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« Referendum Costituzional...Si rafforza il SI per il... »

Referendum costituzionale: Il 4 dicembre voterò SÌ. Ecco perché.

Post n°539 pubblicato il 08 Novembre 2016 da leo.fortuna
 

L'inarrestabile avanzata dell'antipolitica non ci spaventa: NOI siamo il popolo sovrano.
Ci obbligano ad esprimerci, con un SI o con un NO? 
Pronti a esprimerci: per APPROVARE o RESPINGERE, il prossimo dicembre, la legge di riforma della Costituzione voluta dal presidente del Consiglio Renzi, perché preliminarmente incaricato a riguardo dall'appena rieletto Presidente Napolitano, e firmata dal ministro per le Riforme costituzionali Boschi. 
Ci chiedono di VOTARE Si o No sul quesito che, mutuato testualmente dal titolo della legge, recita: «Approvate il testo della legge costituzionale concernente “disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del Titolo V della parte II della Costituzione”, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016?». 
Parlandone tra NOI popolo sovrano, gente semplice, orgogliosi di essere Italiani, nonostante la miserevole rappresentanza parlamentare di cui godiamo, per esprimerci con un SI o con un NO, proviamo ad inventarci un metodo di valutazione accettabile.
Per quanto comprende complessivamente il quesito è difficile essere d'accordo su tutto e, allora, tendiamo, idealmente, a "spacchettarlo" punto per punto pronunciandoci con un si o con un no: aderendo, così, al ricorso rivolto al tribunale civile di Milano dall'ex presidente emerito della Corte costituzionale Valerio Onida ( e dalla Prof.ssa Barbara Randazzo) motivato dalla disomogeneità del quesito (una sola risposta su questioni diverse);
Il prevalere aritmetico dell'una o dell'altra ci consentirà un'opzione a maggioranza. 
Provo ad esemplificare per rendere al meglio l'idea, esprimendo contestualmente le mie preferenze:
1-superamento del bicameralismo paritario: assolutamente d'accordo per evitare un processo legiferante ripetitivo, con inutile perdita di tempo e ripicche tra opposte fazioni. Voto SI.
2-riduzione del numero dei parlamentari: effettivamente il numero dei senatori portati a 100 si riduce rispetto agli attuali 315 ma non trovo democratico il metodo previsto per l'elezione dei nuovi senatori, scelti non si sa come tra consiglieri regionali e sindaci. Voto NO.
3-contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni: dubito che mantenendo integre le strutture burocratiche del senato interverrà un contenimento della spesa complessiva. Voto NO.
4-soppressione del Cnel: assolutamente da sopprimere per l'inutilità e il corrispondente spreco di denaro pubblico. Per di più questa operazione potrebbe dare origine a soppressione di tanti altri Enti pubblici inutili che mi riservo di indicare in un prossimo post. Voto SI.
5-revisione del Titolo V della parte II della Costituzione: riguarda il ripristino di una normalità complessiva che è venuta meno con l'attribuzione di alcune funzioni alle Regioni, istituzioni divenute una vera sciagura per il Paese. Circostanzierò a riguardo in altri post che seguiranno a breve.Voto SI.
Dalle mie precedenti, sintetiche, valutazioni il SI prevale sul no e, quindi, in piena serenità di coscienza IO VOTERÒ "SI".

 
 
 
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