Creato da Piazza_delle_Erbe il 30/01/2007

Piazza delle Erbe

... visto dall'alto mi sembrava un paradiso in mezzo a quei sentieri, di tutto mi aspettavo tranne che una spiaggia di carabinieri...

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Messaggi di Novembre 2007

bruce 1.1

Post n°172 pubblicato il 29 Novembre 2007 da Piazza_delle_Erbe
 

Io, come la maggior parte di quelli della mia generazione, il Boss l’ho conosciuto nel 1984 con Born in the Usa. È stato il primo cantante straniero “serio” che abbia considerato, e poi quel disco (in realtà soprattutto I’m on fire e Dancing in the dark) mi ricorda la mia sfigata adolescenza senza donne, della quale non ho nessun rimpianto ma a cui, magari dopo qualche bicchiere, riesco a guardare con una specie di tenerezza. Detto questo, ieri Springsteen era a Milano e io ho avuto la fortuna (perla rara di quest’anno) di acquistare i biglietti via internet, due mesi fa, mezz’ora dopo l’inizio della prevendita. 80 carte ma Bruce mica viene tutti i giorni... (beh, oddio, il 25 giugno è di nuovo qua). Comunque, alla luce di questo concerto e ben lungi dal voler fare una recensione, vi metto a parte delle seguenti considerazioni:
  • avrà l’aria un po’ bolsa da vaccaro con troppi capelli in testa per la sua età (nessuna invidia, giuro!), ma quell'uomo è sempre un grande
  • avrà anche dovuto leggere i cartelli che gli hanno incollato per terra, ma almeno è uno dei pochi artisti stranieri che si sforza di parlare in italiano
  • adoro Little Steven, specie da quando somiglia a Danny De Vito; però dovrebbe rassegnarsi alla sua calvizie e lasciare la bandana al mefistofelico nano di casa nostra
  • mi piace moltissimo anche Max Weimberg, quel flippato impiegato del catasto che suona la batteria da dio; per non parlare poi di Clarence Clemons, che con quel sax può dire quello che vuole (ehm, solo una cosa: qualcuno può dirgli con gentilezza che le audizioni per i comprimari di Starsky & Hutch si sono chiuse da un pezzo?)
  • i concerti di Springsteen attirano frotte di gay
  • i vigili di Milano hanno un senso dell’umorismo che neanche il nano di cui sopra: vedendoci esitare nell’attraversare la strada, uno ci ha chiesto se volevamo essere presi per mano
  • prolificano le donne bioniche. Ora vabbè che è l'omo che add'a puzza', però com'è possibile che la ventenne e la quarantenne (entrambe peraltro molto belline) che mi sono ritrovato accanto profumassero anche dopo essersi agitate per due ore e mezza di concerto?
  • la differenza di età in una coppia comincia finalmente a essere considerata una minchiata, o forse era solo un fortuito caso astrale se ieri sera ne ho viste così tante
  • il romanticismo non era proprio il perno della serata ma, quando è partita She’s the one, ho pensato che su di lei ci stava proprio bene
P.S.: ho cambiato titolo al post per due motivi: primo, per le fondamentali integrazioni che mi sono venute in mente dopo qualche bicchiere di Pelaverga; secondo, perché ho scoperto che la Datch fa vestiti. Miiiiiii, come sono antico!!!

 
 
 

sciocco

Post n°171 pubblicato il 25 Novembre 2007 da Piazza_delle_Erbe

Eri così vicina che potevo sentire lo sguardo, l’odore, il sapore. Così vicina che mi pareva che se avessi allungato la mano avrei potuto stringerti. Così vicina che ho pensato di portarti via, anche solo per un lungo giro intorno a quel tanto che non conosci di me. Poi mi sono fermato a guardare, e ho guardato a lungo, e molto lontano. Credi che stia parlando di oggi? No, mi riferisco a ieri. La geografia non c’entra, c’entrano i sentimenti.

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oggi sarebbe meglio di no

Post n°170 pubblicato il 22 Novembre 2007 da Piazza_delle_Erbe

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Biglietto surrealista, 1924

 
 
 

metemsomatosi

Post n°169 pubblicato il 21 Novembre 2007 da Piazza_delle_Erbe

Sarà questo cielo bianco, sarà che appena un mese fa nuotavo nell’oceano, saranno queste colline che fanno a pugni con certi discorsi sul mare, mare nelle cui acque tutte le volte non solo il corpo ma anche la mente si sente più leggera, acque in cui si sciolgono in un attimo tutte le tensioni, le noie, le paranoie. Sarà tutto questo, o forse molto meno, ma se credessi nella reincarnazione sarei quasi sicuro di essere stato – no no, aspetta, parliamo di evoluzione, no? – sarei sicuro di rinascere pesce.


sullo sfondo Escher, in sottofondo Guccini

 
 
 

selezione naturale

Post n°168 pubblicato il 20 Novembre 2007 da Piazza_delle_Erbe

Mi arriva un messaggio in privato da una sconosciuta. Mi incuriosisce ma il suo profilo non dà molte informazioni; così, pur immaginando comprensibili resistenze, le chiedo «cosa fai nella vita?». Lei, con le sue comprensibili resistenze, capisce che non le sto chiedendo che lavoro fa, ma qualcosa di molto più intimo e importante: cosa fa della sua vita. Nella mia scala di valori, guadagna di colpo 1000 punti. Devo ricordarmene più spesso la prossima volta che conosco qualcuno: se alla fatidica domanda butta lì studi e mansioni prima ancora di dirmi quali sono le passioni che danno un senso alla sua esistenza, lascio perdere subito, chiunque esso sia.


