matta

Un’altra strage islamista in Europa. E il secondo cittadino europeo decapitato a sangue freddo da un islamico, in territorio europeo. Decapitato perché “infedele”. “non c’è due senza tre…”

Se gli islamisti venissero in possesso di un’arma atomica, grande o piccola, “sporca” o “pulita” che fosse, o di una qualsiasi arma di distruzione di massa, non esiterebbero a usarla alla prima occasione.

Quelli vogliono semplicemente, indiscriminatamente sterminarci.

Contemporaneamente, altre stragi in altri Paesi: stavolta Tunisia e Kuwait.

La Tunisia ha deciso di chiudere ottanta ( sì, ripeto = ottanta ) moschee. Guarda caso. E qualche miserabile mentecatto progressista-buonista-multiculturalista delle nostre parti insiste a sostenere che in fondo gli islamici vogliono realizzare moschee da noi solo perché hanno il diritto di “pregare” : diritto notoriamente garantito dalla nostra Costituzione… .

Vi siete mai chiesti cosa dicono gli islamisti quando “pregano” ?

Prima o poi la barbarie islamista contaminerà della sua proditoria e bestiale violenza, anche la nostra Italia. Non è troppo difficile da prevedere. I barbari islamisti semplicemente commetteranno anche da Noi quello che la loro maledetta “religione” prescrive. Non è cosa nuova.

Scrivo questa pubblica ammonizione assumendomene la responsabilità.

Le nostre Autorità sono informate e consapevoli, e da gran tempo, della minaccia che ci affronta.

Alla prossima strage islamica che dovesse insanguinare l’Italia, una azione legale sarà lanciata contro le Autorità responsabili della nostra sicurezza pubblica =

-Capo del Governo

-Ministro dell’Interno

-Sotto-Segretario all’Interno

-Prefetti

-Questori

-Capo della Polizia di Roma

-Comandante Generale Arma Carabinieri

Costoro, salvo altri coinvolti, dovranno personalmente pagare (in tutti i sensi: giudiziario, economico, e poi anche gerarchico e politico, colpendoli nelle loro carriere, attingendosi direttamente dai loro beni personali, presenti e futuri, non certo da fondi pubblici: articolo 28 della Costituzione = “I funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti. In tali casi la responsabilità civile si estende allo Stato e agli enti pubblici.” ) per tutti i risarcimenti alle vittime.

E alle Parti Civili Lese.

Siamo in Guerra. Abbiamo il diritto/dovere di difenderci con ogni mezzo utile.

I nostri responsabili “fifo-islamici” = trasciniamoli senza soggezione nei Tribunali.

Le armi legali / giudiziarie le abbiamo. Con questo le nostre Autorità responsabili sono ammonite.

Con cosa e chi dobbiamo vedercela.

-Una “religione” che impone la soppressione di apostati e di omosessuali, che incoraggia i suoi seguaci a prendere parte a sommosse letali, a incendiare ambasciate, a assassinare la gente per delle vignette satiriche, che considera legittime le mutilazioni rituali, la vendita, lo stupro di bambine… etc .

-Una “religione” che tratta la donna come fosse cosa di proprietà dell’uomo, che uccide, imprigiona, tortura gli “infedeli”, che condanna a morte i “blasfemi”, che applica pene corporali disumane… etc .

-Una “religione” simile nulla ha a che fare con l’Occidente né con qualsiasi tipo di intervento occidentale. Non sono certo gli Stati Europei, gli Stati Uniti o lo Stato di Israele che istigano i musulmani a quei comportamenti.

-I seguaci di quella “religione” non hanno alcun diritto di attribuire colpe all’Occidente o a chicchessia, nel tentativo di giustificare le barbarie che commettono.

-I seguaci di quella “religione” sono il vero motivo per cui la maggior parte delle loro società sono rimaste ferme circa al VII secolo.

-I seguaci di quella “religione” vanificano la speranza di una evoluzione positiva nel mondo musulmano. Peggio per loro. Stiano solo tutti alla larga da noi.

-I seguaci di quella “religione” hanno nulla da offrire al progresso della civiltà umana.

