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Per trarne insegnamento e non dire più sciocchezze

Post n°736 pubblicato il 20 Agosto 2018 da leo.fortuna
 

Alle tante notizie susseguitesi al tragico crollo del ponte Morandi, credo non sia stato dato adeguato risalto, soprattutto nei dibattiti televisivi, a quanto dichiarato dall'Architetto Renzo Piano, in un intervista a "La Repubblica".
Asserendo, innanzi tutto, che: "I ponti non crollano per fatalità. Nessuno dunque venga a dirci questo". L'Architetto genovese, senatore a vita, specifica, altresì, che:
"Non è certo colpa della casualità né della topografia della fragile Genova. Non credo al fatalismo che considera incontrollabile l'anarchia della natura, dei fulmini e della pioggia. I ponti non crollano per fatalità. Nessuno dunque venga a dirci che è stata la fatalità. All'opposto della fatalità c'è la scienza. L'Italia è un paese di grandi costruttori, progettisti geniali, scienziati e umanisti. E però non applicano quella scienza che viene prima della manutenzione e si chiama diagnostica. In medicina nessuno fa niente senza una diagnosi. I ponti, le case e tutte le costruzioni vanno trattati come corpi viventi. In Italia produciamo apparecchiature diagnostiche sofisticatissime e strumentazioni d'avanguardia che esportiamo in tutto il mondo. Ma non li usiamo sulle nostre costruzioni. Spero che il maledetto crollo di questo ponte ci faccia riflettere e ci faccia uscire dall'oscurantismo culturale del 'secondo me si fa così'. Per esempio con la termografia possiamo determinare lo stato di salute di un muro senza neppure bucarlo, proprio come avviene con il corpo umano: si comincia col misurare le temperature delle sue varie parti. Credo che la manutenzione non sia mai mancata. Quel ponte l'ho sempre visto sotto controllo. Ma Genova è una città fragile, divisa in due, ed è lunga 20 chilometri. Il ponte è stato sollecitato all'inverosimile".
L'auspicio di Renzo Piano è che questa tragica lezione venga compresa e guardando al domani, "per tenere assieme Levante e Ponente forse dovrebbero pensare a un incremento del trasporto sul ferro e sull'acqua. Ma conclude, questo è il momento del cordoglio e del lutto". (FONTE:Huffington Post Italia)
GLI ARTEFICI DEL "GOVERNO DEL CAMBIAMENTO" NE TRAGGANO INSEGNAMENTO E LA SMETTANO DI DIRE SCIOCCHEZZE UNA DIETRO L'ALTRA. FACCIANO TESORO DELLE FONTI DI SAGGEZZA, COMPETENZA, CAPACITÀ ED ESPERIENZA.

 
 
 
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