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MEMORIA

 

Pippo Di Vita e Mario Limentani,

ex deportato dai campi di sterminio

 

Memoria non è semplice ricordo del passato, anche perchè non c'è un prima e un poi, ma c'è la vita nel suo dinamico  e mutabile dinamismo. In questa logica la memoria diviene il recupero del vissuto, che si fa esperienza nel presente, per progredire nel futuro.

Altrimenti "chi dimentica il proprio passato è condannato a riviverlo" e a stagnare nel proprio fango.

Memoria, quindi, è vita per il progresso dell'uomo.

 

Dedica da parte di Mario Limentani a Pippo Di Vita, firmata  sul volume "La scala della morte",   scritto da Grazia Di Veroli.

Il testamento che affida a pippo Di Vita la memoria di Mario Limentani.

 

DALLA SCUOLA ALL'EUROPA

Testatina

Programma Euroscola

Ha iniziato la sua attività di docente, nella scuola secondaria superiore, nel lontano 1982, quando la costruzione europea, in pieno travaglio, stava preparandosi all'apertura delle frontiere. Nel 1991 inizia la sua avventura al Parlamento Europeo come promotore di iniziative, ancora oggi in atto, che condurranno giovani siciliani al programma "Euroscola".

Euroscola è un programma che prevede, presso la sede del Parlamento europeo di Strasburgo, la simulazione di una giornata di seduta parlamentare da parte di circa 700 studenti provenienti dai 27 paesi dell'UE.

 

 

TRENO EUROPEO

TRENO EUROPEO

DALL'1 AL 5 MAGGIO 1993

 

Palermo, Capo d'Orlando, Reggio Calabbria, Metaponto, Bari, Acerra, Napoli e Roma

Promosso da:

Ist. Reg. di Ric. e Form. Cult. "Jacques Maritain"

Parlamento Europeo

 

In collaborazione con:

Commissione europea

Ferrovie dello Stato

 

Sotto l'Alto Patronato

Presidente della Repubblica

 

Con il Patrocinio

Presidente del Parlamento Europeo

 

Su idea, progettazione, organizzazione e coordinamento di

Pippo Di Vita

 

PIPPO E GLI ALTRI

I personaggi incontrati da Pippo Di Vita durante i suoi anni di attività

Card. S. Pappalardo

 

  P. Pino Puglisi

 

                

        Teresa di Calcutta

 

 

 P. Bartolomeo Sorge s. j.

 

        Dario Argenti

 

      Giuliano Gemma

 

      Stefania Sandrelli

 

 

      Vincenzo Consolo

 

                   

             Uto Ughi  

 

    

       Marco Travaglio    

 

     

       Mario Limentani

 

             Don Luigi Ciotti

 

     Valentino Picone

 

         Salvo Ficarra

 

  Alessandro Haber

 

       Papa Francesco

 

        Rita Borsellino

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« La scuola non è dei diri...TRA DAD E DDI, LA CLASSE... »

IRC ED EDUCAZIONE CIVICA, UN ACCORDO POSSIBILE

Post n°169 pubblicato il 11 Ottobre 2020 da pippodivita

 

Con l'avvio del nuovo anno scolastico 2020/2021, al tempo di Covid 19, viene introdotta una nuova disciplina, così detta "trasversale" alle altre materie, l'Educazione civica, tanto agognata dai nostalgici dei tempi che furono.

Il MIUR introduce, nell'ordinamento scolastico italiano, questo nuovo insegnamento, con una Legge, la numero 92 del 20 agosto 2019.

La nuova Educazione civica avrà un proprio voto e un monte orario di almeno e non inferiore a 33 ore, per ciascun anno scolastico, non sarà quindi la disciplina che molti di noi, avanti con l'età, conoscono.

Gli assi tematici fondamentali, attorno a cui ruoterà questa nuova materia, sono tre: lo studio della Costituzione, lo sviluppo sostenibile e la cittadinanza digitale.

Dalle linee guida del MIUR, per l'applicazione della legge, viene evidenziato che ""le Istituzioni scolastiche sono chiamate, pertanto, ad aggiornare i curricoli di istituto e l'attività di programmazione didattica ..., al fine di sviluppare la conoscenza e la comprensione delle strutture e dei profili sociali, economici, giuridici, civici e ambientali della società" (art. 2, c. 1 della Legge), ... per sviluppare "la capacità di agire da cittadini responsabili e di partecipare pienamente e consapevolmente alla vita civica, culturale e sociale della comunità (articolo 1, comma 1 della Legge)"".

