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« Finalmente aria nuova ne...PD: aperta la caccia di ... »

Perché negare l'evidenza? Il PD è vicino alla svolta.

Post n°645 pubblicato il 28 Settembre 2017 da leo.fortuna
 

È difficile negare che prima del l'avvento di Matteo Renzi alla guida del PD gran parte degli elettori PD si erano allontanati perché insofferenti al potere dell’apparato costituito dalle correnti politiche interne.
Ve le ricordate?
A livello nazionale ve ne erano ben 12: Bersaniani, Lettiani, Renziani, Giovani Turchi, seguaci di Franceschini (Areadem), Ex Ppi, Prodiani, seguaci di Fabrizio Barca, Dissidenti, Bindiani, Dalemiani, Veltroniani.
All’ombra dei suddetti, non è stato mai possibile costituire il nuovo perché il "personalismo" così volgarmente ostentato in politica è cosa ben diversa dal perseguire l’interesse generale.
Grazie a Renzi, questa stagnazione, anch’essa una "palude", dal mio punto di vista, è stata ampiamente ridotta e, con le prossime elezioni politiche, del tutto superata.
I capi delle "correnti" non erano altro che "padroni" di tessere di iscrizione al partito e in rapporto alla percentuale rappresentata si arrogavano il diritto di "pretendere" ciò occorreva per i propri supporter.
Era un Partito Democratico quello?
Hanno tentato in tutti i modi ci farci credere che solo così poteva considerarsi "ampio> e "democratico" il dibattito interno.
In realtà si spartivano la "torta".
Stolti e arroganti loro, stupidi noi che ne accettavamo l’impostazione.
Ora, dopo battaglie epiche condotte dall'attuale Segretario politico, c’è almeno certezza, attraverso la chiarezza d’intenti di Matteo Renzi, che tutto questo sta per tramontare definitivamente.
Non è stata sbagliata neanche l'impostazione data per il nuovo rapporto con i Sindacati che sino ad un momento prima erano estrazione o cima dei vari partiti.
Tutto questo è stato molto apprezzato dall’elettorato e lo sarà ancora di più col dipanarsi della situazione interna al PD che sta lentamente cambiando (in meglio) e che prima della prossima tornata elettorale avrà assunto connotati ben distinti e gradevoli.
Tanto per accennare: ma vogliamo renderci conto che delle 12 correnti di cui prima ne sono rimaste solo 3 (Renzi, Franceschini e Orlando) anzi 4 con quella creata da Michele Emiliano dopo l'ultimo congresso?
Ne parlerò nei particolari, perché sta emergendo un nuovo interessante panorama nell'attuale Partito democratico.
Alla prossima.

 
 
 
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