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Hiolà! Ho inserito qualche post con delle canzoni che ho risentito ieri sera alla radio (pubblicità non troppo occulta --> dalle 22.00 alle 23.00 su radio Lombardia [100.3 per chi non lo sapesse] trasmettono il mitico Discoletto [nel mese di agosto però sono in ferie e fanno ascoltare le reppliche]) e che mi sono sempre piaciute quindi ho pensato perchè non mettere a conoscienza di tutti i miei raffinati gusti musicali? E così eccomi subito accontentata! Di Sound of Silence avrei voluto proporvi solo la traduzione in italiano perchè merita ma purtroppo la funzione copia/incolla dal sito in cui l'ho presa non funge per le traslazioni.. pazienza, se vi interessa dovete andare a cercarvela ahahaha! ;P.
Oggi ho pranzato seguendo la tipica dieta meditteranea ovvero sono andata a mangiarmi un mcchicken al mcdonald... Ero sola e mi sono seduta ai tavolini all'aperto vicino alla strada ma non è stata una buona idea perchè ho passato tutto il tempo a cercare di salvare le patatine dal bombardamento di uno stormo di piccioni caccatori richiamati a frotte dalle briciole lanciate da un tizio al tavolino lì vicino che probabilmente si divertiva un mondo a vedere tutti che si scansavano.. comunque dopo 3 attacchi e 4 evacuazioni me ne sono tornata sana e salva nel mio ufficietto, a lavorare direte voi e invece mi sono fatta una bella e sana partitina a Pacman..! Effettivamente in questi giorni sono stata contagiata da un'epidemia di fancazzismo generale anche perchè le mie colleghe sono tutte ancora in ferie ma domani rientrano A. e E. e quindi mi tocca rimboccarmi le maniche...
Mentre mangiavo stavo riflettendo (ebbeni sì a volte capita anche a me, ma solo in caso di malattia acuta..) che mi piacerebbe ritornare dove lavoravo prima perchè ancora adesso rimpiango di non essere rimasta là e allora mi sono detta: e perchè non ritornarci? In fin dei conti ho solo 22 anni, rimango qui un'annetto, imparo altre cose e poi rimando il curriculum alla Vefa, magari hanno ancora bisogno..! Anche perchè sinceramente dal lavoro attuale mi aspettavo di più..magari è solo perchè sono all'inizio (me lo auguro) ma sono sempre a guardarmi per aria! Comunque al momento tiro avanti con questa idea nel cassetto, l'estate prossima rivaluterò la cosa.
In questi giorni sto prendendo il treno delle 08.00 e ho notato che riesco ad essere comunque in ufficio per le 09.00 ma arrivo al pelo e al primo ritardo dei mezzi rischio di fare tardi, dovrò tornare a quello delle 07.45..
Ieri Vale non c'era in stazione perchè doveva doveva andare al funerale della nonna del suo ragazzo e quindi è rimasta a casa dal lavoro.. La sera, prima di addormentarmi, fissavo il soffitto persa nei miei pensieri della buonanotte e mi è venuto in mente mio zio Paolo. Ormai sono 7 anni che ci ha lasciato ma mi ricordo bene quella domenica surreale in cui abbiamo avuto la notizia, in quei giorni mi sembrava di vivere in uno strano sogno.. I miei genitori stavano venendo a milano per andare a trovarlo in ospedale e mia sorella voleva andare con loro ma i miei non glielo hanno permesso e quindi siamo rimasti a casa solo io e i miei fratelli. Loro erano usciti da circa 1/2 ora e noi eravamo ancora in pigiama. Era una mattina di novembre e fuori c'era la nebbia. Il telefono ha squillato e ha risposto Mattia ma avevamo già intuito tutti e 4: era mio cugino Raja che ci confermava i nostri timori. Non ricordo gli attimi successivi, sono confusi, per me era una esperienza fortunatamente nuova e ancora non avevo pienamente recepito cosa ciò significasse, mi sentivo la testa vuota. I miei genitori sono tornati verso le 15.00, mi ricordo di mia sorella che piangendo se l'era presa con loro perchè non avevano voluto che lei li accompagnasse ed ora era troppo tardi e mia mamma che cercava di consolarla, neppure loro avevano fatto in tempo.. Mio padre cercava di rimanere calmo ma non passava inosservato il suo sguardo addolorato, non lo avevo mai visto così. Io non sapevo cosa fare, cosa dire, cosa pensare, come comportarmi.. due giorni dopo il funerale. In quell'occasione avevo vicino a me due cugini che non vedevo da 10 anni e che neppure avevo riconosciuto, ero seduta vicino ad "estranei" mentre la mia famiglia era dall'altro lato ma non c'erano posti per tutti e così sono stata trascinata lontano. La messa non la ricordo, non credo neanche di averla sentita, ero lì spaesata che osservavo mia zia e Rajia e Beatrice in prima fila in una compostezza così innaturale, così dolorosa. Alla fine della cerimonia tutti a turno andavano a farle le condoglianze e ovviamento sono dovuta andare anche io e mentre ero lì in fila pensavo a cosa avrei potuto dirle ma ogni frase mi sembrava così banale! Non c'è stato bisogno di parole, mia zia mi ha abbracciata piangendo e mi ha tenuta vicino a sè finchè tutti sono passati. Ricordo anche mia sorella che normalmente vuole apparire forte anche se in realtà è molto sensibile e che in quel momento era a pezzi. Non avevo ancora pianto, non riuscivo, non volevo, non lo so, iniziavo a pensare di essere insensibile, mi sentivo crudele, ma quanto gaia mi ha visto mi ha abbracciato in lacrime dicendomi di non piangere allora mi sono resa conto che stavo già piangendo ma non me ne accorgevo.. Mi rimarrà impressa l'immagine di mio padre chino sulla panca che non voleva che nessuno andasse a fargli le condoglianze e mia madre accanto a lui che cercava di farlo reagire e consolarlo, per quanto sia possibile consolare in una occasione del genere.. Non lo conoscevo benissimo questo mio zio perchè abitava a Milano e poche erano le occasioni di vedersi ma ogni volta che veniva a casa nostra era sempre una festa, non c'era volta che non ci divertissimo con lui. Quando arrivava era una corsa a salutarlo, baci abbracci, io che da piccola non volevo mi salutasse perchè aveva la barba che pungeva e allora gli dicevo ritraendomi Pungi-pungi! e lui che rideva e salutava mia sorella chiamandola Caramella come sempre faceva mentre stringeva le spalle ai miei fratelli che definiva "giovanotti". L'unico rimpianto che ho è relativo al natale prima che morisse. Allora facevo flauto e mio padre voleva che suonassi un pezzo che a lui piaceva molto a mio zio ma io non avevo voluto perchè c'era tutta la famiglia riunita (solo noi siamo in 6..) e mi vergognavo tremendamente e allora dicevo: l'anno prossimo!. E' stata l'ultima occasione. L'ultima volta che l'ho visto è stato a Genova, lui era ricoverato lì e io e mio fratello eravamo andati con mio padre a trovarlo ma poichè stava già male poteva entrare nella sua stanza solo una persona. Così io e elia siamo stati tutto il giorno in macchina solo per poterlo salutare dal parcheggio mentre si affacciava velocemente dalla finestra del 4 piano facendoci segno con la mano. Sono stata contenta di essere andata, anche se l'ho visto per pochi istanti.
Non so perchè mi è venuto in mente e neppure perchè vi ho riempito di tutte queste parole, è la prima volta che ne scrivo o ne parlo, non perchè non voglia ma perchè non ce ne è mai stato motivo e neppure ora c'è..