Creato da SONOMONELLA1 il 24/10/2008

PoEsIa NeLL'AnImA

PoEsIa NeLL'AnImA

 

« Messaggio #58Messaggio #61 »

Post N° 60

Post n°60 pubblicato il 10 Dicembre 2008 da SONOMONELLA1
Foto di SONOMONELLA1

                                           LA GUERRA

 

Erano le 23 di un tetro giorno di novembre dell’anno 1944 .

L’ombra scura dei pochi fanali abbrunati , segnavano una scena apocalittica , erano le ombre dei pini che ingigantite dal chiarore lunare , riflettevano il loro gigantesco tronco verso terra e con maestria artistica , il vento scompigliava il tutto .

Mentre fuori regnava il silenzio imposto dagli uomini , in uno scantinato adibito ad abitazione , una misera famiglia , composta da tre persone e qualche vicino di casa , attendeva pazientemente attorno ad una stufa accesa l’eventuale segnale d’allarme aereo .

Il padre , sessantenne e cocciuto , poco istruito e semi analfabeta , discendeva da famiglia contadina. Il suo vanto era quello di aver lavorato per qualche anno in uno stabilimento tedesco , ed aver colà appreso quello che non era riuscito ad apprendere altrove in quarant ‘ anni di lavoro .

Vantava i germanici , li portava in auge . Guai a contraddire le sue opinioni , era insomma il despota della piccola e misera casa .

La madre , poco più giovane , era umile ma energica , non azzardava contraddire il consorte , si occupava della sua casa e accudiva alla pulizia di altre abitazioni , di altri , ma non dei suoi capi di vestiario .  Il figlio , diciottenne , era preso dagli eventi bellici ed aiutava la famiglia , arrangiandosi come poteva , ma sempre onestamente .

Biografie misere , insignificanti .

Si conversava appunto coi vicini di casa , e si pelava qualche castagna arrostita , quando ad un tratto  il discorso cadde nell’argomento della politica e subito padre e figlio incominciarono un energico battibecco . Gli astanti , mezzi assonnati , dovettero aprire ben bene gli occhi , quando , l’ignorante deposta , scattando in piedi , con un urlo bestiale dette un sonoro schiaffo a suo figlio .

Che cosa è accaduto ?  Richiedevano i pigri vicini .

Batti e ribatti , soffia e sventaglia sul fuoco , i tizzoni quasi spenti , si erano di colpo accesi , forse il figlio aveva offeso politicamente il padre , e , questi accecato dall’ira politica , aveva picchiato il suo sangue .  Dalla bocca del giovane , non uscì parola , ma con un nodo alla gola , si recò nella stanza adiacente , con fare misterioso , tornò con un pacco di fogli dattiloscritti ed ebbe il coraggio materiale di buttarli sul tavolo , dove sua madre serviva il pane quotidiano .

Bastò un’occhiata a quella carta scritta e all’anziano padre passò nel cervello una sua immaginaria tragedia ;  il figlio leggeva e forse distribuiva manifestini della Resistenza . Le frasi furono avvilenti, umilianti ,  e terminarono con ripugnanti parole : “ SEI UN RIBELLE “, vattene , ti maledico . E , mentre la madre ammutolita seguiva inconscia la scena , ed i vicini di casa , senza profferire parola , abbandonavano la casa , AM , questo era il nome del nostro giovane , bruciò con atto per lui eroico , i bianchi e compromettenti manifestini . Baciata la madre e ricevuto da questa la benedizione , prese qualche cianfrusaglia ed uscì dalla casa paterna , con gli occhi iniettati di sangue, chissà forse per il pianto , forse per l’ira . La luna era alta , ed il nostro mezzo eroe , sfidando il coprifuoco , si avviò con passo molto svelto , verso la stazione ferroviaria .

Fortuna volle che non incontrasse nessuna pattuglia militare , la benedizione della madre , cominciava a servire . Erano di già le una dopo la mezzanotte , quando AM , si sdraiò esausto su di una ruvida panca della sala d’attesa di terza classe ; era sfinito e si addormentò subito .