Una scuola che non trasmette solo nozioni o saperi, ma anche il saper essere e il saper convivere con gli altri, a partire dal prossimo, è quella scuola che forma cittadini idonei a far crescere oculatamente la società in cui vivono e per la quale devono contribuire ad infondere valori sani di solidarietà, pace e democrazia, per fare in modo che si possa raggiungere insieme un benessere diffuso, equo e sostenibile, evitando discriminazioni e discrepanze.

Leggendo l'impianto generale della nuova Educazione civica, sembrerebbe che questa miri, in senso compendiale, a stimolare negli studenti il rispetto del bene comune e quello di un umanesimo più integrale ed integrato, piuttosto che frammentato, che in ultima analisi sembrano essere proprio gli scopi a cui tutta la scuola è chiamata ad operare, per la costruzione di una società partecipativa, attenta ai bisogni ed alle necessità sociali, per cui istituti portanti come quello economico e quello politico (solo per citarne alcune),  che spesso sono fonte di disparità e di povertà, devono divenire rispettosi dei diritti e della dignità umana.

È, infatti, questa sostanzialità valoriale, nel contesto della scuola italiana in dimensione europea, che supporta, nel quadro didattico e curriculare del processo educativo generale di ogni istituzione scolastica, l'Educazione civica.

Una peculiarità introdotta dalla Legge 92/2019, che caratterizza questa disciplina, è quella di essere impartita non da un singolo e specifico docente, come avveniva in passato (docente di lettere), , sarà ogni singolo docente, all'interno del consiglio di classe, a gestire questo nuovo studio, il cui scopo precipuo è quello di educare gli studenti a divenire futuri cittadini consapevoli e responsabili.

Proprio perché la nuova materia è inserita a coronamento della formazione civile e civica dei futuri cittadini, dall'infanzia alla maturità, ogni insegnante metterà in campo le proprie conoscenze e competenze, come tassello del grande mosaico che è quello di una futura personalità umana, in formazione, proclive "all'ordine e all'equilibrio della comunità".

In questo contesto didattico e pluridisciplinare, non può esulare il suo coinvolgimento, direi, epistemologico, l'Insegnamento della Religione Cattolica (IRC).

Purtroppo succede che, in questi giorni di riapertura delle scuole per il nuovo anno, da più parti mi è capitato di sentire che l'IRC non potesse far parte della trasversalità con la quale l'Educazione civica deve essere insegnata.

Certamente, dietro ad isolati atti di strapotere di pochi Dirigenti scolastici, si nasconde molta disinformazione e ignoranza giuridica, pertanto cercherò di evidenziare i motivi per cui l'IRC è parte integrante e trasversale, dell'insegnamento dell'Educazione civica.

Iniziamo con il sottolineare che l'IRC è di per sé una materia trasversale, in quanto, come disciplina scolastica, ha il compito di analizzare, studiare e scoprire i principi religiosi del cattolicesimo, che sono sottesi trasversalmente nel patrimonio storico e culturale del popolo italiano. Ecco il nucleo fondante dell'IRC, analizzare la cultura italiana, anche nella sua nuova dimensione europea, nei suoi vari aspetti e scoprirne la portata religiosa, in sé insita. Ma la dimensione religiosa, assieme ad altre (sociale, politica, culturale, civica, etica, morale, ecc.), sono quelle che costituiscono l'uomo "integrale", il cui principio base non è più quello della settorialità dei saperi, ma quello della flessibilità e dell'unità del sapere, non in senso dell'appiattimento, ma come unico ed universale, nella sua molteplice diversità.

In tal senso l'IRC possiede la caratteristica di attraversare tutti saperi, la storia l'arte, la letteratura, le scienze, il diritto, l'economia, l'ambiente.

In questo modo, con la sua insita trasversalità, l'IRC può partecipare all'insegnamento dell'Educazione civica, in quanto disciplina che stimola la ricerca del "senso esistenziale", nucleo centrale della cittadinanza e anche di quei fondamenti, che sono socialità, oltre che l'umanità, il senso civico.

Ma c'è, anche, un altro motivo per cui l'insegnante di religione deve poter insegnare, con gli altri docenti, la nuova disciplina.

Il comma 3 dell'artico 2, della legge, così recita: "Le istituzioni scolastiche prevedono nel curricolo di istituto l'insegnamento trasversale dell'educazione civica, specificandone anche, per ciascun anno di corso, l'orario, che non può essere inferiore a 33 ore annue, da svolgersi nell'ambito del monte orario

obbligatorio previsto dagli ordinamenti vigenti. Per raggiungere il predetto orario gli istituti scolastici possono avvalersi della quota di autonomia utile per modificare il curricolo."

Ciò significa, che l'Educazione civica deve essere inserita, attraverso i consigli di classe, nel curricolo della scuola, e siccome l'IRC è parte integrante del curriculo, in quanto disciplina con pari dignità rispetto alle altre, anch'esso deve essere coinvolto in tale insegnamento, come le altre materie.

