Creato da alexkyvial il 06/02/2007
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Post N° 6

Post n°6 pubblicato il 09 Marzo 2007 da alexkyvial

Sporgendosi di tanto in tanto Michele scrutava verso l'oscurita' del bosco per capire chi o cosa stava trascinando qualcosa lungo il terreno.

Decise di avvicinarsi ancora di più, il suo spirito di sopravvivenza gli dava enorme coraggio. Ma purtroppo la sua avventatezza fini con far precipitare la situazione.

"Eccolo..." senti gridare verso di lui. Improvvisamente il rumore di fogli si fece intenso. Due uomini con una maschera nera che ne lasciava solo scoperti gli occhi e la bocca stavano correndo verso di lui. Sentì l'adrenalina attivare i suoi muscoli ed inizio a correre

"Prendiamolo..Prendiamolo "...sentiva le urla dietro di lui.

Corse per almeno 20 minuti ininterrottamente e solo grazie alle ore di lezioni di tennis riusci' a sopravvivere a quello sforzo. Si fermo' solo quando la convinzione di non essere piu inseguito fu' forte.

Era riuscito a sfuggire a quella caccia : ma un interrogativo lo assaliva

Chi erano quegli uomini ? Perche' lo inseguivano ?

Ma una convinzione lo tranquillizzò : adesso era certo di non essere solo.

 
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Post N° 5

Post n°5 pubblicato il 09 Marzo 2007 da alexkyvial

Stranamente non c'era Zorro ad aspettarla. Zorro era un cane di piccola taglia abbandonato sulla statale 121, bianco, a pelo corto, ogni sera si faceva trovare davanti alla porta ad accoglierla.

Ma quella sera non c'era.

Lo chiamo piu' volte, prima con voce normale, poi urlando visibilmente preoccupata.
Guardo' in ogni punto, sotto i letti, negli armadi, ando' anche in cantina e nel box : nulla.

Zorro era sparito. La ciotola era vuota segno che durante la giornata aveva mangiato regolarmente.

Preoccupata penso' che era la prima volta che si allontava. Usci dalla porta di casa gridando il suo nome, inizio a' camminare un po' lungo la via che arriva verso la sua casa continuando a gridare quel nome. Che strano penso....non c'e' in giro nessuno stasera. Ma ben presto si rese conto che da nessuna parte non c'era nessuno. Inizio a guardare oltre le finestre delle altre case : vuote. Tutte vuote. Le luci erano accese ovunque, i camini carichi di fumo ma non c'era traccia di anima viva. Nessuna macchina. Nessuno per strada.

Era evidentemente successo qualcosa e la scomparsa di Zorro era sicuramente correlata.

Le gambe iniziarono a tremare, i battiti del cuore ad accellerare. Inizio a correre senza una meta precisa nella speranza di trovare qualcuno.

Niente, era sola. Non c'era piu' nessuno in quel quartiere.

...continua

 
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Post n°4 pubblicato il 08 Marzo 2007 da alexkyvial

Impaurito, si allontano' con il cuore ancora palpitante, il disagio lo stava assalendo.

Ora capiva come doveva sentirsi un bambino perso improvvisamente tra la folla. Aveva voglia di piangere, chiedere aiuto a qualcuno, ma attorno a lui tutto era inerme.

Continue domande esplodevano nella sua testa : dove erano finiti tutti ? cosa era successo di tanto grave da far scappare tutti ?

Attirato improvvisamente da un rumore si volto' di scatto verso gli alberi dietro la casa. C'era qualcuno o qualcosa : ne era certo. Cercò di muovere le gambe in avanti, ma dovette usare tutte le sue forze per vincire la paura che le rendeva pesanti. Il rumore era incessante, qualcuno stava camminando su delle foglie. Si, ne era certo.

Erano dei passi.

Decise di inginocchiarsi cercando di riportare alla mente le poche lezioni di sopravvivenza che aveva imparato durante il militare. Poi , con uno scatto, si alzò, corse velocemente facendo il minor rumore possibile dietro un albero e si schiaccio il piu' possibile contro di esso per non farsi vedere.

Erano le 22:24 quando Monica decise che la sua giornata era finita. Le ultime mail per il suo capo all'estero per lavoro, le avrebbe lette il giorno seguente : a giudicare dall'oggetto poteva rimandarle. Spense il monitor del PC, raccolse il suo cappotto, la borsetta e si avvio verso l'ascensore. Era sempre l'ultima ad andarsene e anche quella sera le luci degli altri uffici lungo il corridoio erano spente.