All’improvviso , sentì una mano che lo scuoteva , era un militare vestito in nero con dei gradi rossi sul braccio sinistro . – Giovanotto , disse , cosa pensi di fare , forse un bel viaggio ? AM , preso alla sprovvista , si strofinò gli occhi e con voce balbuziente , rispose al bel militare : - Devo andare da una mia zia in Piemonte .  – Fammi vedere le carte - , disse il biondo graduato , mentre tutto attorno, un nugolo di accoliti , con fucili spianati , come se si trattasse di un pericoloso bandito , seguivano la scena . Svelto e sorridente , il giovane tirò fuori di tasca la carta d’identità , e  facendola breve tutto andò liscio .

Il primo treno che gli potesse servire , anche facendo gli appositi trasbordi , partiva alle sei del mattino ,  e lui tra un pisolino e l’altro , fece arrivare l’ora prestabilita.

Si procurò un biglietto e , salendo a stento su di un carro bestiame , riuscì a sedersi su di un mucchio di paglia.  Il viaggio fu lungo ed estenuante ; aerei a bassa quota , trasbordi , controllo dei documenti , perquisizioni , ma fortunatamente AM , era minorenne e perciò , sempre in regola . La zia materna , lo accolse , con entusiasmo e stupore , ed infine fu indotto a spiegare tutta la sua passione . Rifocillato e pulito per bene , trascorse qualche giorno in campagna , aiutando i suoi parenti , ma il destino volle che incontrasse un suo amico concittadino , un renitente alla leva , il quale gli spiegò che , su qualche monte attorno alla regione , vi erano delle squadre di partigiani , che , riunite in folti gruppi , formavano delle autentiche compagnie militari .

AM aveva sempre desiderato combattere contro gli invasori della sua Patria  e non si lasciò sfuggire l’occasione .  Il cammino , fu duro e lungo e strada facendo i due incontrarono difficoltà di ogni sorta . Dovevano nascondersi nei fienili di giorno e marciare di notte verso i monti e chiedere , nei cascinali quasi l’elemosina di un pezzo di pane per sfamarsi . Fortunatamente , incontrarono sempre degli italiani desiderosi di far del bene ad altri italiani .

Nel loro cammino , passarono villaggi distrutti dal fuoco , si imbatterono in alberi che le forche inglesi non avevano nulla da invidiare . La distruzione , il flagello della guerra , era passato da quei posti .  Una pattuglia partigiana intimò l’alt ai due patrioti , erano uomini rudi , invecchiati , sebbene sopra le loro barbe , spuntassero quasi infantili . Dopo gli accertamenti del caso i due furono condotti in un bosco , dove la neve ed il gelo , avevano costruito splendidi arabeschi .

AM , non passava più alla famiglia , in lui era nato il desiderio di servire a qualche cosa , di essere utile alla Patria , alla sua Patria invasa e calpestata dalle discendenze teutoniche .

L’istruzione , in quel distaccamento era strettamente militare , moschetto , giberne , e pallottole ; i vestiti scarseggiavano ma fortunatamente , il suo cappotto era pesante , e dovette a malincuore tagliarlo per fare una cappotta e con gli avanzi si imbottiva ben bene la notte .

Azioni militari , per il momento , non se ne faceva , i patrioti si limitavano a raggiungere qualche isolata cascina per procurarsi del cibo e qualche preziosa informazione .

Un giorno toccò anche ad AM ;  scese a valle lungo i ripidi e scoscesi sentieri assieme ad altri cinque patrioti . La neve arrivava fino al polpaccio , il camminare era pesante , ma il loro spirito di corpo era enorme , possente , anche perché essi sapevano di trovare conforto .

Quel giorno i tedeschi non si erano fatti vivi , e la pattuglia partigiana poté rifocillarsi  tranquillamente in una bettola di campagna chiamata  “ BAR “ .

Improvvisamente si sentirono urla , poi venne dato l’allarme : “ rastrellamento , i tedeschi “…

Zaini in spalla , fucili spianati , i sei uomini varcarono la porta del bar come ossessi, AM non vide più gli altri cinque compagni e dovette astutamente cercare un nascondiglio . Dietro il fabbricato vi erano accatastate un’infinità di fascine di secca legna , senza pensarci su , vi si buttò dentro a capofitto e fra uno sforzo e l’altro , riuscì a nascondersi  per bene . Solo il suo cuore rompeva quell’agghiacciante silenzio sepolcrale , tutti erano fuggiti , tutti si erano rintanati nelle case . Le fascine gli premevano sulla testa , lo zaino gli rompeva le reni , mentre la canna del suo fucile , bersagliata da un raggio di sole , luccicava come un diamante . In quell’istante pregò .

