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Ma io sto piangendo.

Post n°38 pubblicato il 26 Febbraio 2015 da piuttostotiperdo

Ho bisogno, per andare avanti, di crearmi un angolo piccolo piccolo, qui dentro fuori dalla mia vita e in questa pagina, solo per continuare a respirare. Ho bisogno di venire qui a scrivere come quando ti danno la mascherina per l'ossigeno. Perché qui dentro posso ancora parlarti e posso farlo sinceramente, posso dirti cosa provo, cosa si prova e per un attimo dimentico che la' fuori non ci sei, la' fuori non riesci proprio ad amarmi. Allora vengo qui e scrivo a te, perché se ti parlo dei nostri momenti insieme, anche tu non li dimenticherai, anche tu li rivivrai insieme a me. Volevo ricordarti di quella volta che salutandomi e non potendomi baciare, mi sfiorasti le labbra, baciandomi proprio all'angolo della bocca. Pensavi non me ne fossi accorta (anche quella volta pensavi fossi ubriaca, ma come vedi, ricordo tutto); qualche giorno dopo ti vantasti di avermi "quasi rubato un bacio" e come può un uomo adulto esser così felice e così orgoglioso di un gesto così tenero, così infantile, cosi piccolo e così indimenticabile? E ti ricordi di quando andammo a prendere un caffè da amici? Ti feci assaggiate il mio caffè al ginseng e bevesti dove avevo bevuto io dalla tazzina e mi dicesti:"ci siamo appena baciati" ... Ti ricordavi di avermi detto così? O queste cose sono troppo lontane nel tempo per te? Era un anno fa ed allora ho voluto parlartene stasera, perché così anche tu ricorderai e sorriderai, come sto facendo io . Ma io sto anche piangendo...

 
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"Aspetto, tanto le passa"

Post n°37 pubblicato il 25 Febbraio 2015 da piuttostotiperdo

Mi ritrovo a riflettere su questa cosa e mi rendo conto che è una costante degli uomini della mia vita, ultimamente. E' vero, ammetto che quando sono arrabbiata o nervosa non è il caso di provare a farmi ragionare, sono un disastro in quei momenti. Ho anche menato, lo ammetto e non dico che sia giusto, ma non mi si può far ragionare quando la ragione l'ho bella che persa. Poi mi calmo, è vero, mi accorgo di aver esagerato, ci metto un pò e se ho sbagliato torno con la coda tra le gambe, da leonessa a gattina in qualche ora o piu' probabilmente, in qualche giorno. Va bene, ci siamo. Questo lascia forse credere che ogni cosa sia perdonabile? Certo che no, possono passare giorni e si fa "pace" e delle volte non se ne deve neanche discutere, perchè per certe sfuriate non ha neanche senso discuterne o chiarirsi, tanto sono stupide. Non significa che tutto abbia lo stesso peso e soprattutto, non si può pensare di stare con me e non farsi sentire per due mesi "perchè tanto si litiga", quando non ci si vede da mesi e mesi (le note liti a causa della distanza) e poi tornare... Ho perdonato una simile mancanza di rispetto, poi no, poi a lui ho detto basta, il vaso era pieno.

Con te ho litigato e piuttosto che affrontarmi, come io ho cercato di fare con te, sei rimasto lontano per 3 mesi.
Non parlo di cosa si prova in quel momento, non ne parlo adesso.
Poi abbiamo iniziato nuovamente con le nostre guerre e quindi in quei 3 mesi non abbiamo imparato proprio nulla, è chiaro anche questo. Ed e' ovvio, che se torni dopo un mese , dopo che ho fatto una sfuriata degna dei peggiori film horror, che non ci siamo proprio; ma stavolta ti ho detto :"non essere egoista, se non con me, allora chiudiamo qui e lasciami vivere" e tu sei tornato come se avessimo avuto una lite il giorno prima, come se fossimo fidanzatini, come se bastasse chiedermi com'è andato il viaggio, come se sulla mia fronte ci fosse scritto: "aspetta, tanto mi passa".
No belli miei, non mi passa piu', mi sono rotta di dover fare delle sfuriate perchè non siete uomini che sanno stare al loro posto quando è il momento. Quando è il momento dovete scegliere se riuscireste o meno a stare a fianco a quella donna. Quella donna difficile, isterica, passionale, ma vera! Se non riuscite, non cercate delle donne, cercate ragazzine senza impegno, cercate bambole gonfiabili, ma non prentendete di avere la botte piena e la moglie ubriaca, perchè un giorno a questa donna non le passerà piu'.

 
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I ritorni

Post n°36 pubblicato il 25 Febbraio 2015 da piuttostotiperdo

Ci sono ritorni fatti per tornare e ritorni fatti per.. boh?
Credo che si debba essere parecchio annoiati per tornare nella vita di qualcuno, "tanto per". Per sapere come va? Per indagare sulla vita altrui? Per sapere se siamo ancora vive?

Si, sono ancora viva, ma quante volte devi verificarlo? No, perchè puoi tornare una volta e controllare... anche due o tre, ma ormai abbiamo questa "relazione" malata continuativa da mesi e mesi. Siamo stati 3 mesi senza sentirci e sei tornato e io non potevo pensare che dopo 3 mesi, lo facessi per noia. E si è rivelata noia. E le ho provate tutte, davvero, ti ho trattato da scemo, per spianarti la strada, per fare in modo che trovassi tutto in discesa e non è bastato. No, sembra che tu ti senta un grande e non capisca che se ho evitato di chiudere certe porte, era perchè mi davo una impostazione, perchè volevo aiutare una persona come te; uno che non ce la fa da solo, uno che il coraggio non sa dove sia di casa, uno che si sente un grande perchè non si accorge di come una donna si rimpicciolisca, per far si che questo possa illuderlo ed incoraggiarlo.
No, però ho capito alcune cose.