Ma addirittura, per permettere la trasversalità delle discipline, compreso l'IRC, è previsto che, nel piano della autonomia scolastica, il curricolo d'istituto possa essere anche modificato.

In tal senso, non si capirebbe perché l'IRC non dovrebbe partecipare all'insegnamento dell'Educazione civica. Sarebbe un ulteriore discrimine.

Per concludere, vorrei ricordare ai più riottosi avversari dell'IRC, che l'Educazione civica fu presentata, in passato al Senato, per sostituire l'IRC, ma proprio il dibattito e l'analisi politica ha determinato, all'interno della politica e delle istituzioni, che l'Educazione ai valori civici e civili non può non tenere conto dell'educazione ai valori etici e religiosi.

 
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PROFILO PROFESSIONALE

  

 

  • Docente utilizzato, presso le istituzioni scolastiche, per la progettazione didattica ed europea e come conferenziere
  • Dirigente sindacale
  • Europrogettista nell'ambito dei Fondi e dei Programmi dell'UE
  • Formatore in europrogettazione
  • Musicoterapeuta
  • Esperto in Pubbliche Relazioni
  • Organizzatore di Grandi eventi
  • Consulente istituzionale in politiche comunitarie
  • Consulente dei fondi europei del portale on line "Obiettivo Europa"
  • Scrittore
  • Conduttore radiofonico
  • Già docente di religione nell'istruzione secondaria di II grado
  • Già docente di Teologia dogmatica nella Scuola Teologica di Base Diocesana "San Luca Evangelista" di Palermo
  • Già Conferenziere europeo della Rete Team Europe della Commissione europea (dal 1997 al 2010)
 

ENTI DI APPARTENENZA

 

IPSSAR "P. BORSELLINO"  Palermo

ISTITUTO DI TILOLARITA'

 

IIS "Polo - Bonghi" di Santa Maria degli Angeli - Assisi                            

ISTITUTO DI SERVIZIO

 

"SNADIR"  (Sindacato Nazionale Autonomo Degli Insegnanti di Religione) 

CONSIGLIERE NAZIONALE, SEGRETARIO PROVINCIALE e COORDINATORE REGIONALE UMBRIA/MARCHE 

 

"OBIETTIVO EUROPA"       Roma         

MEMBRO ESPERTO             

 

FEDERAZIONE GILDA UNAMS Perugia/Umbria

MEMBRO DIRETTIVO PROVINCIALE di PERUGIA e REGIONALE dell'UMBRIA

 

CELM - Comitato Europeo per la legalita' e la memoria

PRESIDENTE e SOCIO FONDATORE


ENTI IN CUI HA GIA' OPERATO

MOVIMENTO FEDERALISTA EUROPEO - Perugia

SOCIO FONDATORE e COMPONENTE DEL DIRETTIVO

 

KIWANIS CLUB FOLIGNO

SOCIO

 

ATTIVITA' SINDACALE

 

Corso Formazione SNADIR - ADR 

Roma 04 maggio 2017

E' organizzatore e coordinatore del Corso Formazione SNADIR - ADR, svoltosi a Roma su:  "La dimensione europea dell'educazione".

https://www.youtube.com/watch?v=hTYnsFCvplI

Intervista a Pippo Di Vita


Corso Formazione SNADIR - ADR - Uffici Dioc. IRC Umbria 

Assisi 10 marzo 2016

E' organizzatore e coordinatore del Corso Formazione SNADIR - ADR - Uffici Dioc. IRC Umbria per IRC di Umbria, Marche, Abruzzo, Toscana, Lazio e Campania. Vi hanno partecipato 300 docenti di IRC.

http://www.ragusaoggi.it/linsegnamento-della-religione-cattolica-nella-riforma-la-buona-scuola-31-anni-dallintesa/

Intervista a Pippo Di Vita 


7° Congresso Nazionale SNADIR

   Rimini 28-29 Novembre 2015   

 Intervento di Pippo Di Vita

Presentazione emendamento Frate aprile 2022

INCARICHI

Componente del Consiglio Nazionale dello SNADIR, Segretario Provinciale SNADIR di Perugia e Coordinatore Regionale per l'Umbria e l'Abruzzo.

E' membro del Consiglio regionale dell'Umbria della Fedederazione sindacale Gilda - Unams (FGU) .

