Tartarughe rosa e...

Post N° 245

Faccio nodi nel mio stomaco per ricordarmi a chi devo rivolgere la mia rabbia…i miei sguardi taglienti…
Troppo spesso lo faccio…
Troppo spesso…
Ora…non so…vorrei sistemare certe cose…ma per andare dove?
Non lo so…certe volte la semplicità ha pareti così lisce da rendersi impossibile…
Chi deve chiedere scusa a chi?  E quando?
E da dove si inizia?
Forse ho già iniziato…ma non c’è chi continui…

“Non importa più chi sono io
rassomiglio ad una goccia d'acqua
fa che nel deserto
piova io
Goccia d'Acqua che fa ^tr_ab^oc_ca^re il Mare”

Sì…è come vedere il Mare in un vaso…un mare in tempesta…che urla sui bordi…

E poi rigurgita il suo essere immenso…prendendosi lo spazio che gli spetta…
Ho bisogno di volere…

E di Avere…

"Contaminata!
Sono contaminata!”

Post N° 244

Ivan aveva smesso di vederla…

Lei, divorziata, stava ufficialmente col padre delle sua seconda figlia…ufficiosamente con altri 4 o 5…tra cui Ivan…
E’ bella lei…39 anni, voce allegra e squillante…veste e guarda in modo provocante…Gli uomini son tutti ai suoi piedi…
Le si può perdonare il fatto che in realtà non dica nulla…e che quando parla con me, i suoi occhi vaghino alla ricerca dei miei clienti…
Ha una predilezione innata per i militari…Ivan lo è…ed è un bel ragazzo…fa parte del mio gruppo di amici motociclisti…chiunque lo veda, dice che “assomiglia a Tiziano Ferro”…

E vabbè…

Ivan aveva smesso di vederla e veniva da me a raccontarmi di quanto lei “gli rompesse i coglioni” (i.d.) con i suoi sms, di quanto fosse meglio perderla che trovarla, di quanto non ne potesse più…e “ti prego Laura, non stiamo qui sulla soglia, che se mi vede, si attacca…” e blablabla…
Lo guardavo e sorridevo…(beh…sono un essere millenario, io…)
Ovviamente Ivan ha ricominciato a frequentarla…e quando ieri l’ho visto è stato lui a sorridere, visibilmente imbarazzato…non credo passerà a raccontarmi nulla…

Almeno per un po’…

“Ma vai, che bella come sei
Problemi non ne avrai
Tornerai da lui vestita come sai
E lui sorriderà senza sapere che
Una come te
è un vuoto a perdere”

Post N° 243

Ho sempre odiato la fiaba di “Alice nel Paese delle Meraviglie”…la trovo claustrofobica…

Credo che la mia avversione sia dovuta al primo libro sulla quale l’ho sfogliata, prima ancora di iniziare a leggere…
Era un libro “molto anni ’70” con la copertina a righe larghe blu e bianche, illustrato con fotografie (non disegni carini...) a mio parere orripilanti…ambienti bianchi, decisamente sterili…personaggi con trucco marcato, abiti curatissimi, dai colori caldi ma opachi…e naturalmente sguardi cattivissimi…

Bruttobruttobrutto!!!

Nemmeno la versione disneyana è stata in grado di cancellare lo shock…da piccola Pinkspugna ormai ero indelebilmente provata da tale esperienza…

Giuro che se malauguratamente una copia di quel libro maledetto dovesse ancora circolare dentro casa mia, scannerizzerò le immagini e ve le mostrerò (sembra una minaccia? Beh...un po' lo è...) e mi saprete dire che Impressione (è il caso di dirlo) vi farà…
Ho provato a cercarlo con Google stasera, per fortuna non l’ho trovato…
Sai che incubi stanotte…

Post N° 242

Sono nata l’ultimo giorno di P^ri^ma^ve^ra…

Credo sia per questo che sono come sono…
Nulla a che vedere con l’astrologia e roba simile…
Perennemente indosso l’ansia positivamente euforica di un nuovo arrivo e la malinconia romanticamente triste di ciò che finisce…

Vivo in quell’ Unico ^Assordante Attimo di ^Silenzio che c’è “prima di” …
…di un Temporale Estivo…breve e violento…
…di un’ubriacatura a botte di C_ai^pi_ro^sk_a alla Fragola…
…dello scivolare lento di una Lacrima…
…di un Ritornello stonato di una Canzone Rock…
…del Primo Ciak di un colossal…
…di sentire il Sapore del gelato al Cioccolato…
…dello schiaffo del Vento prima del Clic…
…di uno sguardo malizioso dei miei “occhi bigusto” (grazie per questa definizione, Carlo!)…

Sono nata l’ultimo giorno di Primavera…e vivo di odori…e sensazioni tattili…e musica….e colori…e sapori…

Un po’ come tutti…

Questo solo per dirvi che Martedì prossimo è il mio compleanno…

Post N° 241

...chi se ne frega se piove...
Chi se ne frega se fa freddo...
Chi se ne frega se non si può andare al Mare...
Chi se ne frega se stasera giocava l'Italia...
Chi se ne frega se è tutto Grigio...