-I seguaci di quella “religione” abominevole, così come i loro sostenitori palesi e occulti, così come coloro che -dovendo e potendo- non agiscono per interdirne gli attacchi micidiali, non possono alzare lo sguardo da terra innanzi a gente come me.

 
 
 

LA NOSTRA META' OSCURA

Post n°80 pubblicato il 19 Giugno 2015 da giancarlo.matta

In passato ritenevo -a torto- che il comunismo fosse una specie di “infezione esogena”, così come anche Churchill lo definì -a torto- una “pestilenza” : cioè qualcosa che ti salta addosso, che ti aggredisce dall’esterno.

Sbagliavo. Il comunismo invero è una degenerazione del pensiero occidentale. Il comunismo è una degenerazione nostra. Il comunismo è una “affezione endogena”.

Chi di noi non ha un parente, un amico, un collega, un compagno di scuola, un vicino di casa, un cliente, un fornitore, un insegnante, un conoscente, più o meno “de sinistra” ?

Mica sono tutti degli alieni. Sono dei nostri. Siamo “noi”.

Il comunismo prese piede in Russia (parte dell’Occidente) poiché quella società era particolarmente predisposta ad esso dalla preesistente tirannia zarista, della quale i comunisti furono degni epigoni e continuatori.

Poi si diffuse nel mondo… .

Il comunismo non fu una filosofia, né una tecnica economica più o meno perfezionata (i risultati li abbiamo visti…) né un sistema per regolare i rapporti tra le componenti di una data Società.

Nossignori: il comunismo fu una associazione criminale di menti occidentali borghesi dispotiche, volta alla conquista e al mantenimento del potere attraverso una suggestione massificata di tipo religioso e mediante l’uso spregiudicato della forza.

Il comunismo ebbe un certo successo, per un certo tempo, essenzialmente nei panni di “religione”.

Una “religione” che peraltro nella pratica poco aveva a che fare con coloro che ne posero le basi teoriche. (stavo per scrivere “teologiche”… .) Tant’è.

In Italia ha avuto un certo successo. Purtroppo.

Oggi il comunismo è morto, seppellitosi con tanti, troppi errori e delitti, ma tanti, troppi comunisti sono purtroppo ancora vivi. Vivi e attivi. Vivi e sofferenti di quella squallida, penosa, pericolosa demenza senile chiamata “catto-comunismo”.

E coloro, consapevoli del fallimento epocale e generale della loro ideologia/religione, odiano sé stessi e amano chi li distruggerà; bramano di annientare quel che non furono capaci di trasformare, e che al massimo furono capaci di corrompere.

Il “comunismo”…

ovvero il “catto-comunismo” nelle sue attuali metastasi dai nomi equivoci ( “PRC”, “PDS”, “DS”, “PD”, “SEL” etc etc ) rappresentate da troppe persone discutibili, torve, e italianissime ( i vari “progressisti” D’alema, Bindi, Fassino, Boldrini, Prodi, Vendola, Letta, Bonino, Angius, Monti, Rizzo, Amato, Bertinotti, Finocchiaro, Renzi, Napolitano, etc etc … ) ancorché cafone imitatrici di pessimi esempi stranieri,

… il “comunismo” fu ed è la nostra metà oscura.

 

L’islamismo… che (incoraggiati dall’ignoranza e dall’indifferenza complice dei tanti cittadini i quali persistono a seguirli) l’islamismo che i catto-comunisti ancora illegittimamente al potere irresponsabilmente corteggiano scherzando col fuoco illudendosi di poterlo trattare a proprio uso e consumo, …l’islamismo che ci sta invadendo annienterà il catto-comunismo.

 

Rimane (poco ma meglio di niente) la speranza che il legittimo furore “islamo-fobico” nutrito dalle persone ancora libere e consapevoli, non più disposte a troppi inchini e passate indenni attraverso questi tristi tempi di pubblica follia, sopprima poi l’islamismo che lo generò.

 

 
 
 

RIFLESSIONI PERFIDE SUL"VELO ISLAMICO"

Post n°79 pubblicato il 13 Giugno 2015 da giancarlo.matta

La questione del “velo islamico” è soltanto apparentemente secondaria. Il demonio si nasconde nei dettagli. Dedicato a coloro che farfugliano di “integrare” gli islamici a tutti i costi.

