La voce di un uomo

The voice of a man

 

SOCIETAS

Se la nostra società
assolve e incoraggia la
mancanza di virtù e i falsi
valori della vita, noi
dobbiamo rifare la società
in modo che felicità e
virtù coincidano.

Tsunesaburo Makiguchi

 

RAGIONE

Chiunque pretenda di pronunciare una verità nel campo pragmatico  dei rapporti morali, politici e sociali, in virtù di questa pretesa dice una falsità

Theodor Geiger

 

ART. 21 COST

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.

Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili.

In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell'autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all'autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s'intende revocato e privo di ogni effetto.

La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.

Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.

 

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Ronda anomala

Post n°67 pubblicato il 26 Febbraio 2009 da zalo88

Se ne parla un sacco..allora ne parlo anch'io.

Di per sé non sono contrario alle ronde (anche se il termine utilizzato m'inquieta e non poco), fondamentalmente si tratta di comuni cittadini che girano un po' e controllano la situazione. Nel qual caso vedessero qualcuno compiere un reato dovrebbero avvisare la polizia (anche se ritengo che l'effetto sarebbe puramente deterrente, perché se si vede uno compiere un reato, questi non aspetta che arrivi la polizia, però è certo che magari ci pensa due volte a far qualcosa perché sa di poter incorrere in una ronda anomala e rischiare maggiormente di essere preso). Ciò che mi lascia perplesso sono però due questioni, una meramente ipotetica, l'altra molto più concreta e probabile.

La prima: se non c'è nessuna autorità a dirigere queste ronde, chi mi assicura che, nel silenzio delle istituzioni, i "rondisti" non vadano a malmenare un po' di gente che gli sta sui maroni per partito preso? Visto quello che è successo a Roma con i neo-fascistoidi che sono andati a picchiare dei rumeni (rei di essere connazionali di alcuni stupratori) mi pare che il pericolo non sia solo frutto della mia fantasia. Inoltre, in questo caso, anche laddove ci si ritrovi di fronte ad un concreto reato, verrebbe meno il principio del divieto di farsi giustizia da sé (principio, questo, molto antico, estraneo solo alle società primitive e barbariche, nato per garantire che al reo non venisse commiata una pena superiore o inferiore rispetto a quella che meritava). E quando viene meno un principio come questo si rischia di incorrere in uno stato di totale incertezza del diritto e di legge del più forte. Quindi posso anche essere d'accordo con le ronde, ma solo a condizione che esse siano guidate da una persona dotata di una certa esperienza (qualcuno suggerisce i carabinieri in pensione) e che altresì siano previste delle sanzioni per chi viola gli ordini di colui che sarebbe una sorta di "comandante" della ronda.

La seconda: ho letto sul giornale che pare ci sia la possibilità di sponsorizzare le ronde. Questo per me è inaccettabile! Perché dal nobile scopo (non voglio essere malfidente nei confronti delle persone comuni che parteciperebbero alle ronde) di voler garantire maggiormente la sicurezza dei cittadini, si passa ad un fine molto meno nobile: quello di garantire la sicurezza di chi sponsorizza la ronda. E se è vero che comunque ronda sponsorizzata o non ronda non cambierebbe niente al cittadino comune, è altrettanto vero che si verrebbe a creare un enorme disparità secondo cui il più forte (inteso come economicamente più forte) può permettersi più sicurezza del più debole. Immaginate i beceri pensieri che potrebbe fare chi, detenendo magari proprietà immobiliari in un certo quartiere, decidesse di pagare le ronde perché rendano più sicuro quel quartiere, al fine di aumentare il prezzo dei propri immobili (e questo è solo un esempio).

Non sono uno strenuo sostenitore della ronda, anzi preferirei che non venisse mai attuata, ma, vista la condizione di insicurezza che si è venuta a creare nel nostro Paese (non certo colpa degli stranieri, ma di una classe politica che ha a cuore il prevalere dell'ingiustizia e non della giustizia), non sono nemmeno uno strenuo oppositore, purché, ovviamente, non trascenda dai limiti ben precisi impostile. E purché abbia il fine di aumentare la sicurezza dei cittadini e non l'intento di punire i malviventi o comunque di catturarli (le due cose sono legate, ma se io becco un uomo che sta per stuprare una ragazza magari non riuscirò a prenderlo, magari nemmeno la polizia vi riuscirà, ma sarò sicuro che quella donna sarà scampata allo stupro. Se il mio fine è la maggiore sicurezza per i cittadini allora l'ho raggiunto anche così, se il mio fine è la cattura dei colpevoli si rischia di degenerare ed iniziare ad utilizzare metodi che non possono considerarsi propri di una società civile: per esempio, visto che son sicuro che la polizia non arriverà in tempo, prendo a bastonate il malvivente, finché non crepa).
In ogni caso, come qualcuno giustamente ha sottolineato, basterebbe che i cittadini guardassero meno la televisione e uscissero di più.
Non credo inoltre che questo "strumento" porterà chissà quali benefici, specialmente vista la riforma della (in)giustizia che si apprestano a fare, ma a questo punto non mi sento nemmeno più autorizzato a prendere la netta posizione di difesa dello stato di diritto; essa avrebbe senso nel caso in cui lo stato di diritto vi fosse, ma a me pare che lo stato di diritto in Italia stia andando a farsi benedire (non dal papa)...e allora forse non è poi così sbagliato avere qualcuno che gironzola per strada, che tiene davvero all'ordine pubblico.

Terrei in ogni caso a sottolineare quanto sia assurdo vedere una norma del genere emanata da un legislatore. Egli, in questo modo, non fa altro che prendere atto della sua impotenza, dell'impotenza dello Stato dinnanzi alla delinquenza. Il legislatore dovrebbe pensare a prendere provvedimenti che garantiscano da parte sua maggiore sicurezza. Se poi il cittadino, volenteroso, diligente ed altruista, decidesse di voler dare una mano alle forze dell'ordine passeggiando appositamente per scovare un malavitoso che compie un reato ben venga, sarebbe liberissimo di farlo anche ora in realtà, in quanto non si avvarrebbe altro che del diritto di circolazione sul territorio dello Stato, garantito dall'articolo 16 della Costituzione.
Forse si era già capito, ma era tanto per chiarirci. Non intendo dare meriti su questa questione ai nostri governanti.

 
 
 
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SENTENZA N. 24 2004 DELLA CORTE COSTITUZIONALE

[...]

La CORTE COSTITUZIONALE

dichiara l'illegittimità costituzionale dell'art. 1, comma 2, della legge 20 giugno 2003, n 140 (disposizione per l'attuazione dell'art. 68 della Costituzione nonché in materia di processi penali nei confronti delle più alte cariche dello Stato);

dichiara ai sensi dell'art. 27 della legge 11 marzo 1953, n. 87, l'illegittimità costituzionale dell'art. 1, commi 1 e 3, della predetta legge n. 140 del 2003.

Così è deciso in Roma nella sede della Corte Costituzionale, Palazzo della Consulta, il 13 gennaio 2004.

 

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