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Quel tarlo insopportabile della corruzione

Post n°650 pubblicato il 17 Ottobre 2017 da leo.fortuna
 

Ciò che è stato,sistematicamente taciuto, viene finalmente a galla.
Della corruzione eletta a sistema, nel nostro Paese, se ne parla il meno possibile perché in un indotto che conduce al compromesso ci cadiamo tutti ma se al compromesso ne consegue il ricatto, allora un rigurgito di ribellione affiora spontaneo.
Ci sono stati, recentemente, due casi eclatanti di cui si è scritto e parlato tanto: entrambi evidenziano gradi di corruzione fortemente lesivi della dignità umana.
Mi riferisco agli aspetti corruttivi dei docenti universitari italiani e di un noto produttore cinematografico americano.
Ma andiamo per ordine.
Le indagini disposte dalla Procura di Firenze sono scaturite dalla denuncia di un ricercatore universitario contro alcuni professori che cercavano di indurlo a 'ritirare' la propria domanda, quale candidato al concorso per l'abilitazione scientifica nazionale all'insegnamento nel settore del diritto tributario, per favorire altro soggetto in possesso di un curriculum nettamente inferiore.
In cambio: la promessa che si sarebbero adoperati per la sua abilitazione successivamente.
La Procura di Firenze verificati "Sistematici accordi corruttivi tra docenti universitari di diritto tributario, per spartirsi l'assegnazione di abilitazioni in base a valutazioni non basate su criteri meritocratici bensì orientate a soddisfare interessi personali, professionali o associativi", ha disposto, tramite la Guardia di Finanza, una vasta operazione di polizia giudiziaria su tutto il territorio nazionale.
In tale  ambito sono stati eseguiti provvedimenti cautelari personali nei confronti di 29 docenti universitari, con arresti domiciliari e interdizioni, per un anno, allo svolgimento delle funzioni di professore universitario e di quelle riferibili ad ogni altro incarico assegnato in ambito accademico. 
Non sono mancate perquisizioni in uffici pubblici, abitazioni private e studi professionali.
Corruzione?
Sì perché chi ha chiesto il proprio vantaggio non può averlo ricevuto gratuitamente.
Mortificante per il professore danneggiato?
Senza dubbio.
C'è da sperare che siano in tanti a denunciare, anche a posteriori, danni simili subiti nella propria vita. Denunce circostanziate che inducano la politica ( pessima tutrice di questi misfatti ) a svestirsi degli attuali panni impregnati di potere spregiudicato, quasi sempre per compensi illeciti o voto di scambio.
Le denunce "concorsuali" dovrebbero prendere piede  in gran numero, come quelle fatte recentemente da attrici, soprattutto americane, contro un potente produttore cinematografico.
Ma di quest'altra forma "corruttiva" ne parliamo in separata sede.
Alla prossima.

 
 
 
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