Quando le porte dell'ascensore si aprirono si rese conto che la luce interna non andava. Un istante e un brivido la colse lungo la schiena. Non provava paura , ma un certo disagio ad entrare in quella scatolo completamente buia, illuminata solo leggermente dalla luce dei tasti.

Schiacciò il piano sotterraneo e lentamente si senti' scendere verso' il basso.

Il parcheggio era oramai deserto  e la sua macchina sembra la regina di quello spazio vuoto. Usci come al solito imprecando con il solito telecomando che non funzionava, costringedolo all'apertura manuale della sbarra di uscita.  Faceva quella strada da 14 anni oramai, l'avrebbe potuta fare ad occhi chiusi.

Arrivò a casa senza rendersi conto che durante il tragitto non aveva incrociato nessun altra macchina, ma capi' che c'era qualcosa di strano aprendo la porta di casa.

...continua

 
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Post n°3 pubblicato il 19 Febbraio 2007 da alexkyvial

La macchina non ripartiva, le ruote erano bloccate nel fango.
Incazzato e impaurito iniziò a camminare verso la citta senza un pensiero preciso.
Due ore dopo, assetato e visibilmente stremato, si sedette su un piccolo masso ai bordi della strada, sperando e  pregando che qualcuno passasse. Un altra ora se ne volo via senza che anima viva avesse dato un cenno. Cerca di ricordare tutto quello che era accaduto prima, ma ne la vista annebbiata ne la fatica incombente gli permetteva di concentrarsi a dovere. Una locanda illuminata sembro ravvivarlo. Facendo ricordo alle ultime forse rimaste, inzio a correre , buttandosi poi disperatamente contro la porta di ingresso e picchiando incessantemente i pugni per farsi aprire.
Nessuna risposta.
Come tutti il resto , anche quella casa apparriva senza di vita. Eppure le luci erano accesse, la televisione funzionante e la tavola ancora timidamente apparecchiata.
Cosa era successo ? nuovamente quelle domande a cui non sapeva rispondere . Qualcosa era successo : doveva sciprire cosa.

Guardo' attraverso ogni finestra, per scrutare il minimo movimento, finche improvvisamente il suono del telefono attiro' la sua attenzione.

Qualcuno stava chiamando quel numero. I suoi occhi , incuranti della fatica , si spalancarono. Le mani improvvisamente divennero forti , afferrarono un grosso mattone rosso e lo scaraventarono con forza oltre la vetrata principale. Mentre mille frantumi si sparsero ovunque salto' dentro, e si diresse velocemente verso la cornetta

"Pronto ?" disse con voce ancora tremolante.

Nessuno rispose.

"Pronto ? ..Pronto ??" ...continuo a ripetere...

 
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Puntata 0

Post n°1 pubblicato il 06 Febbraio 2007 da alexkyvial

Era tutto cosi’ strano. La porta di casa era aperta, la moglie e i figli erano misteriosamente spariti. Anche le case dei vicini, nonostante le luci accese erano apparentemente disabitate. I telefoni di amici e parenti tutti irraggiungibili. Penso’ alle cose piu’ terribili. Un allarme nucleare, un virus killer. Forse avevano costretto la gente l’evacuazione della zona. Ma era un ipotesi assurda. Qualcuno gli avrebbe impedito di arrivare fin li. No, no...era successo qualcosa...ma non sapeva darsi una spiegazione.

La radio dell’auto era completamente muta. Cominciava ad essere spaventato. Il cuore inizio’ ad accellerare i suoi battiti. Prese la strada verso la citta’ speranzoso, ma in giro non c’era nessuno. Le strade erano deserte, nessuna macchina, nessuna persona. Mentre i battiti del cuore non accennavano a diminuire cerco di ragionare e non farsi prendere dal panico.

Era gia’ mezzora che guidava.
Bar , ristoranti, case, negozi e tutto quello che incrociava sulla sua strada era completamente privo di vita.

Improvvisamente i fari di un auto apparvero nel suo specchietto.

“Finalmente. !! “ ..penso’

Le luci si avvicinarono a grande velocita’, erano sempre piu’ grandi.

“Oddioooo....questo mi viene addosso !! “ grido’.

Schiaccio l’accelleratore con tutta la forza che aveva e giro’ il volante verso sinistra per spostarsi dalla traiettoria. Riusci’ ad evitare il primo impatto ma non il secondo. Perse il controllo dell’auto e in pochi istanti si trovo in mezzo ad un prato. Si mise a gridare “Bastardo, Figlio di puttana...”  in direzione dell’auto pirata che nel frattempo era fuggita.  
 
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