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In campagna elettorale

Post n°36 pubblicato il 10 Febbraio 2006 da peruffos
Foto di peruffos

Siamo entrati in campagna elettorale. Il parlamento è ormai chiuso. Ora i nostri dipendenti, come dice il buon Beppe Grillo, inizieranno il lavoro di comunicazione delle loro tesi, dei loro programmi, delle loro azioni per i primi 100 giorni, o per i prossimi cinque anni.
Gran parte di queste parole e promesse non potranno essere mantenute. Non tanto e non solo perché sfacciatamente irrealizzabili o volutamente gonfiate. Ricordiamo il 1.000.000 di posti di lavoro, la legge sul conflitto di interessi, etc…, della passata legislatura, e che ora sembrano ritornare. Le promesse saranno irrealizzabili perché partono da una previsione del futuro basato sulla situazione attuale che mai, dico mai si sono realizzate in precedenza, e non si realizzeranno in futuro. Mai si è stati capaci di prevedere il futuro, ed in economia, mai si è riusciti a capire in modo scientifico come si svolgeranno nel prossimo futuro le varie situazioni attuali. In modo scientifico vuol dire ripetibile: mai vi stata una situazione economica eguale che si è ripetuta in maniera simile nelle diverse parti del mondo. Sempre invece le varie situazioni si sono evolute ed i vari attori economici si sono comportati in modo diverso.

Così sarà anche questa volta. Il nostro compito non dovrà essere quello di abboccare alle varie promesse che ci propineranno, ma piuttosto verificare secondo la nostra sensibilità, le nostre informazioni e la nostra preparazione, quale sarà la previsione che potrà realizzarsi con più probabilità e di conseguenza quale sarà il programma politico che potrà dare il più efficace sostegno.

Voglio essere chiaro: non affermo questo per giustificare il fallimento della politica di questo governo Berlusconi, ma semplicemente per dire che le varie promesse che si stanno declamando dalle varie parti politiche non devono condizionare il nostro giudizio e il nostro voto.

Quello che invece deve condizionarci è sapere che: dopo un ciclo economico negativo, seguirà un ciclo economico positivo. Ora siamo alla fine di un ciclo economico negativo, o quanto durerà ancora???? Chi potrà gestire meglio la ripresa???? Possiamo fare in modo che la ripresa arrivi prima???? Il lavoro di questo governo ha accorciato o allungato questo ciclo economico negativo????

Io credo che questo ciclo economico negativo fosse inevitabile, ma anche che questo governo non abbia fatto nulla per attenuarne gli effetti ed accorciarne il periodo. Credo anche che con una previsione di ripresa economica, la migliore possibilità di sfruttamento sia la pace sociale tra gli operatori economici e la predisposizione di tutti a lavorare al massimo della capacità.

Il governo Berlusconi ha invece accentuato la conflittualità sociale e sciaguratamente anche tra i poteri dello stato. Io credo perciò che solo un governo di centro – sinistra, potrà perseguire con la massima efficacia e nel più breve tempo possibile un nuovo risveglio nazionale. Io vi confido

 
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