Creato da Piazza_delle_Erbe il 30/01/2007
Piazza delle Erbe
... visto dall'alto mi sembrava un paradiso in mezzo a quei sentieri, di tutto mi aspettavo tranne che una spiaggia di carabinieri...
Messaggi di Novembre 2007
Post n°172 pubblicato il 29 Novembre 2007 da Piazza_delle_Erbe
Io, come la maggior parte di quelli della mia generazione, il Boss l’ho conosciuto nel 1984 con Born in the Usa. È stato il primo cantante straniero “serio” che abbia considerato, e poi quel disco (in realtà soprattutto I’m on fire e Dancing in the dark) mi ricorda la mia sfigata adolescenza senza donne, della quale non ho nessun rimpianto ma a cui, magari dopo qualche bicchiere, riesco a guardare con una specie di tenerezza. Detto questo, ieri Springsteen era a Milano e io ho avuto la fortuna (perla rara di quest’anno) di acquistare i biglietti via internet, due mesi fa, mezz’ora dopo l’inizio della prevendita. 80 carte ma Bruce mica viene tutti i giorni... (beh, oddio, il 25 giugno è di nuovo qua). Comunque, alla luce di questo concerto e ben lungi dal voler fare una recensione, vi metto a parte delle seguenti considerazioni:
P.S.: ho cambiato titolo al post per due motivi: primo, per le fondamentali integrazioni che mi sono venute in mente dopo qualche bicchiere di Pelaverga; secondo, perché ho scoperto che la Datch fa vestiti. Miiiiiii, come sono antico!!! |
Post n°171 pubblicato il 25 Novembre 2007 da Piazza_delle_Erbe
Eri così vicina che potevo sentire lo sguardo, l’odore, il sapore. Così vicina che mi pareva che se avessi allungato la mano avrei potuto stringerti. Così vicina che ho pensato di portarti via, anche solo per un lungo giro intorno a quel tanto che non conosci di me. Poi mi sono fermato a guardare, e ho guardato a lungo, e molto lontano. Credi che stia parlando di oggi? No, mi riferisco a ieri. La geografia non c’entra, c’entrano i sentimenti. |
Post n°170 pubblicato il 22 Novembre 2007 da Piazza_delle_Erbe
|
Post n°169 pubblicato il 21 Novembre 2007 da Piazza_delle_Erbe
Sarà questo cielo bianco, sarà che appena un mese fa nuotavo nell’oceano, saranno queste colline che fanno a pugni con certi discorsi sul mare, mare nelle cui acque tutte le volte non solo il corpo ma anche la mente si sente più leggera, acque in cui si sciolgono in un attimo tutte le tensioni, le noie, le paranoie. Sarà tutto questo, o forse molto meno, ma se credessi nella reincarnazione sarei quasi sicuro di essere stato – no no, aspetta, parliamo di evoluzione, no? – sarei sicuro di rinascere pesce. ![]() sullo sfondo Escher, in sottofondo Guccini |
Post n°168 pubblicato il 20 Novembre 2007 da Piazza_delle_Erbe
Mi arriva un messaggio in privato da una sconosciuta. Mi incuriosisce ma il suo profilo non dà molte informazioni; così, pur immaginando comprensibili resistenze, le chiedo «cosa fai nella vita?». Lei, con le sue comprensibili resistenze, capisce che non le sto chiedendo che lavoro fa, ma qualcosa di molto più intimo e importante: cosa fa della sua vita. Nella mia scala di valori, guadagna di colpo 1000 punti. Devo ricordarmene più spesso la prossima volta che conosco qualcuno: se alla fatidica domanda butta lì studi e mansioni prima ancora di dirmi quali sono le passioni che danno un senso alla sua esistenza, lascio perdere subito, chiunque esso sia. ![]() |
Post n°166 pubblicato il 16 Novembre 2007 da Piazza_delle_Erbe
Ci sono giorni in cui mi sento una poesia di cui ci si vergogna, scritta su un foglio di carta ora appallottolato, in cima a un cestino che nessuno vuole svuotare. Ogni tanto il foglio viene ripescato, disteso, riletto. Un giorno con tenerezza, l’indomani ridendo, il giorno dopo con pudore, un altro ancora con disgusto. Ma è un attimo: riappallottolato, il foglio torna in quel cestino che, per un motivo o per un altro, nessuno vuole svuotare. ![]() |
Post n°165 pubblicato il 15 Novembre 2007 da Piazza_delle_Erbe
Piazza: mi sento pesto come il ghiaccio del mojito |
Post n°164 pubblicato il 14 Novembre 2007 da Piazza_delle_Erbe
Sbagli mille strade per raggiungere un posto in culonia dove però si mangia da dio, chiedendo informazioni a chiunque, persino a una donna a cavallo. Torni felice alla tua cucina adottiva dopo settimane di bacalhao e frango e perù e leitao. Ridi e bevi e ti racconti a una delle tue amiche più care facendo finta che non le scadrà il contratto a fine anno e probabilmente tornerà nella sua terra a 400 chilometri da qui. Pensi «Ma a quanto va quello lì?» e mentre lo pensi una macchina è già dentro il tuo cofano. Cristoni, ma quando scendi perdi la parola perché chi ti ha tamponato è una ragazzina terrorizzata che, all’arrivo dei genitori, si becca anche un paio di schiaffi che fanno male anche a te. Capisci che E. finge di star bene ma ha male al collo, al braccio e bisogna andare prima possibile al pronto soccorso. Torni a casa alle quattro del mattino come t’avessero pestato. Dentro.
|
Post n°163 pubblicato il 12 Novembre 2007 da Piazza_delle_Erbe
Per quanto mi sforzi di capire, la differenza tra eteronimi e pseudonimi mi sembra una cosmica pippa mentale per letterati. A parte ciò, comunque vogliate chiamarli, Fernando Pessoa ne aveva parecchi, ciascuno con la sua bella personalità ben distinta. Ora, sul suo (bruttarello) monumento funebre che si trova a Lisbona nel monastero di Jerónimos, si è giustamente pensato di omaggiare alcuni di questi con la citazione di loro frasi celebri. Insomma, come se sulla mia lapide, fra 82 anni, si citasse, oltre me, anche il morto. Perché Piazza sono io, ma lo è anche Angelo. Io credo che sarebbe molto fico: prendete nota, please. P.S.: ieri qualcuno ha disertato un battesimo in quanto era a lutto. Non lo capisco, né mi piacerebbe, da morto, rovinare la festa a qualcuno. PP.S.: chi ha colto la citazione del titolo vince una cena col sottoscritto, una cena (promesso) molto più allegra del post. |
Inviato da: missmarch
il 12/10/2010 alle 22:00
Inviato da: missmarch
il 12/10/2010 alle 21:57
Inviato da: raba_rama
il 01/02/2010 alle 21:46
Inviato da: keelreturn
il 08/06/2009 alle 10:24
Inviato da: Toxic_Edition
il 28/01/2009 alle 13:54