 

Al di la della manifestazione identitaria che il “velo” potrà anche rappresentare, mi ero domandato la “eziologia” cioè la origine, la motivazione essenziale del suo uso da parte delle donne musulmane, e avevo chiesto spiegazioni ad alcuni conoscenti islamici.

I miei interlocutori -tutti maschi- concordarono su un fatto : il “velo” è indossato per preservare la “femmina” dalla libidine (altrimenti incontenibile ??) dei “maschi”. E’ indossato in modo tale da nascondere tutta la capigliatura (e parte del volto), che notoriamente rappresenta uno dei richiami sessuali della nostra specie… .

Dunque: se una donna lascia vedere la capigliatura può con ciò innescare la pulsione sessuale del maschio il quale, vedendola, si sente “autorizzato” ad un approccio (o addirittura a una “aggressione” ?).

Quindi in sintesi la donna “seria” NON deve lasciare vedere in pubblico la propria capigliatura.

(Resterebbe da chiarire quante donne si imbacucchino volontariamente e quante vi siano costrette… .)

La faccenda potrà anche essere vera nell’ambito delle società islamiche. Sono problemi loro.

 

Ma NON è detto sia vera nell’ambito della nostra moderna società italiana. Vediamo.

Dalle nostre parti sono pubblicamente presenti ed esibiti numerosi e ben più espliciti richiami “sessuali” (per entrambi i sessi) e da gran tempo. Ci vuol ben altro, per scatenare la pulsione sessuale, che una chioma al vento, lunga o corta, liscia o riccia, naturale o tinta che fosse.

Pertanto possiamo ben affermare che da noi una donna a capo scoperto passa praticamente inosservata.

Che una certa assuefazione pubblica ai richiami sessuali abbia avuto da noi come conseguenza una certa indifferenza al “sesso” tutto sommato non mi pare tanto deprecabile.

Il punto allora da noi diventa questo:

se le donne islamiche -SPECIE LE GIOVANI- si coprono “volontariamente”

[ con quello che -tra l’altro- per una forma di ipocrisia viene chiamato “velo” mentre in realtà, quando copre / cela il capo e parte del viso in modo tale che si veda soltanto l’ovale dalle sopracciglia al labbro inferiore e metà delle gote (la maggior parte dei casi) esso è meglio definibile “telo” ],

e indossano tale copertura ritenendo che in caso contrario sarebbero “preda” dei maschi,

ebbene = tale atteggiamento è offensivo nei nostri confronti.

Noi maschi italiani moderni generalmente non siamo “aggressori” sessuali. Non mancherebbe altro… .

Siamo -salvo poche deplorevoli eccezioni- persone civili e rispettose (in certe circostanze anche troppo…).

 

Allora : per principio dobbiamo diffidare di chi per principio diffida di noi.

 

Quando si importano gruppi etnici-religiosi di mentalità e costumi troppo diversi e arretrati (tendenzialmente incompatibili con la società che li riceve, quando non già dichiaratamente ostili) si importano anche i loro conflitti e le loro aberrazioni. Diventano problemi nostri.

 
 
 

La maledetta "ue" e i britannici

Post n°78 pubblicato il 08 Giugno 2015 da giancarlo.matta

Il capo del governo britannico ha fatto sapere ufficialmente ( al “G7” ) che si svolgerà entro la fine del 2017 il “referendum” sulla permanenza o meno della Gran Bretagna nella maledetta “unione europea”.

Lo ha fatto da par suo, cioè da cittadino britannico.

Ovvero ha detto tre cose :

1)            il suo governo auspica che la GB resti nella “ue”

2)            al momento della campagna referendaria, i membri del suo governo favorevoli alla uscita della GB dalla “ue” dovranno garantire le proprie dimissioni dal governo stesso in caso al referendum vincano coloro che intendono la GB fuori dalla “ue”

( non ha peraltro precisato cosa farà LUI nel caso il referendum stabilisca l’uscita dei britannici dalla “ue”… )

3)            nel frattempo, il governo britannico in carica “tratterà” con la “ue” cioè con la famigerata “commissione europea”  =  amorfo e subdolo consesso di burocrati-tiranni pressoché sconosciuti ai cittadini, TRATTERÀ -si badi bene- le CONDIZIONI che la GB porrà per rimanere, appunto, nella “unione”.

