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L’imminente ripresa economica è pura chimera. In realtà…

Post n°372 pubblicato il 10 Giugno 2015 da leo.fortuna
 

 

Lo assicura l'Istat: "La ripresa registrata nei primi tre mesi dell'anno è destinata a proseguire anche nel secondo trimestre".
A stimolare l'economia italiana, sono la domanda nazionale e quella estera.
Peccato che per l'occupazione non ci siano ancora i segnali di svolta auspicati perché il mercato del lavoro non ne ha mostrato alcuno.
Ergo, ci raccontano "frottole" per tirare a campare.
La verità emergerà col passare del tempo ed è riconducibile a quello che sostenevo nel precedente post.
L’attuale crisi economica è molto simile alla crisi della “grande depressione” del 1929 che durò per ben 10  anni.
Esplosa nel 2009 (ma iniziata nel 2007) durerà sino al 2019.
I bla bla che susseguiranno, soprattutto quelli pronunciati dai massimi esponenti istituzionali: italiani, europei e mondiali, costituiranno il NULLA.
Esaminiamo la situazione del nostro Paese che, paradossalmente, è meno esposto di altri per "pregi" popolari non attribuibili alle istituzioni, bensì alla "forza" propria riveniente da una civiltà maturata nei secoli.
In tutta sincerità, a chi fanno paura i continui "sbalzi" delle Borse?
Ricordiamolo; questa crisi è iniziata a causa del dissesto dei mutui subprime negli USA.
Il “mutuo subprime” è stato concesso dalle banche a persone con un reddito basso e insicuro.
E’ diventata, così, un’operazione rischiosa e letale per le banche, poiché non vi era alcuna certezza che i mutuatari potessero ripagare il debito. Così come in realtà è avvenuto.

Questi sbalzi borsistici esagerati, alla massa degli italiani non fanno né caldo ne freddo perché non inducono né al pessimismo né all'ottimismo.
La Borsa, per la struttura sociale italiana, non è possibile considerarla un frutto appetibile perché non suscita alcuna euforia e di riflesso non ci deprime.
Ci interessa veramente poco se gli annunci del Presidente della Bce fanno schizzare gli indici borsistici verso l'alto quando, il giorno dopo, una dichiarazione sbagliata di qualche leader votato a esternazioni ne provoca, invece, un nuovo crollo.
A guardare in faccia la drammatica realtà che stiamo vivendo da anni, onestamente bisogna ammettere che la vera crisi, quella dell'economia reale, non è ancora finita.
Cosa ci aspetta ancora?

 

Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Vincenzo il 11/06/15 alle 14:37 via WEB
Ho trovato molto interessante il richiamo ai mutui SUBPRIME che hanno determinato il crollo della Borsa americana con il tracollo delle Banche. Ti sarei grato se approfondissi questo aspetto proprio nell'ottica dello scarso interesse borsistico degli italiani che è possibile riferirlo alle classi sociali più basse compreso il ceto medio (ammesso che esista ancora). Di conseguenza l'interesse per la Borsa è riferibile alla classe Borghese ove si annoverani i ricchi. Complimenti per come stai trattando l'argomento ed essendoci ancora molto da dire resto in attesa di leggere il seguito. Un cordiale saluto. Vincenzo
 
 
leo.fortuna
leo.fortuna il 17/06/15 alle 19:01 via WEB
Vincenzo, nel ringraziarti per l'intervento, molto gradito, chiedo scusa per il ritardo nel risponderti. Chiedevi un approfondimento sui mutui SUBPRIME. Cosa aggiungere se non che hanno causato un disastro epocale? Gli americani sono, in genere, molto intraprendenti ma gli operatori di Borsa e i finanzieri sono persone senza scrupoli. Pensano solo ed esclusivamente ai profitti, così come hanno fatto le banche in questa circostanza che erogavano mutui per acquistare case, consapevoli che chi non era solvibile si vedeva, materialmente, privato della casa medesima e, per di più, la banca la rivendeva a prezzo maggiorato. Ovviamente a riguardo non vi sono (o non vi erano) leggi che impediscono bolle speculative. Cordialmente. Leonardo Fortuna
 
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