Pioggia Sottile

Rifiutata perchè invalida?

Penso che lamentarsi non serva a nulla. Arrabbiarsi senza fare nulla serve solo a farci sprecare delle energie preziose di cui invece avremmo bisogno. Ho visto una cosa che non mi è piaciuta, forse questo mio gesto non sarà servito a nulla ugualmente, ma penso che sia sempre meglio dell’indifferenza.

Caro sindaco,

due giorni fa, mi è successa una cosa alquanto spiacevole.

Come altre donne di questo paese, sono stata chiamata ad una visita di controllo e prevenzione consistente nell’esame del pap-test. Mi sono quindi recata al consultorio ginecologico presso l’Ospedale …. per effettuare tale esame.

Mi è capitato però di dover assistere a qualcosa di veramente vergognoso. Una signora sulla cinquantina circa, è stata invitata ad andarsene e quindi a rinunciare di poter usufruire del servizio gratuito poiché sulla sedia a rotelle.

La giovane ginecologa l’ha fatta entrare nell’ambulatorio, ma accorgendosi quasi  immediatamente dell’impossibilità di poter eseguire da sola l’operazione, è uscita imbarazzata per cercare aiuto, mentre la signora la aspettava da sola nell’ambulatorio.

Ha quindi, trovato una ginecologa più anziana, che noi tutti qui in paese conosciamo, la quale con aria di chi aveva già vissuto una situazione simile, l’ha seguita nell’ambulatorio.

A quel punto, io e le altre donne che eravamo in attesa di fare la nostra visita, ci aspettavamo che in due avrebbero risolto il problema.

Ma dalla porta chiusa, dalla quale si potevano udire perfettamente tutte le parole dette dall’altra parte, ho sentito la voce della ginecologa più anziana che con tono alto, dopo aver premesso che la brandina era troppo alta ed aver ammesso che ci sarebbe voluta una brandina con altezza regolabile, diceva alla signora invalida che non poteva essere visitata in quanto l’operazione era troppo rischiosa. La povera signora insisteva con voce addolorata e proponendo soluzioni.

La ginecologa anziana, giustamente, non voleva assumersi un rischio derivante da un difetto di struttura, ma per fare questo continuava a ribadire le sue ragioni con tono di rimprovero, suggerendo alla signora di andare ad effettuare la visita a pagamento e, per una prossima volta, di tornare più organizzata.

Ma dico : è la signora con la sedia a rotelle che si deve organizzare ??

Dove sono i pari diritti di ogni cittadino? Oltre che avere un handicap fisico, una persona invalida deve essere anche penalizzata a non godere dello stesso diritto?

E se fosse entrata una donna obesa di 150 chili? Neanche essa avrebbe potuto essere visitata?

Alla fine hanno deciso di farla aspettare ancora e di chiamare una terza persona (forse un uomo) per vedere se in tre riuscivano a spostarla sul lettino.

Quando sono entrata io, ho chiesto alla giovane ginecologa, che in quel momento era sola, perché non ci sono le strutture adatte e lei, a mio avviso,vergognandosi, ha abbassato gli occhi come a dire che non dipendeva certo da lei e dicendomi che non ci sono i soldi.

Quando ho finito la mia visita, la signora era ancora in corridoio, ho scambiato qualche parola con lei e mi ha confidato che da ben 34 anni subisce questo genere di cose. Sua figlia ha solo 16 anni e il marito lavora, per cui non può farsi accompagnare da loro. Mi ha anche accennato ad inutili umiliazioni durante le visite dovute alla poca delicatezza e sensibilità di certe persone.

Ora, voglio dire : ma che beffa è mai questa se ti spediscono a casa una lettera in cui puoi usufruire di un servizio gratuito e poi quando sei lì ti rifiutano? Perché allora, nella lettera non ci scrivono – sono escluse le donne invalide ed obese ? –

Confidando nella sua sensibilità femminile, le porgo i miei più cari saluti.