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Creato da: LPurple il 27/02/2015
Pensieri di una fallita che spera -ancora- di farcela

 

 
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#2 I cambiamenti che terrorizzano

Post n°2 pubblicato il 04 Maggio 2015 da LPurple
 

Io.

Sono ferma nello stesso punto da praticamente 6 anni.

In realtà mi sono un po' mossa ma non quanto avrei voluto.

Dall'età di circa 15 anni avevo già tutto molto chiaro nella testa: faccio questa scuola così quando esco faccio quel lavoro e me ne vado di casa. A 15 anni. 10 anni fa praticamente.

A 18/19, ultimo anno di superiori insomma, progetto di trovare già un lavoretto per vivere più vicino a scuola (col treno ci mettevo circa 40 minuti a percorrere il tragitto casa-scuola), progetto che ho poi dovuto lasciar perdere, tra ragazzo e genitori poco convinti.

Preso il diploma la mia certezza lavorativa si dissolve in un “ah, davvero vorresti lavorare qui? Dai, ti faccio vedere come funziona se vuoi, però non posso assumerti”.

Il mio obiettivo comunque era di lavorare in una agenzia di viaggio. Abbandonato dopo un “riceviamo milioni di curricula ogni giorno, non credere che prendiamo proprio te che sei appena uscita da scuola” marchiato a fuoco nel cervello.

Due anni, dove ho conosciuto persone, lavorato per gente che mi faceva esplodere il cervello e poi l'idea geniale: Iscrivermi all'università. Ottica e Optometria. Avevo già questo pallino nel 2009 ma decisi di concentrarmi sull'obiettivo “Agenzia di Viaggio”. Su 108 ne sono entrati 30 circa, arrivai 36esima e al terzo ripescaggio ero dentro.

Tre anni, dove ho conosciuto persone, studiato e fatto addirittura la rappresentante per gente che mi faceva esplodere il cervello e poi l'idea geniale: ritirarmi dagli studi.

Oggi è circa un anno che ho lasciato gli studi e anche se effettivamente mi son mossa sono tornata allo stesso punto.

Qui.

Qui è quel posto sul divano dove ti siedi sempre, dove se ti siedi 2 centimetri più a destra stai scomodo.

Qui è il tuo vecchio materasso che ha la forma del tuo fianco preferito, dove se provi a cambiare posizione non dormi nemmeno se prendi una botta in testa.

Qui. Dove ho mal di schiena ma non voglio cambiare divano o materasso perché “come farò ad abituarmi al cambiamento?”

 

Mi chiedo se voglio realmente cambiare la mia vita.

Ad ogni annuncio al quale rispondo spero che mi chiamino e spero che non mi chiamino allo stesso tempo. Perchè mi sento sempre priva di ogni requisito, inadatta per qualsiasi lavoro. Mi sembra di star meglio dove sono, tra le mie cose, nel mio disordine. E la cosa assurda è uscire di casa e voler che fuori dal mio piccolo mondo le cose siano in perfetto ordine.

Sono talmente abituata alla mia vita che non so nemmeno dire se sto male o se sto bene: sto. Esisto.

Come se avessi paura di cadere mentre son già seduta a terra. C'è sempre la possibilità di farsi male, ma è praticamente nulla.

Rimane solo più che sdraiarsi. A quel punto sarò morta.

 

 
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