Il Sole, le Nuvole, la Ragione...

Mi scolorisco anch'io...

E al Mare ci vado lo stesso, con lo spolverino liso, sotto la Pioggia...

"...
Le vostre facce così stanche nell'oscurità
Chi si domanda cosa faccio
qualsiasi cosa sembra straccio
L'unica voce che si sente quella di un pub
Chi se ne frega questa sera
Chi se ne frega questa sera
Chi se ne frega questa sera
ma chi lo sa"
AlC

NB: nella foto c'è la MIA Luna...

Post N° 240

Le chiese di uscire…come ogni sera…
Sembrava più romantico del solito, più bello alla luce di quella luna prepotentemente presente e luminosa.
Più elegante in quei vestiti insoliti per lui. I pantaloni blu morbidi lo fasciavano senza imbalsamare, la camicia bianca contrastava alla perfezione con la sua pelle abbronzata. Il suo odore, di fresco, di pulito la inebriava sempre.
Quella sera di più…
La portò in campagna, spense il motore, le aprì la portiera e la invitò a scendere.
Lei Sentiva…
C’era una festa lì, a poche decine di metri. Il vocio inconfondibile degli amici. E musica, dolce in sottofondo.
Le chiese di ballare, cingendole morbidamente la vita.

“Come ami tu...Non si ama mai
Non lasci niente al caso tu...
Sorridi poi ti butti giù
E' strano come ami tu
Lo fai di più, di più di me
E me lo sento addosso...
E io a rincorrerti...a dirti che…
Ti amo come mi ami tu
Ma tu di più...ma tu di più
io qui in ombra e senza cielo
Come un fiore in un cortile”

Lei si tolse i sandali…l’erba bagnata la carezzò, solleticandole le piante dei piedi.
Capiva…e le sembrava comunque bello, come ogni cosa facesse con lui…
Lui la strinse forte a sé. Quella danza iniziava a far sentire il suo sapore romanticamente triste.
Ancora la strinse…e lei, lei di più…

”Come ami tu...non si ama mai
Solo una volta in una vita
Te ne convinci sempre più
Vorrei spiegarti invece che
Vorrei da te serenità...
La parola Amore
No...
Non basta più...
Non e’ più qui
E' quindi un vivere a metà
Ma tu di più...Ma tu di più
Sempre più forte e solo tu
Non ci facciamo compagnia”

Le lacrime più dense.
Non c’erano parole nell’aria. Quella canzone parlava per loro.
Le coppie hanno sempre una loro canzone, quella che ricorda il primo incontro, il primo bacio, la complicità.

“Noi non ci facciamo compagnia
Bruci vita e fai volare il tempo
io ti vengo dietro ma in affanno
Stanco di doverti e di spiegarti
Che un amore vero sa tacere…
Noi non abbiam più la stessa ora...
Tu dormi e io passeggio in un cortile”

Le diede un bacio dolce, sulla fronte. La lasciò così, in quella notte d’estate…i piedi nell’erba…e gli occhi nella Luna…

Le coppie hanno sempre una loro canzone…

Niente...

Devo solo imparare ad abbassare la mira...
così forse riuscirò a sorridere di più...

Post N° 238

Ieri son tornata dal mio lungo fine settimana a Roma…e come ogni volta, son tornata triste…

In tre giorni la mia vita si è incastrata perfettamente con quella di altri…ho fatto il pieno di affetto ed amicizia…

La mia Amica Dany mi ha ospitata ed è stato un po’ come ai tempi dell’università…stavamo in casa insieme e ci stavamo bene…anche nei momenti di ozio assoluto, come domenica pomeriggio…svuotate dal cattivo tempo, ma comunque in sintonia…

Ho rivisto Daniela, Barbara e la signora Teresa…le conosco da 20 anni…quando villeggiavamo a Torre dell’Orso…case rosa, stesso vialetto…son sempre uguali…risate a gogo…

Ho conosciuto Sergio…e tanto per capirci, lo cito: "…conosci una bella persona e lei vive lontano…". Per nulla difficile volergli un casino di bene…

Ad Anto, mia Amica ed ex collega universitaria, è toccato come ogni volta, il compito di accompagnarmi in stazione per il treno delle 23.58…e anche con lei, nonostante la distanza…è sempre come se ci si vedesse ogni giorno…complicità ed affetto veri…

Ieri ho vissuto con cuffie e paraocchi…sarà stato il sonno, o forse no…vedevo il mondo grigio…

Oggi…chissà…

Scappo via...sono ancora al lavoro...