 
 
 

uno dei nostri

Post n°167 pubblicato il 18 Novembre 2007 da Piazza_delle_Erbe
 

Mi manca solo una conferenza stampa e poi davvero tutti sapranno del mio incidente; incidente che ormai racconto con le stesse parole, le stesse pause, la stessa noia. Ultima in ordine di tempo, la mia padrona di casa. La prima cosa che mi chiede è «Era uno dei nostri?». Io, che in questo buco del culo piemontese sono abituato a identificare azienda e paese, immagino voglia sapere se a tamponarmi sia stato un mio collega. Per non sbagliare, comunque, mi limito a rispondere «In che senso?». E lei «Era italiano?». Mentre biascica qualcosa di razzista, ripenso al mio povero portabagagli, al mio urlo che si spegne nel buio, a quella Fiat nuova di pacco ridotta a mezzo catorcio e a quella biondina di 19 anni, vestita in un improbabile tigrato, che prima si agita terrorizzata fra gli airbag scoppiati, poi trova solo il coraggio di dire che non ha visto una macchina grande il doppio della sua. Rivedo la sua orribile madre orchessa sovrastare un padre succubo, praticamente invisibile; così come rivedo questa versione cattiva di Shrek far piovere due ceffoni dall'alto sulla ragazza come fossero punizioni divine. Sorrido sospeso tra il disgusto e la tenerezza: «Sì, non c’è dubbio, era proprio uno dei nostri».

 
 
 

don’t throw it (in the w.c.)

Post n°166 pubblicato il 16 Novembre 2007 da Piazza_delle_Erbe

Ci sono giorni in cui mi sento una poesia di cui ci si vergogna, scritta su un foglio di carta ora appallottolato, in cima a un cestino che nessuno vuole svuotare. Ogni tanto il foglio viene ripescato, disteso, riletto. Un giorno con tenerezza, l’indomani ridendo, il giorno dopo con pudore, un altro ancora con disgusto. Ma è un attimo: riappallottolato, il foglio torna in quel cestino che, per un motivo o per un altro, nessuno vuole svuotare.

 
 
 

unguenti

Post n°165 pubblicato il 15 Novembre 2007 da Piazza_delle_Erbe

Piazza: mi sento pesto come il ghiaccio del mojito
Eri: il mojito senza ghiaccio non ha significato

Io adoro questa donna.

 
 
 

piovono pietre

Post n°164 pubblicato il 14 Novembre 2007 da Piazza_delle_Erbe

Sbagli mille strade per raggiungere un posto in culonia dove però si mangia da dio, chiedendo informazioni a chiunque, persino a una donna a cavallo. Torni felice alla tua cucina adottiva dopo settimane di bacalhao e frango e perù e leitao. Ridi e bevi e ti racconti a una delle tue amiche più care facendo finta che non le scadrà il contratto a fine anno e probabilmente tornerà nella sua terra a 400 chilometri da qui. Pensi «Ma a quanto va quello lì?» e mentre lo pensi una macchina è già dentro il tuo cofano. Cristoni, ma quando scendi perdi la parola perché chi ti ha tamponato è una ragazzina terrorizzata che, all’arrivo dei genitori, si becca anche un paio di schiaffi che fanno male anche a te. Capisci che E. finge di star bene ma ha male al collo, al braccio e bisogna andare prima possibile al pronto soccorso. Torni a casa alle quattro del mattino come t’avessero pestato. Dentro.

 
 
 

c) ti tocchi

Post n°163 pubblicato il 12 Novembre 2007 da Piazza_delle_Erbe

Per quanto mi sforzi di capire, la differenza tra eteronimi e pseudonimi mi sembra una cosmica pippa mentale per letterati. A parte ciò, comunque vogliate chiamarli, Fernando Pessoa ne aveva parecchi, ciascuno con la sua bella personalità ben distinta. Ora, sul suo (bruttarello) monumento funebre che si trova a Lisbona nel monastero di Jerónimos, si è giustamente pensato di omaggiare alcuni di questi con la citazione di loro frasi celebri. Insomma, come se sulla mia lapide, fra 82 anni, si citasse, oltre me, anche il morto. Perché Piazza sono io, ma lo è anche Angelo. Io credo che sarebbe molto fico: prendete nota, please.

P.S.: ieri qualcuno ha disertato un battesimo in quanto era a lutto. Non lo capisco, né mi piacerebbe, da morto, rovinare la festa a qualcuno.

PP.S.: chi ha colto la citazione del titolo vince una cena col sottoscritto, una cena (promesso) molto più allegra del post.

 
 
 

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