Testuale dichiarazione del Premier Cameron : < la linea del Governo Britannico è negoziare con Bruxelles per ottenere un risultato positivo nel referendum >.

In pratica la posizione dei britannici è:

-           “vogliamo” restare nella “ue” MA alle NOSTRE CONDIZIONI

-           se le condizioni che porremo non verranno accettate, la GB se ne andrà

( sottinteso: se usciamo sarà solo colpa vostra… )

Sarei pronto a scommettere che la GB rimarrà -come attualmente- con un piede dentro e uno fuori dalla maledetta “ue” a condizione di ottenere ulteriori concessioni e privilegi nel proprio esclusivo interesse nazionale. Guarda caso.

 

Una precisazione ufficiale che temo sia sfuggita ai più:

i cittadini dei Paesi europei residenti nel Regno Unito NON POTRANNO VOTARE al referendum sulla permanenza del Paese nella “ue” siccome le regole nella votazione saranno simili a quelle delle elezioni politiche britanniche. Ma non eravamo tutti fratelli e sorelle ?

 

Più chiaro di così … “Cicero pro domo sua”.

Alla faccia della “fratellanza” europea… .

 

Se dalle nostre parti, anziché avere un governo di sprovveduti avessimo un governo che provvede, l’atteggiamento del capo britannico ora in carica dovrebbe insegnare qualcosa.

Ma per gli incapaci e i rinnegati sono prediche inutili.

 
 
 

VIGNETTE ISLAMICHE 2di2

Post n°77 pubblicato il 31 Maggio 2015 da giancarlo.matta

I parte

Non tutti i musulmani sono terroristi. Ma la maggior parte dei terroristi oggi sono musulmani. Certo: i terroristi sono solo una minoranza, ma sono molti.

Domandiamoci : Dove sono le manifestazioni di musulmani “veri” (?) che disapprovano la violenza commessa in nome dell’Islam e del suo profeta? Io mai ne ho viste né sentite, sbaglio? La maggioranza dei musulmani può non commettere atti di violenza, ma neanche si oppone a essi.

E, per soprammercato: un recentissimo vasto sondaggio condotto da una stazione radio-televisiva araba ha rilevato che circa l’ottanta percento dei cittadini musulmani arabi “approva l’operato dell’ISIS”. Chi l’avrebbe mai detto!… . Tutti islamici “moderati”?

Non possiamo restare indifferenti, come se questi fatti non esistessero.

Dobbiamo affrontare la realtà.

Anche nella Germania Nazista, anche nella Unione Sovietica, erano solo una minoranza coloro che commisero atrocità. Ma la maggioranza glielo permise.

Come disse Edmund Burke: "sola cosa necessaria per il trionfo del male è che le persone buone facciano niente".

Quindi, questo è il primo passo per salvaguardare le nostre libertà: renderci conto dei fatti, affermare la verità, trarre le conclusioni e agire di conseguenza. Se non agiamo, saremo destinati a perdere.

In tempi come questi, quando i nostri Capi politici e amministrativi chiudono gli occhi di fronte alla minaccia dell’Islam totalitario, in tempi come questi, quando il compito di dare l’allarme spetta anche ai comuni cittadini, in tempi come questi la libertà di parola è più importante che mai.

George Orwell disse: "quanto più una società si allontana dalla verità, tanto più odierà quelli che la dicono".

È necessario tutelare la libertà di parola di coloro che dicono la verità e sono odiati per questo.

Oggi, la “istigazione all’odio” ha un significato speciale. Viene considerato istigazione all’odio il criticare razionalmente l’Islam. Si può esporre un crocefisso in un barattolo di urina. O insultare sacerdoti cristiani. O ridicolizzare il Capo della chiesa cattolica. O rappresentare Israele come uno stato nazista. Bene: questi non sono considerati atti di “istigazione all’odio”, bensì libere e legali manifestazioni ed espressioni.

Ma se si raffigura Maometto o si parla o scrive contro l’islamizzazione oppure si espone la verità sull’Islam, allora si viene considerati “islamofobi”, estremisti, istigatori di odio, perfidi provocatori, da perseguire penalmente. E si rischiano anche aggressioni fisiche.