Pregava Dio , pregava sua madre , gli passarono per la mente i bei giorni trascorsi in famiglia , i suoi giochi infantili , la pace travolta degli uomini e pregava , ed il cuore gli batteva forte , aveva paura , comprensibile paura , era giovane e naturalmente attaccato alla vita , anche se in quel periodo era una vita da cani .Qualcuno , girando per il cortile , sussurrò parole incomprensibili , certamente non era tedesco , era dialetto piemontese , poi , da sotto il nascondiglio vide un suo amico d’armi che confabulava  con un contadino , la bufera mongola era passata ed era arrivata la sospirata ora di uscire da sotto le fascine .

Un poco si vergognava , nascondersi non era bello , avrebbe voluto combattere , ma non era ancora giunto il momento . A passo cadenzato ripresero la via dei monti e ben presto arrivarono al distaccamento partigiano , quel giorno era andato tutto bene , lo spirito benedetto della madre , vigilava . I giorni trascorrevano lenti ed il freddo , era il peggiore nemico .

Apprendevano dalle staffette , gli orrori della guerra , le città distrutte , gli uomini degenerati e

l’essere umano ridotto a bestia , e loro , pur con le armi in pugno , non potevano fare niente ; dovevano aspettare .  Ma una mattina , arrivò un ordine dal Comando Regionale , bisognava scendere in pianura e distruggere le attrezzature dell’ Aeroporto locale . Le armi furono scrupolosamente esaminate , furono distribuite le munizioni , impartite le istruzioni e ben presto tutti erano pronti per l’azione . Al campo sarebbero rimasti solamente il “ Toscano “ , un vecchio di settant’ anni , e il “ Boccia “ che si era rotto una gamba cadendo in un fosso , gli altri , tutti indistintamente , sarebbero scesi in tre gruppi distinti ed avrebbero attaccato la guarnigione dell’aereoporto . AM , faceva parte del secondo gruppo , cioè , era uno dei venti uomini che non sarebbero entrati subito in azione , ma avrebbero aspettato gli eventi , nascosti ai margini del campo , coprendo poi , la ritirata dei compagni . Il primo gruppo aveva il compito di circondare i baraccamenti dove alloggiavano i militari stranieri e metterli a tacere . Il terzo gruppo , era composto di cinque specialisti in balistica , i quali avevano ordine di opporre le cariche , con l’involucro di paraffina , nei punti nevralgici dell’ aereoporto , inoltre , dovevano distruggere o danneggiare gli aerei al suolo . L’azione , tutto calcolato , doveva durare circa venti minuti , avendo poi , previsto l’arrivo dei rinforzi tedeschi dalla vicina cittadina , due uomini avrebbero minato il ponte sulla strada carrozzabile . Tutto andò come prestabilito , tranne che per il ponte , il quale , guardato a vista da tre sentinelle germaniche , rimase intatto . Le baracche furono circondate ed in silenzio , le sentinelle del campo fatte prigioniere . Dopo questa operazione , i cinque , entrarono in azione , e cominciarono a collocare le cariche ad orologeria . Intanto nell’interno delle baracche , si svolgeva un’altra operazione , cioè , il sequestro dei documenti , il prelievo di armi , la caccia alle scatolette di carne . La prima esplosione , squarciò l’aria , quello era il segnale di ritirata .

Il primo gruppo , si ritirò con calma , portando seco prigioniero il più alto graduato del campo , un sergente della Luwbafen , il quale venne preso in custodia da tre dei cinque uomini guastatori , gli altri due , “ Pece” e “Riso” , si fermarono nell’interno dell’ aeroporto , per danneggiare gli aerei .

Si venne poi a sapere che “Riso” fu ucciso dai rinforzi precipitatisi dopo la prima esplosione , mentre “ Pece” e i due del ponte , si rifugiarono in casa di fedeli amici .

Frattanto AM ed il secondo gruppo ; dopo avere atteso il passaggio di quasi tutti i componenti del primo e terzo gruppo , presero velocemente la via dei monti . Anche in quell’occasione  , il nostro uomo , non aveva sparato un colpo , la sua era stata una missione di vigilanza a protezione dei suoi compagni . La reazione germanica , fu violenta , e per due giorni , furono cannoneggiati i picchi dei monti circostanti , ed i valorosi patrioti , furono costretti a rintanarsi in grotte e buche .

