[Baciami, baciami. Dove mi piace. Sul collo, sulle orecchie…] Quello prima di te non voleva spogliarsi e chiudeva gli occhi. I miei erano bene aperti invece, ma più li spalancavo, più vedevo nebbia; nello sforzo lacrimavo; io guardavo, ma di fronte a me non c’era nessuno. Se n’era andato, lasciandomi sola con il suo cazzo [baciami, stringimi… no! Aspetta un po’ prima di infilare la mano nelle mutande]. A essere sincera a volte il tuo lo staccherei e me lo porterei a casa, dentro un barattolino, in salamoia. Chissà se si può riattaccare un pene come si fa con un arto…. Ieri quando tu mi dormivi accanto io sognavo di avere due cani e due gatti zoppi, povere bestie; e dovevo stare attenta che non si sbranassero: se avessero perso anche le zampe buone, come avrebbero fatto a camminare? [Baciami, ancora! Ma adesso dammi una sigaretta] Nel sogno avevo anche un fidanzato, era un uomo senza gambe, incastrato con la sua sedia a rotelle in un cancello di filo spinato e io tentavo di liberarlo. Smembrare e rimettere assieme… ma manca sempre un pezzo, sì, manca sempre una lira per fare un milione [baciami, toccami, ma fallo come voglio io]. Pensa che fatica quelli che devono rimettere insieme i resti dei morti di morte violenta. Cucirli pezzo per pezzo e renderli alfine presentabili una volta composti nella bara. Quanto guadagnerà un riassemblatore di cadaveri? Voglio cambiare lavoro [baciami, baciami, baciami. Adesso andiamo di là, questo divano è scomodo]. Poly