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Saguatti Piero nasce a Bologna il 2 Agosto 1963. In adolescenza affronta suo malgrado gli studi tecnici, seguendo fedelmente il consiglio paterno, ma ciò non ha sviato la sua profonda identità umanistica, tanto che lui scrive di sé: “…la Tecnica mi permette di vivere, la Poesia e la Musica, mi consentono di sognare”. Dopo l’amata parentesi “cantautoriale”, ispirata da una fase sentimentale travagliata, rimodella la sua espressione artistica nel linguaggio poetico, per la necessità incontenibile di creare comunque opere artistiche, scavando tra le medesime e vibranti emozioni. Copiose sono già le sue opere in pochi anni di dedizione alla scrittura, divulgate puntualmente sul mensile “Parole” curato dal Circolo culturale “Laboratorio di parole”. Ha già pubblicato un articolo-recensione sul quotidiano “LA VOCE DI ROMAGNA”, oltre alle esperienze antologiche: “Briciole di senso” (progetto Montedit), “Laboratorio di parole” (ediz.Pendragon) presentata alla Cappella Farnese in Bologna, con la lettura straordinaria di Raul Grassilli,“Tra un fiore colto e l’altro donato” (ediz.Aletti). E’ incluso inoltre nell’Antologia-Censimento dei poeti bolognesi anno2006, cui ha aderito con “Ho visto nebbie”. Nello stesso anno, accetta la sfida di mettersi in gioco nei concorsi nazionali, risultando fra i segnalati al premio “IRIS di Firenze” (II ed.’06) con la poesia “Il tempo della muta”. Menzione di merito al concorso di poesia e immagine “L’acqua” ediz.2005-06 con la poesia “Immersioni remote” (segue antologia con la casa Ed.Farnedi). Scelto dalla giuria del concorso Antica Badia di S.Savino ediz.XXVIII, tra gli autori meritevoli, per candidarsi all’iniziativa antologica del medesimo Trofeo “Chioccia Longobarda” 2006. Quinto posto come finalista al premio “Gens Vibia” (V ediz.06) di Marsciano, con la poesia “Io come il mare”. Molto prolifica la sua vena artistica, avendo raggiunto in pochi anni densi e pregnanti di creatività (non ancora esaurita), la quota esagerata di quasi 700 poesie composte...sorprendendosi lui stesso, sino quasi a provare un po’ di vergogna nel dichiararlo. I suoi “maestri di poesia” presso il Circolo, sono stati i noti ed autorevoli Davide Rondoni e Gianfranco Lauretano. Il 19/01/07 ha avuto l’onore di ricevere il commento ad una sua poesia (“Figlio del bosco”), da parte del proff. Maurizio Cucchi, che cura la rubrica “Scuola di poesia” su LA STAMPA.it. Risulta fra i segnalati al XXVI concorso nazionale “Agape 2007” di Venezia, con la poesia “Incominciare dalla fine”, e al III conc.”IL TREBBO 2007” (Riolunato-Mo) con la poesia “Tu che argini”. Segnalato al concorso dedicato a M.Pantani ed.Farnedi 2008 con la poesia “Altra materia”. Torna in occasione del 2°Premio “La Panchina” esteso anche ai “parolieri”, a rispolverare le sue doti di origine, ossia quelle “cantautoriali” tuttora tanto care e mai rinnegate; si qualifica per la finale.
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