Nel frattempo , nella sua città natale , gli invasori la facevano da padroni e suo padre aveva ignorantemente denunciato la scomparsa di suo figlio AM ; ed i presupposti erano chiari , suo figlio era un bandito e si meritava la punizione che spettava a simili fuori – legge . 

L’ignobile uomo , si vantava la  denuncia fatta , mentre la povera madre , molto ammalata , non si stancava di benedire il figlio .

Vennero così i primi mesi del 1945 ed AM , non sapeva che la sua povera mamma era morta , era rimasto isolato dal mondo , ( in quel tempo non civile ) , e non giungevano notizie .

La vita era diventata dura ed impossibile , continui rastrellamenti , incendi di paesi , fucilazioni in massa , deportazioni .

- La sua squadra doveva spostarsi da un monte all’altro , da una valle all’altra e la posta in palio era dura , pericolosa , era la vita , la continuazione della vita , la conservazione della vita .

Maledetta guerra , quando terminerai ? Quando questi stupidi uomini capiranno che cosa è la guerra?   Lui sperava sempre in bene e pensava che se fosse ritornato vincitore , avrebbe perdonato a suo padre , che certamente fu accecato dall’odio inculcato nel suo povero cervello ignorante da non si sa quale ignobile propaganda . Anche il padre , dopo la morte della moglie , aveva cambiato molte opinioni e resosi conto di cosa volesse dire guerra , invasione , distruzione , aveva smorzato i suoi bollenti spiriti . Il crepitio delle mitragliatrici era assordante , il fuoco dei boschi illuminava la grigia scena apocalittica .  Stralunato , affamato , irrigidito dal freddo , AM , temette per un attimo , nella vittoria del mostro , ma la sua mente aperta , il suo spirito accelso , reagirono vigorosi ed i suoi nervi , le sue viscere , tornarono calmi .  Impugnava il moschetto come un giocattolo da fanciullo , forse , non si rendeva conto dell’inevitabile sorte che l’attendeva .

Piombavano addosso proiettili , come coriandoli a carnevale una buca , due pietre , tante preghiere .

I suoi compagni erano sparsi ovunque e reagivano al fuoco del nemico , Lui , che aveva voluto tanto combattere , in quel momento era tranquillo , pensava a sua madre , alla maledizione di suo padre e non sparava un colpo , forse aveva paura di uccidere . Lui non sapeva che sua madre era morta , e con essa , forse , la sua benedizione , sicuramente era rimasta in quel frangente , la maledizione di suo padre . Il calvario fu duro e spietato , scesero a valle , umiliati e malmenati dalle orde inferocite, ogni tanto , poi , un frutto amaro attaccato ad un albero , insieme ad un cappio un essere umano ed un cartello ;  “BANDITO”…

Gli interrogatori furono estenuanti e feroci , qualcuno morì ed altri istupidirono , AM resistette ancora qualche giorno , finché la razza superiore , non decretò la sentenza .

Furono portati in massa , o meglio trascinati , sul picco di una montagna dal nome splendido : “BENEDETTA” , si scavarono da soli la fossa e spirarono sotto il piombo straniero , senza avere più la forza di proferire parola . “ Eran giovani e forti e sono morti “ ,  la storia si ripete .

Non si ripeterà certamente la maledizione del padre , che dopo aver vagato per paesi e contrade , in cerca del figlio , incontrò sul suo cammino un cavallo rosso e colui che lo cavalcava , aveva in pugno , una grande spada , e trionfante fuggiva tra la cenere dei paesi distrutti .

Trovò il corpo del figlio ; lo trovò sulla montagna “ Benedetta “ , tra fango e le ossa contorte , tra il piombo straniero ed i fiori appassiti , di là era passato il secondo cavaliere , il secondo flagello .

Ma tra il fango ed i fiori appassiti , spiccava una bandiera ; il bianco simbolico delle camicie ; il rosso del sangue versato ; il verde dei prati “ Benedetti “ .

Così morì AM , abbandonato dalla benedizione della madre e per fatalità trucidato sul monte Benedetto . Il padre lo pianse , il suo cervello non era più ignorante , era diventato cenere ; vedeva fantasmi , sognava enormi cavalli , possenti cavalieri .