Le strategie non servono o forse non sono brava io. A me non servono, diciamo. Non sono una stratega, non riesco a impostarmi, a sorridere quando vorrei urlare di rabbia, ad accoglierti come niente fosse, ogni volta che te la fai addosso e scappi. E l'ho fatto, lo ammetto. Almeno ci ho provato...
Ieri sei tornato come niente fosse, dopo un mese esatto e sono convinta che tu abbia calcolato anche quanti giorni sono passati dall'ultima porta che ti ho sbattuto in faccia (io ne sono quasi certa che tu sia razionale a questo punto). Non so come mi sono sentita, ma ho il gelo dentro e fa male sentirsi cosi e poi leggere:"se non vuoi rispondere lo capisco, ti abbraccio". Non rispondo, certo, ma se lo capisci (e ne dubito), perchè non resti li? Se sai che ho delle motivazioni serie e forti, perchè fingere di tornare? No, stavolta comando io. Non ti rispondo e se mai dovessi avere il coraggio di tornare ancora, affronterai la cosa da uomo, niente sconti, niente scorciatoie, niente di niente.
Hai l'età, cresci, sii uomo, lasciami essere donna o quel che ne rimane.

 
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La cura

Post n°35 pubblicato il 25 Febbraio 2015 da piuttostotiperdo

Cosa sto facendo della mia vita?
Me lo domando mentre potrei fare qualsiasi cosa ed in realtà voglio solo mettermi a letto e spegnere la luce.
Sarà che vedo che le persone intorno a me che sembrano distratte da ogni cosa, sembra che tutti abbiano mille impegni, mille cose da fare e perchè no, mille amici, mille hobbies, ma io mi fermo e osservo. No, Io non sono come loro e non mi interessa e non ne ho proprio voglia.

E poi oggi ho letto una rivelazione. Una rivelazione, vabeh, dovevo saperlo. Ho letto che la cosa piu' importante per il mio segno zodiacale è l'Amore. La nostra vita ruota non intorno al lavoro, ai soldi, allo sport, ma intorno all'Amore. Eccome se è vero. Tu vai via e porti via ogni cosa. Hai portato via tanto di me.
Un mese fa ero qui che mi preparavo perchè stavi passando a prendermi e nulla aveva importanza, ero felice, ero "leggera", la vita era tutta in quell'armadio, in quelle scarpe. Che poi mi ero infilata un jeans e un maglione nero, non è che mi fossi vestita da Jessica Rabbit.

Ti piacevo però e ti piaceva quel maglione aderente e poi quel tuo modo di ridere lo porterò nel cuore per tutta la vita, lo sai? Il tuo sorriso...
Nulla varrà come il momento in cui, mi ritrovasti che discutevo di calcio coi maschi del locale ed abbracciandomi dicevi :"la porto via"; proprio nulla sai. Nulla. Nulla. Nulla.

Solo una cosa non mi spiego. Perchè tu sei del mio stesso segno e l'Amore lo allontani come fosse un cancro da temere, come fosse la malattia e non la cura?

 
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ovunque ...

Post n°34 pubblicato il 25 Febbraio 2015 da piuttostotiperdo

Ascolto ancora la canzone, quella che ho sentito per mesi, quando non ci parlavamo, talmente bella, talmente triste. Mesi in cui andavo avanti, avanti, vabeh, vivevo. Sopravvivevo. Mesi nei quali tu ti facevi qualche avventura, ti intrattenevi e so che paragonavi a me ... Lo so che i paragoni li facevi e so anche che pensavi che io fossi meglio.
Ascolto questa canzone e penso che mi meriterei tante cose, perchè sono un pò acida e irascibile, spesso presuntuosa e forse anche un pò snob, quando non ho piu' voglia di perdere tempo a sentire persone che non mi interessa cosa hanno da dire. Si, è vero, sono cosi e sbaglio, sbaglio tanto e spesso... ma qualcosa la merito, mi ripeto.
Mi meritavo gli abbracci e i baci sul collo, tu che quel giorno mi guardavi cucinare, meritavo il vino rosso che bevevamo assieme e gli scherzi e i gavettoni da ubriachi, nel soggiorno di casa tua.
Merito di essere presa sotto casa, in auto e di camminare ancora mano nella mano, merito di sentirmi dire che sono bella e merito il modo in cui (eppure) mi guardavi, mi baciavi, ridevi con me per le cose assurde che dicevo, senza vergognarmi, se non dopo che guardavo come ridevi.
Ascolto questa canzone e penso che ti ho atteso tanto, pazientemente, ma non sono stata capace di essere abbstanza per te e mi dico che mi merito qualcuno che mi veda come tanto e non soltanto come una "donna abbastanza".
Ascolto questa canzone, ed è quasi un mese che non sappiamo nulla, non ci cerchiamo piu' e penso a quanto sia inutile questo vivere, se poi non sappiamo neanche tenerci qualcosa che fino al giorno prima faceva parte della nostra vita. Che senso ha conoscersi, senza volersi conoscere veramente? Che senso ha tirarla cosi a lungo, se poi è tutto come sabbia tra le dita?...

 
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