La voce di un uomo

The voice of a man

 

SOCIETAS

Se la nostra società
assolve e incoraggia la
mancanza di virtù e i falsi
valori della vita, noi
dobbiamo rifare la società
in modo che felicità e
virtù coincidano.

Tsunesaburo Makiguchi

 

RAGIONE

Chiunque pretenda di pronunciare una verità nel campo pragmatico  dei rapporti morali, politici e sociali, in virtù di questa pretesa dice una falsità

Theodor Geiger

 

ART. 21 COST

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.

Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili.

In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell'autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all'autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s'intende revocato e privo di ogni effetto.

La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.

Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.

 

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Art. 32 questo sconosciuto

Post n°79 pubblicato il 23 Aprile 2009 da zalo88

Penso in molti abbiano sentito parlare di Paolo Ravasin, malato di Sla, che ha inviato una lettera al Presidente della Repubblica ed al Presidente del Senato per gridare il suo "no!" al disegno di legge, già approvato al Senato, sul testamento biologico. Questa persona al momento riesce a nutrirsi da sola attraverso l'ausilio di particolari frullati, tuttavia presto potrebbe non essere più in grado di nutrirsi autonomamente e quindi dovrà essere sottoposta all'alimentazione e all'idratazione artificiali. Ravasin ha dichiarato di voler continuare ad alimentarsi finché sarà in grado di farlo autonomamente, ma quando questo diverrà impossibile, ha chiesto che sia lasciato morire (non ha chiesto di essere ucciso, NON è eutanasia). Ma secondo il ddl in questione il paziente non può, nel testamento biologico, chiedere che non gli venga somministrato il trattamento di alimentazione ed idratazione forzata. Volete sapere il risultato assurdo qual è? Che finché il malato è cosciente ed in grado di esprimere la sua volontà può rifiutarsi di mangiare e di bere e lasciarsi morire. Se invece non è più in grado di farlo, nonostante abbia espressamente e formalmente dichiarato in un documento di non voler ricevere quei trattamenti, diventa obbligato a subirli. Che grandi legislatori che abbiamo eh?

In ogni caso, coscienza o non coscienza, vita o non vita, palle o non palle, chiesa o non chiesa la fonte legislativa primaria del nostro Paese è la Costituzione italiana. E la Costituzione italiana regola il diritto alla salute all'articolo 32:

La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.

Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.

L'unico cavillo che potrebbe giustificare una simile norma è quel «se non per disposizione di legge». Ma, come si può ben vedere, la Costituzione subito precisa che «La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana». A parte che credo non ci voglia un costituzionalista per comprendere quanto quella legge violi i limiti imposti dal rispetto della persona umana, ma in ogni caso, come credo di aver precisato in altri post, le leggi che impongono trattamenti sanitari obbligatori lo possono fare solo nell'interesse della collettività. Così si giustificano le vaccinazioni obbligatorie e così si giustificano le cure obbligatorie nel caso di gravi malattie particolarmente infettive. Non mi pare che qui siamo di fronte alla tutela di un interesse collettivo, anzi, facendo un ragionamento becero e disumano, alla collettività converrebbe che il paziente morisse dal momento che le cure costano.
La difesa dei leccaculo del papa consiste nel fatto che, a detta loro (in realtà, secondo me, non ci credono nemmeno), l'alimentazione e l'idratazione forzata non sarebbero trattamenti sanitari. Ma...siamo davvero così idioti? Al malato mica danno il pollo, la pizza, o che. Inoltre l'Oms (Organizzazione mondiale della sanità) ha sancito che «l'alimentazione e l'idratazione artificiali sono dei trattamenti sanitari a tutti gli effetti». Ora...quando la legge finirà dinnanzi alla Consulta (perché ci finirà, che lo vogliate o no, ci sarà qualcuno che solleverà la questione di legittimità costituzionale in via incidentale) pensate che i giudici della Corte daranno retta alle stronzate di alcune branche della Chiesa cattolica, o forse daranno maggiore retta a ciò che dice l'Oms? Pensate forse che i giudici della Corte costituzionale siano degli inetti vecchiettini che vanno in Chiesa tutti i giorni per paura di finire all'inferno e fanno sempre le offerte, oltre a dare 5x1000 e 8x1000, alla loro parrocchia, oppure forse sono delle persone molto colte, dotate di impeccabili capacità razionali e che probabilmente non avranno nemmeno bisogno di andare a vedere ciò che dice l'Oms per capire che alimentazione e idratazione artificiali sono trattamenti sanitari?

Signori miei, io l'ho sempre detto, non credo farò mai un testamento biologico, ma sono fermamente convinto che una persona abbia tutto il diritto di lasciarsi morire (non di uccidersi si badi). Il mio personale parere però non conta, quello della Costituzione sì invece.

Approvare questa legge così com'è è una cosa completamente inutile. La Consulta la boccerà e saremo di nuovo senza una norma che disciplini il testamento biologico (salvo sentenza additiva o sostitutiva).

 
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SENTENZA N. 24 2004 DELLA CORTE COSTITUZIONALE

[...]

La CORTE COSTITUZIONALE

dichiara l'illegittimità costituzionale dell'art. 1, comma 2, della legge 20 giugno 2003, n 140 (disposizione per l'attuazione dell'art. 68 della Costituzione nonché in materia di processi penali nei confronti delle più alte cariche dello Stato);

dichiara ai sensi dell'art. 27 della legge 11 marzo 1953, n. 87, l'illegittimità costituzionale dell'art. 1, commi 1 e 3, della predetta legge n. 140 del 2003.

Così è deciso in Roma nella sede della Corte Costituzionale, Palazzo della Consulta, il 13 gennaio 2004.

 

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