Guerra vinta dall’ ideale del figlio , perduta per la maledizione del padre .

Che avvilimento nell’animo nostro , che susseguirsi di domande che le nostre menti pongono .

Perché deve scorrere il sangue umano ?

Perché l’uomo distrugge il suo simile ?

Perché si inventano ordigni per poter eliminare l’umanità il più rapidamente possibile ?

E per pronta risposta , altri uomini fanno altre guerre , fomentano altre rivoluzioni .

Obbiettivamente devo dire : Sporco commercio…

L’industria pesante è ferma , non lavora , logicamente non si forgiano più cannoni , non si costruiscono più carri armati , come risolvere il problema ? Semplicissimo .

In tutto segreto , si riuniscono due , tre potenti uomini e , decidono che il Sud-Est , deve invadere il Nord-Ovest . Battaglie di spie , dio agitatori politici , attentati a catena .

Infine la tanto sperata guerra arriva , ( nel mondo attuale , le guerre , le rivoluzioni , si sviluppano , cosa strana , in mezzo ai popoli poco progrediti ) ; e le due o tre nazioni in gioco , giocano la loro carta , cioè , vendono armi alla nazione loro amica e magari anche alla nazione loro nemica .

Le industrie pesanti , ricominciano a giostrare e l’oro entra a getto continuo , nelle varie casse organizzate . Non sto qui a citare esempi , che ben tutti conoscerete , voglio solo che i vostri cervelli si orientino , in questo campo , ad essere pessimisti . L’ottimismo lo otteniamo , per i debellatori della peste , della tubercolosi , del cancro ; perché sono conquiste ottimistiche ; il pessimismo lo teniamo per tutte le azioni che possono rendere  l’uomo schiavo di se stesso , speculatore , falso , intollerante , incivile . Il grado di civiltà raggiunto dai vari popoli progrediti , è buono , però vi sono ancora in mezzo a questi popoli progrediti , delle grandi piaghe , come : - le ingiustizie sociali , la disoccupazione , le malattie , la miseria , la fame ; tutto questo , l’essere umano dovrebbe eliminarlo facendo un lungo esame di coscienza , pensando che ogni essere umano ha il sacrosanto diritto di vivere civilmente . Vi è chi nasce fortunato , chi nasce sfortunato , chi la fortuna se la crea , chi la fortuna la spera ;  vi è chi tiene al lusso , al lavoro , al guadagno , vi è invece chi non badando alle leggi umane , si degrada a tal punto da divenire quasi una bestia .

“ E quando ebbe aperto il terzo suggello , io udii la terza creatura vivente che diceva : - Vieni .

Ed io vidi , ed ecco un cavallo nero ; e colui che lo cavalcava , aveva una bilancia in mano .

E udii , come una voce in mezzo alle quattro creature viventi che diceva : - Una Chenice di frumento , per denaro e tre chenici d’orzo per un denaro ; e non danneggiare né l’olio , né il vino .” 

  << La civiltà , e ancora più quella cristiana , non è costituita né dal numero , né dalla forza , né dal denaro , ma dal desiderio paziente , appassionato , vivo , ostinato che ci sia sulla terra  MENO INGIUSTIZIA , MENO DOLORE , MENO DISPERAZIONE>>.

                                                 (Raoul Follerau)



 
 
 
Vai alla Home Page del blog

NIENTE ANSIA

     Niente Ansia 

 
ora esatta

                                
 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Maggio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

FACEBOOK

 
 

I MIEI BLOG AMICI

Citazioni nei Blog Amici: 2
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

TIMETTOABUCOPILLONZImicio_tristeassenzioviolaecaipimMAN_FLYmarko2367Salnikov65pietrosempreprontoGolosino2CostantinoXIdglBraveHeartcarpediem246LIBERA_MENTE_UOMOfico_vintagevivi64vt
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti possono pubblicare commenti.
 

WWW.TROVIAMOIBAMBINI.IT

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

WWW.FOTOGRAFANDOLAVITA.IT

        

                                            

 

WWW.FOTOGRAFANDOLAVITA.IT

   NO ALLA CACCIA

                                   

  

WWW.FOTOGRAFANDOLAVITA.IT    

 

ARRESTATECI TUTTI

 

NO ALLA PEDOFILIA!

                 
 

TUTTO PER BAMBINI

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963