Post n°306 pubblicato il 31 Luglio 2007 da Speculare
Ringrazio Angus e julia Stone per le parole e M.Oddi per le immagini.
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Fanno delle cose, le donne, alle volte, che c'è da rimanere secchi. Potresti passare una vita a provarci: ma non saresti capace di avere quella leggerezza che hanno loro, alle volte. Sono leggere dentro. Dentro.
Uno si costruisce grandi storie, questo è il fatto, e può andare avanti anni a crederci,non importa quanto pazze sono, e inverosimili, se le porta addosso,e basta. Si è anche felici, di cose del genere. Felici. E potrebbero non finire mai. Poi, un giorno, succede che si rompe qualcosa, nel cuore del gran marchingegno fantastico, tac, senza nessuna ragione, si rompe d'improvviso e tu rimani lì, senza capire come mai tutta quella favolosa storia non ce l'hai più addosso,ma davanti, come fosse la follia di un altro, e quell'altro sei tu. Tac. Alle volte basta un niente. Anche solo una domanda che affiora. Basta quello.
Se la “costruzione di un amore spezza le vene delle mani”, la fine di un amore o di una storia avviene spesso senza capirci nulla…il meccanismo si inceppa…tutto diventa banale, ovvio, risaputo, prevedibile…non basta cambiare un pezzo, un ingranaggio. Non basta. E non c’è cosa peggiore che cercare di razionalizzare o trovare ragioni oggettive…
novecento...è davvero un male costruirsi delle storie?forse si...ma c'è anche da dire che se non lo facessimo non crederemmo ancora alle favole e spesso ne abbiamo bisogno...bacio
anche gli uomini sono capaci di sogni di fantasie che diventano storie conme un presente che vive dentro di vita propria... alcune condivisibili altre meno.... guardiamo il mondo ogniuno dal proprio buco della serraturale prospettive possono esser simili ma mai uguali.... incontrarsi non è facile , quando un sogno si realizza non è più un sogno ...assume altri aspetti , altri sapori.... far della realtà qualcosa che nutra come i sogni è ben altra cosa ... difficile .. indomabile ... imprevedibile.... ma non impossibile...