 

CONVEGNI E CONFERENZE A CUI HA PARTECIPATO

 

Convegno Palermo 1997 a Palazzo delle Acquile

 

Dal 1982 partecipa, in qualità di relatore, a conferenze, convegni e tavole rotonde su l'UE e su legalità, comunicazione interpersonale, teologia e catechesi. Ha svolto questa attività, oltre che a Palermo e provincia, e in molte città siciliane, anche in Italia, a Vicenza, Roma, Ancona, Napoli, Benevento, Potenza, Viterbo, Bari, Metaponto, Cosenza, Reggio Calabria, Assisi, Bastia Umbra, Ancona, Perugia, Terni e FolignoIn Europa, dal 1991, ha tenuto incontri presso il Parlamento Europeo, a Strasburgo e Bruxelles, e anche all l’Universitat des Saarlades a Saarbrucken (Germania) e  nel 2008 presso l'Ecole européenne Uccle - Bruxelles (Belgio).

 

ATTIVITA' RADIOFONICA

 

 

RADIO SPAZIO NOI - CIRCUITO NAZIONALE IN BLU

Da Gennaio a Luglio 2003: Conduzione di "Spazio Europa" (12 puntate).

Da Febbraio a Luglio 2004: conduzione di  "Viaggio in Europa" (12 puntate).

Da Novembre 2004  a Maggio 2005: conduzione di "L'Europa a scuola" (12 puntate).

05 Ottobre 2005: Intervista telefonica su ingresso della Turchia nell'Unione europea.

Da Ottobre 2005 a Maggio 2006: conduzione di "Viaggio in Europa"(12 puntate).

 

ALTRE RADIO

7 Marzo 2018RADIO GS - Presentazione "Mafia ed antimafia, ..." (1 ora).

http://www.greenstage.it/AUDIO/7-03-2018%20cosi%20e%20se%20vi%20piace

13 Marzo 2018Radio Libera 21 Marzo - Intervista su legalità ed antimafia (15').

https://www.spreaker.com/show/radio-libera-21-marzos-show

(Partire dal punto 67,30)

 

GRANDI EVENTI ORGANIZZATI

  • FESTA DELL’EUROPA, il 9 maggio 2014 e 2015 a Foligno e 2016 ad Assisi/Bastia Umbra. Dal 1997 fino al 2010, il 9 Maggio, a Palermo, Benevento, Bari, Cosenza, Termini Imerese (PA). 
  • SETTIMANA DELL’AMICIZIA ITALO/CINESE, Palermo, dal 16 al 22/10/2006. 
  • FORUM EUROPEO SCUOLA/EUROPA, Palermo, il 22 Novembre 2002. 
  • DALAI LAMA seguito da Richard Gere e Marco Columbro, Maggio 1996, per conto di Amnesty International.
  • TRENO EUROPEO, dal 1 al 5 maggio 1993 da Palermo è giunto a Roma attraversando le  città di Capo d’orlando, Messina, Reggio Calabria, Cosenza, Metaponto,  Bari, Acerra e Napoli. 
  • STEND DEL PARLAMENTO EUROPEO A PALERMO, a Palermo dal 23 Maggio al 6 Giugno 1992,  in occasione della Fiera Campionaria del Mediterraneo.
  • REFERENDUM SULLA LEGGE 194, tra il 1980 ed il 1981, a Palermo, Manifestazione con Madre Teresa di Calcutta. 
 

RICONOSCIMENTI E PREMI

 

 

 

Roma 26 novembre 2017 (Campidoglio): Targa finalista - Premio giornalistico e letterario "Pier Santi Mattarella:

Cosenza 26 ottobre 2013: 1° classificato - poesia inedita - Premio Internazionale "La Rinascenza della Calabria". Poesia vincitrice: "Uomini Soli".

Palermo 2005: Targa del Presidente del Consiglio comunale per l'organizzazione della Festa dell'Europa.

Ravanusa 2003: Targa in occasione della presentazione del volume “Racconti europei”.

Palermo 2001: Targa “Angelo Valentini” dell’Ufficio per l’Italia del Parlamento europeo.

Palermo 1996: Medaglia celebrativa della Città di Palermo, da parte di Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, per l’attività svolta a favore della dimensione europea.

Arcidiocesi di Palermo 1983: Medaglia  celebrativa della Dedicazione della Cattedrale di Palermo, donata dall’Arcivescovo Cardinale di Palermo, S.E. Salvatore Pappalardo, per l’impegno profuso nell’attività diocesana.

Carini 1985: 2° Premio “Premio Cultura Pino Evola”.

 

PRESENTAZIONE DEI LIBRI

PRESENTAZIONE DI "ESISTERE"

Palermo, 28 Marzo 2013

Bastia Umbra (Pg), 1 giugno 2013

 

PRESENTAZIONE DI "IL TEMPO"

Foligno (Pg), 16 dicembre 2014

 

PRESENTAZIONE DI "EVOLUZIONE"

Bastia Umbra (Pg), 5 novembre 2016

 

Palermo, 15 dicembre 2016

 

PIPPO DI VITA

 

 

 

 

 

 

 
 

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