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Sempre più difficile comprendere e dare credito ad un presunto leader politico

Post n°652 pubblicato il 22 Ottobre 2017 da leo.fortuna
 

C'è veramente da rimanere costernati quando si condivide una posizione, sostenendola incondizionatamente, e vedere l'autore, poco dopo, frenare bruscamente.
Messo in discussione l'operato del vertice di Bankitalia su basi credibili, Renzi, a sorpresa, come se nulla fosse successo non ha esitato a dichiarare: "Nessun problema se confermano Visco". Aggiungendo: "Prenderò atto della decisione del Governo e qualsiasi decisione sarà, non intaccherà minimamente i nostri rapporti. Gentiloni non ha bisogno di consigli. Paolo ha la mia stima, il mio rispetto e la mia amicizia. E le sue parole sull'indipendenza e l'autonomia della Banca d'Italia sono giuste".
Roba da matti.
Ma come è possibile dare seguito ad una credibilità che ritenevo definitivamente acquisita?
Renzi ha perso la faccia definitivamente.
Meglio avrebbe fatto ad insistere sul punto, magari condividendo, come non ho esitato a fare io dopo averlo letto, la posizione di Lorenzo Marsili,Giornalista, fondatore e direttore di European Alternatives, che ha scritto sul suo blog, ripreso da Huffington Post, un post dal titolo: "4 ragioni per cambiare Bankitalia" che di seguito pubblico integralmente.
Testo che invito a leggere perché, dopo, sarà facile comprendere quale grossa occasione ha perso il Segretario del PD per formalizzare al meglio l'attacco a Visco.
"Matteo Renzi propone di non confermare il governatore della Banca d'Italia ed è subito polemica. Certo, le motivazioni sono probabilmente elettorali e interne al Pd. E certo, il rapporto fra alcuni fedelissimi del segretario e il marciume del sistema bancario italiano è sotto gli occhi di tutti. Ma non dovrebbe interessarci cosa dice Renzi. Dovrebbe interessarci cambiare un sistema finanziario corrotto e clientelare.
Ci meritiamo una politica nuova che possa spingere la necessaria trasformazione di un modello economico e finanziario che non funziona più. Perché il teatrino della politica inconcludente ha stancato. E dovrebbe essere arrivata l'ora della serietà. Cosa si dovrebbe chiedere quindi? Ecco quattro semplici punti.
1- L'indipendenza della Banca Centrale non ha funzionato e va riformata. Indipendenza non significa che la democrazia non debba indirizzare la politica monetaria e la supervisione bancaria. Dobbiamo usare gli strumenti che ci sono e contestualmente richiedere maggiori poteri parlamentari per indirizzare l'operato della Banca Centrale.
2- Ignazio Visco va sostituito. Il suo mandato si è contraddistinto per una sequela di crisi bancarie; l'incapacità del governatore di avanzare qualsivoglia riforma strutturale di un sistema in bancarotta morale e finanziaria è palese.
3- Ma sostituire Visco con chi? Ecco l'identikit del governatore che ci servirebbe: una personalità che metta al centro del suo mandato la giustizia del sistema finanziario, il che include anche un cambiamento radicale di approccio verso i super-compensi dei top manager. E poi qualcuno che lavori per mettere la finanza a servizio dell'economia reale e che porti una buona dose di scetticismo verso le grandi banche occupate a fare profitti con investimenti speculativi mentre la piccola e media impresa si vede i prestiti negati.
E infine qualcuno in grado di portare una dose di saggezza nel Consiglio della Banca Centrale Europea per:
a) aumentare la trasparenza della Bce e richiedere un maggiore ruolo di indirizzo del Parlamento Europeo;
b) chiedere che la Bce si occupi di garantire non solamente il tasso di inflazione ma anche la piena occupazione, come accade per la Federal Reserve americana;
c) assicurarsi che nessun governo riceva mai più una "letterina" dai banchieri in cui si ordina svalutazione del lavoro in cambio di aiuto sullo spread.
4- Rimettere Bankitalia sotto piena proprietà pubblica.
Abbiamo bisogno di un governatore costruttivo e disobbediente, di alto profilo morale e intellettuale, che abbia piena coscienza della necessità di trasformare profondamente un sistema in crisi. Non accadrà. Ma proporlo, e provarci, dovrebbe essere il compito della politica che vuole rappresentare il nuovo. "
SARANNO MOLTO GRADITE OPINIONI A RIGUARDO.

 
 
 
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