Il fatto è che più Islam abbiamo, meno libera diventa la nostra società. Nel corso degli ultimi due decenni, i nostri politicanti hanno permesso a milioni di musulmani di stabilirsi entro i nostri confini. Sono arrivati con la loro mentalità e la loro legge. E ora, cercano di imporle a Noi. Invece di dire: “Se vieni nel nostro Paese ti devi adattare a Noi”, molti nostri Capi politici e amministrativi hanno detto: “Noi rispettiamo l’Islam” inducendo nella mentalità di certi islamici aggressori la aspettativa di una loro crescente influenza su di Noi. Raramente è stato richiesto DAVVERO a tali immigrati di integrarsi (cioè di cessare di essere…quel che sono).

Si sente gridare al “crimine razzista” quando persone che amano la libertà non accettano tabù o aberrazioni degli islamici e ne segnalano il pericolo che rappresentano. Ma che c’entra il razzismo con l’Islam? Non solo dobbiamo affrontare l’islamizzazione, ma anche la follia del relativismo culturale e la debole mentalità di molti nostri politicanti. Questa loro codardia deve finire. Se questa situazione continuerà, ci porterà alla catastrofe.

II parte

Non restiamo a guardare, lasciando che la nostra Civiltà regredisca.

Il nostro diritto/dovere è sempre lo stesso: parlare e scrivere secondo verità in nome della libertà. Non importa quali siano le conseguenze. Perché la libertà e la Civiltà sono i valori per i quali lottiamo. E quando sono in gioco la nostra libertà, la nostra Civiltà, la nostra sicurezza, la moderazione non è più una virtù.

La verità è la nostra arma e dobbiamo usarla. La libertà di espressione è un bene fragile e va difesa con coraggio. Finché siamo liberi di parlare e scrivere, possiamo esporre alla gente la verità e far capire cosa è in gioco. Certi poteri politici, accademici, molti media occidentali, nascondono al pubblico l’entità e il vero scopo della minaccia islamica. Dobbiamo diffondere la consapevolezza della minaccia.

Se gli immigrati islamici accettano tutte le nostre leggi e i nostri valori, sono benvenuti e possono restare e godere di tutti i diritti che la nostra società garantisce; e Noi possiamo aiutarli a integrarsi. Ma se agiscono contro le nostre leggi, commettono crimini gravi, esigono privilegi, tentano di imporsi o dichiarano il jihad, Noi dobbiamo mandarli via.

Se non rispettano i nostri doveri non possono godere dei nostri diritti.

Dobbiamo smettere di fingere che l’Islam sia una normale “religione”. L’Islam è un’ideologia totalitaria che mira a conquistare l’Occidente, e poi il resto del mondo. Una società libera non dovrebbe garantire la libertà a coloro che vogliono distruggerla.

Come disse Abraham Lincoln: "coloro che negano agli altri la libertà, non la meritano per sé stessi".

Ogni moschea, ogni negozio halal, ogni bacucca, ogni scuola islamica, ogni convertito alla loro “religione” sono considerati dagli islamici come un passo verso l’obiettivo ultimo della nostra sottomissione.

E per finire, dobbiamo ricordare che avendo l’Islam delle ambizioni globali, i non islamici sono tutti in pericolo. Dobbiamo stare al fianco di ogni popolo minacciato dal jihad.

È un conflitto tra la Libertà e la tirannia, tra la Civiltà e la barbarie.

L’aggressione islamica fu ed è forte, ma in Occidente la respingemmo, e possiamo respingerla ancora.

Ronald Reagan disse: "il futuro non appartiene ai pavidi, è dei coraggiosi".

Agire per interdire la islamizzazione è un diritto giuridico ed è un dovere etico.

E se non saremo in grado di riuscirci Noi entro questa generazione, in modi severi ma incruenti, la prossima generazione regredirà, a meno che…  -come ammonì Thomas Jefferson = "l’albero della libertà deve essere annaffiato di tanto in tanto dal sangue dei patrioti e dei tiranni"-  …a meno che i nostri figli e nipoti siano disposti a rischiare la vita per conservare la libertà e la Civiltà ereditate.                             FINE 2^ PARTE

 
 
 
 
 

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