Creato da poeta_della_notte il 28/07/2007

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*Ci si può ammalare e perdere l'entusiasmo della vita
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Post n°285 pubblicato il 28 Novembre 2011 da poeta_della_notte

Ogni tanto mi capita di avere momenti di :rigenerazione e conclusione.

come un libro di cui fai la recensione quando hai finito di leggerlo e ne inizi uno nuovo...questo è uno di quei momento, chi non ha pazienza consiglio di non leggere..potrebbere essete lungo e noioso....

Oggi sono in uno stato di pensieri ,anzi,ultimamente sono in questo stato di pensieri..come potrei definirli? strani,conclusi,riflessivi...è la mia conclusione questa?
probabilmente si,per la gioia della gran parte delle persone, è così tanto tempo che ho smesso di essere il poeta della notte che iniziò questo piccolo spazio che fatico a ricordarmi come era. Sono rimasta solo io,forse banale,ma pur sempre io.
Non parlo più al cielo,non vi volgo gli occhi al cielo colma di tristezza dolore e lacrime, penso spesso che dovrei contattare le persone che mi sono lasciata alle spalle per dir loro addio in modo definitivo,un punto nella mia vita, un onda sulla lastra piatta dell'oceano.  è tanto tempo che,fissando il gelido sguardo delle stelle non cerco consolazione,non cerco aiuto,non parlo a mio Nonno o a Dio...sono cambiata.
Frequento oramai il terzo (e ultimo) anno dell'accademia di belle arti,quindi dopo questo e la fine degli esami mi aspetta la preparazione alla laurea, sono ancora felicemente fidanzata,da 4anni effettivamente, la mia vita va avanti io vado avanti,la mia musica va avanti. Le cose che non sono in grado di mutare e trasformarsi sono noiose, di sicuro io non sono noiosa sotto questo punto di vista,vorrei davvero,almeno stavolta,riuscire a scrivere qualcosa che sia mio,mio soltanto, e non un semplice "a capo" !
Ho perso l'abitudine a scrivere un diario,scusate! è difficile riuscire a descrivere e definire ciò che mi sento in petto. 
Dopo molto tempo mi sento perfino in colpa a scrivere per conto di un poeta che oramai si è eclissato nel cielo che ha sempre osservato e amato..oh,no,non ho smesso di amare il cielo, lo guardo ancora in effetti,e mi piace ogni giorno di più,e mi fa riflettere,ma non sono più ossessiva verso d'esso, l'osservo per andare oltre,perché l'ho osservato per lunghissimi anni perché ciò che esisteva qui non era sufficiente,mi mancava il respiro,non sentivo più niente....cosa è cambiato?! non è l'accontentarsi della propria vita,ma scoprire nel presente degli obiettivi degli speroni da cui lanciarsi nel vuoto senza paura anziché lamentarsi di non poter volare!
è difficile per me spiegare quello che voglio dire, non mi basta ancora quello che vedo e che c'è...ma mi sto prodigando perché ,un giorno, questo presente sia il futuro migliore che abbia potuto immaginare nel corso della mia intera esistenza.
A che serve lamentarsi anziché reagire? a che serve guardare da lontano ciò che si desidera anziché andare là e prodigarsi per poter ottenere ciò che si vuole? rimanendo giusti,rimanendo corretti,rimanendo buoni!
Mi sento stranamente adulta in questo momento rispetto a quando mostro ogni giorno,sarà solo che continuo,per lo meno,a fregarmene di quel che gli altri hanno da ridire di me se non è niente di utile alla mia causa,a che serve farsi vedere serie e mature se poi sanno criticare d'invidia e basta? lasciamoli parlare pure di mancanza di gusto,mancanza fisica, finta superficialità e andiamo avanti,non c'è molto da dire alle persone che non sono in grado di maturare dal loro status!
Insomma,sono rimasta io eh? tornando al discorso, io ,Cristina,e devo mettere questo punto su un foglio bianco perché possa passare oltre,piano,lentamente,con il giusto ritmo per me!
Sono successo molte cose negli utlimi anni della mia vita,anche se sembra incredibile pochi anni dell'adolescenza (quelli che vanno dall'inizio alla fine delle superiori) sembrano essere più intensi e vissuti di tutti gli altri,che strano,di quel periodo breve ho così tanti ricordi,tante esperienze, mentre i passati tre anni dell'università mi sono scivolati letteralmente addosso come il getto d'acqua della doccia mentre lava via il tempo , i colori sono sbiaditi e sembra non essere successo,in definitiva,niente! Quante cose potrei raccontare,mi si stringe un po' il cuore al ricordo;le prime amicizzie infrante  e i primi amori sbagliati..quasi tutti!
Non saprei nemmeno da dove iniziare se dovessi raccontare tutto,è così strano,sembra inconsistente,fatti di fumo e poco più, una lone sulla finestra con un cuore che sta sconparendo,le labbra premute sul vetro,lo specchio che reca i segni offuscati di una scritta..tutto è chiaro eppure così impalpabile.Mi stupisco sempre di come le cose siano andate a finire con tante persone,amiche e amici che sono spariti dalla mia vita,altri che non hanno valuto mai lasciare il mio cuore,amori che hanno ferito e poi hanno raccolto i cocci per incollarli insieme,altri che hanno gioito nel distruggermi l'animo più e più volte per divertimento,alcuni a cui ho fatto io del male e non ho saputo mai rimediare...tutto sommato le mia ali non sono così candide come speravo. Tutte le persone care che ho perso,per stupidità o per la vita semplicemente,per chi non è più con me ...quante cose. come posso tirare un punto? da dove posso riprendere respiro?! Però...in effetti da quando conosco e sto in modo fisso con massimo,il mio fidanzato,è cambiato tutto...sono cambiata io che non sto in internet a notte fonda per noia o dolore, non ci sono io che piango da sola..e se c'è bisogno di una spalla l'ho sempre e non è mai un opportunista di turno,quanto passato e quante volte mi sono difesa da sola...non ho più motivo per fingermi forte..questo è un punto importante..e penso che lo sceglierò fra tutti..........

Non devo fingermi più forte per non cadere giù. (punto) 

 
 
 
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Tànato o Thanatos (dal greco θάνατος), dio della mitologia greca che personificava la morte e che era ritenuto figlio dell'Erebo e della Notte (o di Astrèa) nonché fratello gemello di Ipno.
Era rappresentato come un uomo barbuto ed alato, insensibile alle preghiere perché dal cuore di ferro e dai visceri di bronzo. Tuttavia due strane leggende di origine popolare narrano di come il terribile Tànato fu costretto a cedere il corpo di Alcèsti ad Eracle e di come, in un'altra occasione, fu incatenato da Sisifo.

 

 

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