Per FORTUNA che...

Si moltiplicano in tutto il Paese le vittime dei violenti, che siano professori o compagni di scuola.

Studenti, adolescenti, coetanei nelle aule si trasformano in aguzzini dei loro compagni e dei loro insegnanti.

Concludendo col postare in RETE le loro squallide "imprese".

Qualcosa di insopportabile: è d'obbligo porsi l'obiettivo di come venirne a capo.

È opinione diffusa e convinta che siamo di fronte a un allarmante deficit educativo da parte delle tre principali "agenzie educanti": scuola/docenti, famiglia/genitori, società/rete (reale o digitale che sia).

E ciascuna tenta di scaricare sull'altra il peso di queste gravi azioni.

In realtà sarebbe opportuno prenderselo tutto e dividerselo in modo conforme al caso in esame.

Questo è uno dei tanti fenomeni che induce, a tutti i livelli, all'esigenza irrinunciabile di uno Stato e di persone autorevoli.

Basta con questo "Fai da te" che non conduce da alcuna parte.

Indispensabile ripartire dalla SCUOLA: luogo sacro dei rudimenti dei principi educativi. 

A Lucca giovani bulli intimano al professore di inginocchiarsi. 

A Roma lo studente minaccia il docente di scioglierlo nell'acido. 

Sono gli ultimi di una serie di episodi che segnano il degrado.

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P.S.: Tratto da post pubblicati su INSTAGRAM leofortuna49