la torta imperfetta
Acqua farina caffè marmellata Cuociono i cuochi una torta inventata Il riso in bocca, le mani in pasta Briciole zucchero e basta
Poirot stava cenando con il suo amico Hanry Bonnington a Chelsea dove una cameriera, Molly, si vantava di ricordare sempre quello che piaceva ai suoi clienti….”Forse voi riderete di me, Molly arrossì ma quando hai un cliente da dieci anni si impara a sapere quello che gli piace e quello che non gli piace. Ha sempre detestato sia il rognone che le more ed invece quella sera ha ordinato pasticcio di rognone e torta di more! Era come se non notasse nemmeno quello che ordinava!”
Tre topolini ciechi, A. Christie
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Post n°156 pubblicato il 23 Ottobre 2015 da latortaimperfetta
L’amico è innanzi tutto colui che non giudica. Egli apre la porta al viandante, alle sue stampelle, al suo bastone deposto in un canto e non gli chiede di danzare per giudicare la sua danza. E se il viandante parla della primavera oramai sopraggiunta, l’amico è colui che riceve dentro di sé la primavera. E se egli racconta l’orrore della carestia nel villaggio dal quale proviene, l’amico soffre con lui la fame. L’amico nell’uomo è la parte destinata a te e che apre per te una porta che forse non aprirebbe mai per nessun’altro. Il tuo amico è un amico vero, e tutto quello che dice è vero. L’amico nel tempio, quello che grazie a Dio io sfioro e incontro, è colui che volge verso di me lo stesso mio viso, illuminato dallo stesso Dio, anche se tu sei piovuto dal cielo e io sto costruendo la mia cittadella. Io ti posso incontrare al di sopra di tutte le nostre divisioni, e posso divenire tuo amico. Quello che riceverai da me con amore è come un’ambasciatore del mio mondo interiore. Tu lo tratti bene, lo fai sedere e lo ascolti. Ed eccoci felici. L’amicizia è innanzi tutto una tregua e una grande circolazione dello spirito al di sopra delle divisioni particolari. L’ospitalità e la cortesia sono incontri dell’uomo nell’uomo. Incontrerai fin troppi giudici per il mondo. Se si tratta di plasmarti in modo diverso e di rafforzarti, lascia questo compito ai nemici. Se ne incaricheranno loro, come la tempesta scolpisce il cedro. Perché Dio quando entri nel suo tempio, non ti giudica più, ma ti accoglie Antoine de Saint Exupéry La dedico a te, amico mio caro, mi chiedo: "tu entri nel tempio?" A volte ne dubito |
Inviato da: GothMakeUp
il 08/07/2017 alle 15:14
Inviato da: ilkappafl
il 01/07/2017 alle 03:01
Inviato da: andrew_mehrtens
il 30/06/2017 alle 23:29
Inviato da: archetypon
il 22/06/2017 alle 18:21
Inviato da: ilkappafl
il 18/06/2017 alle 04:41