Lo assicura l'Istat: "La ripresa registrata nei primi tre mesi dell'anno è destinata a proseguire anche nel secondo trimestre".
A stimolare l'economia italiana, sono la domanda nazionale e quella estera.
Peccato che per l'occupazione non ci siano ancora i segnali di svolta auspicati perché il mercato del lavoro non ne ha mostrato alcuno.
Ergo, ci raccontano "frottole" per tirare a campare.
La verità emergerà col passare del tempo ed è riconducibile a quello che sostenevo nel precedente post.
L’attuale crisi economica è molto simile alla crisi della “grande depressione” del 1929 che durò per ben 10 anni.
Esplosa nel 2009 (ma iniziata nel 2007) durerà sino al 2019.
I bla bla che susseguiranno, soprattutto quelli pronunciati dai massimi esponenti istituzionali: italiani, europei e mondiali, costituiranno il NULLA.
Esaminiamo la situazione del nostro Paese che, paradossalmente, è meno esposto di altri per "pregi" popolari non attribuibili alle istituzioni, bensì alla "forza" propria riveniente da una civiltà maturata nei secoli.
In tutta sincerità, a chi fanno paura i continui "sbalzi" delle Borse?
Ricordiamolo; questa crisi è iniziata a causa del dissesto dei mutui subprime negli USA.
Il “mutuo subprime” è stato concesso dalle banche a persone con un reddito basso e insicuro.
E’ diventata, così, un’operazione rischiosa e letale per le banche, poiché non vi era alcuna certezza che i mutuatari potessero ripagare il debito. Così come in realtà è avvenuto.
Questi sbalzi borsistici esagerati, alla massa degli italiani non fanno né caldo ne freddo perché non inducono né al pessimismo né all'ottimismo.
La Borsa, per la struttura sociale italiana, non è possibile considerarla un frutto appetibile perché non suscita alcuna euforia e di riflesso non ci deprime.
Ci interessa veramente poco se gli annunci del Presidente della Bce fanno schizzare gli indici borsistici verso l'alto quando, il giorno dopo, una dichiarazione sbagliata di qualche leader votato a esternazioni ne provoca, invece, un nuovo crollo.
A guardare in faccia la drammatica realtà che stiamo vivendo da anni, onestamente bisogna ammettere che la vera crisi, quella dell'economia reale, non è ancora finita.
Cosa ci aspetta ancora?
Inviato da: andrea
il 12/07/2020 alle 15:14
Inviato da: Mr.Loto
il 11/05/2020 alle 18:23
Inviato da: cassetta2
il 31/03/2020 alle 16:41
Inviato da: cassetta2
il 26/03/2020 alle 18:22
Inviato da: Mr.Loto
il 08/03/2020 alle 10:35