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Creato da: LPurple il 27/02/2015
Pensieri di una fallita che spera -ancora- di farcela

 

 
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#5 L'arte di Rimuginare

Post n°5 pubblicato il 01 Luglio 2015 da LPurple
 

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Io vivo nel passato. Il perché lo faccia non è un mistero, sono insoddisfatta del mio presente e l'avere un futuro così incerto mi limita la voglia di guardare in quella direzione.

Oggi il mio pensiero triste è rivolto ad una delle più difficili scelte della mia vita. La mia mente è a Novembre 2013, in una casa qualunque di una città qualunque. Seduta ad un tavolo davanti ad una delle persone che è stata capace di rendermi felice semplicemente esistendo.

Le cose non andavano più molto bene, io sorridevo solo vedendolo, lui era sempre arrabbiato, sempre... insoddisfatto. Quella sera presi coraggio e ho marchiato a fuoco nel cervello due scene.

 

Prima Scena.

Lei seduta al tavolo, sguardo triste. Lui non ha voglia di affrontare l'argomento, rabbia.

Lei: “Credo che ci sia qualcosa che non vada, parliamone per favore.”

Lui: -urlando e sbattendo la mano sul tavolo- “Tu sei solo la solita paranoica! Piantala!”
Lei: -calma, guardandolo negli occhi- “Allora dimmi che mi ami ancora.”

Seconda scena.

Lui è immobile, lei sta ancora aspettando la risposta.

Lui si siede sulla sedia e gli vengono gli occhi lucidi.

 

Buio.

 

Due cose mi preoccupavano, che lui non fosse felice e che questo potesse portarlo verso un eventuale tradimento. Gli spiegai questa mia teoria facendolo arrabbiare ancora di più salvo poi raccontargli del momento in cui mentre ero in vacanza senza di lui. Ero con degli amici e c'era un ragazzo che non mi dispiaceva e io non dispiacevo a lui. Entrambi eravamo fidanzati. Lui era infelice, io ero felice. Per quanto ci provasse con me anche se a me piaceva non mi sarebbe mai passato per l'anticamera del cervello di starci. Cosa che non sarebbe successa se io fossi stata single o semplicemente infelice. Bastò a far calmare le acque.

A questo punto l'unica cosa che potevo dirgli era di prendere una decisione riguardo la nostra storia e che la mia decisione non potevo comunicargliela per non influenzare la sua scelta. Una frase completamente priva di senso. Volevo solo uscire da quella stramaledetta casa e tornare nella mia macchina per poter finalmente scoppiare a piangere.

Ricordo che mi disse qualcosa riguardo al fatto che non volessi lottare per noi.

Tuttavia decidemmo di comune accordo che era meglio finirla li. Un veloce bacio sulla guancia, un suo “non pensavo l'avresti presa così bene” e via di corsa.

 

Lottare per noi. Ha davvero senso lottare per un amore a senso unico?

Per farmi del male a volte penso che mi amasse e che abbia gettato la spugna perché io non ero intenzionata a lottare. Ma non era così. Di tutte le scelte sbagliate che ho fatto nella vita, la decisione di concludere quella relazione è stata una delle più dolorose ma più giuste.

 
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